Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2020 “Il bisturi” di Barbara Di Sandro

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2020

Lucerna 24 ottobre 2022.

Molte cose accadono.

In tutto il mondo, accadono e basta.

” Non so spiegarmi il perché io le voglia uccidere. Nessun senso di colpa mi pervade. Quello che so è che mia figlia è morta e con lei è svanito anche il nostro amore.

Domani troveranno anche questo corpo e presto prenderanno anche me.

È facile commettere degli errori, quando la stanchezza ti assale “.

Il bisturi è stato ripulito attentamente, lavato, disinfettato, infine riposto nella sua custodia.

È notte fonda quando il corpo di una ragazza viene abbandonato nello scantinato adibito a lavanderia in una delle case a graticcio di Lucerna.

Da mesi si sta dando la caccia ad un efferato serial killer. Uccide le sue vittime, tutte donne, deturpandone i corpi con l’escissione del cuoio capelluto.

La polizia sta indagando in ogni direzione. Gli omicidi sono sistematici: nell’ordine di uno ogni tre quattro mesi.

Cinque i corpi ritrovati nei luoghi più disparati del centro città.

Le vittime hanno un’età tra i venti e venticinque anni, capelli castani e fisico atletico, media altezza, studentesse e con i tratti somatici simili.

Lucerna dorme ancora. I pochi passanti frettolosi che si dirigono verso le entrate della metropolitana, paiono ombre spinte dal vento.

Il colore del SUV grigio fumo quasi si confonde con quello plumbeo del cielo. L’alba tra poco schiarirà il monte Pilatus.

Greg sta canticchiando quel pezzo che da giorni gli tiene allegra la mente:” E tutti pensano che abbia schivato un proiettile, ma credo di aver sparato… E tutti pensano che abbia schivato un proiettile…”.

Ha parcheggiato dietro casa ed è sceso portando con se una piccola ventiquattrore. Sta camminando quasi saltellando e di nuovo ripete quel pezzo: ” E tutti pensano…”.

Osserva le acque del lago, prima di aprire la porta di casa, pensa: ” è proprio calmo, oggi sarà un’ottima giornata “.

Si è infilato sotto la doccia, dopo essersi spogliato nel soggiorno, L’acqua è gelida e cade sulla testa pelata, scivolando su tutto il corpo privo di peli. Si sente eccitato.

Sandra sua moglie lo chiama.

“Greg vuoi un caffè? “. – ” Sì grazie! Tra poco ho finito!. Ora ha preso il sapone e girato il miscelatore, l’acqua calda ha opacizzato lo specchio e quando Greg esce lo spanna con la mano. Il volto è rilassato,ma Vicino al labbro nota un graffio, di colpo si rattrista.

Il caffè è pronto quando Greg, con indosso un accappatoio, entra nella cucina.

Poche parole, sempre uguali e rituali.

” Tutto bene? “. ” Si, grazie e tu? sei riuscita a dormire questa notte? ” Qualche ora. Mi sono alzata in anticipo, perché ieri ho avuto un guasto alla macchina e stamattina prenderò la Vbl per andare in ufficio “. ” Se vuoi posso accompagnarti! “. ” no, grazie, sei stanco ed è giusto che tu vada a dormire “.

Più che marito e moglie, i due appaiono amici che condividono la stessa casa;

Le loro vite si incontrano poco:

Greg è un chirurgo affermato, Sandra ha uno studio privato in centro città ed è una logopedista.

La figlia Fiona è morta due anni prima in un incidente stradale, Da allora la loro vita è totalmente cambiata.

Il tempo per loro si è fermato quel giorno. alcuni aspetti della loro vita si sono cristallizzati.

Il lavoro, alcuni hobby, la condivisione della casa e per il resto niente vita sociale, nessun rapporto sessuale e sopratutto nessuna emozione che riesca a riportarli a condurre la vita di prima.

lui frequenta un circolo di Tennis, lei ogni tanto si permette qualche ora in palestra, prima di rientrare a casa dopo il lavoro.

Si incontrano solo qualche ora al giorno; spesso Greg fa i turni di notte e lei, metodica negli orari, esce presto al mattino per rientrare dopo le ventuno.

Sandra esce dalla cucina per recarsi al lavoro, si volta verso il marito: ” Ricordati di togliere tutto dal soggiorno! “.

I suoi occhi si sono orientati verso la ventiquattrore di Greg, Una vecchissima ventiquattrore dalla quale il chirurgo non si separa mai, là dentro ci sono vecchi ricordi: il suo primo bisturi, le relazioni dei pazienti, la sua inseparabile pipa e l’Iphone.

Sandra poco prima in cucina, ha notato quel graffio sul volto di Greg, più volte ha pensato che suo marito avesse una relazione extraconiugale, non gli ha fatto mai domande, del resto come avrebbe potuto!

Greg è intento a bere il caffè. Sandra in soggiorno sta indossando il piumino, è molto tesa e il suo volto è contratto.

Ha appena preso dalla tasca qualcosa

, si abbassa sulla ventiquattrore di Greg,

sospira e con un gesto veloce prova ad aprirla, ma stranamente non ci riesce. Mordendosi le labbra si alza più velocemente che può, rimettendo in tasca ciò che aveva tirato fuori qualche attimo prima, fa una smorfia e trattiene il respiro.

Deve uscire. Ormai non ha più tempo. Apre la porta e saluta Greg con un: ” Ci vediamo! “.

Rossa in volto, vorrebbe far esplodere la sua rabbia!Poi ritrova l’equilibrio ripensando a sua figlia.

Pensa di fermarsi a prendere il tiggel, il dolce preferito di Fiona.

Sa dove prenderlo, sicuramente Al forno vicino al Kapell Brucke, il ponte più famoso di Lucerna.

Di solito è la che si ferma con il filobus, poi percorre a piedi gli ultimi cinquecento metri che la separano dall’ufficio.

Sul filobus, poche sono le persone, ma stamani come di solito la gente non è silenziosa.

Molti i posti liberi, ma Sandra si è seduta a fianco di un vecchio Signore con in mano un giornale.

In prima pagina un titolo molto grande riporta queste parole: ” Il killer di Lucerna colpisce ancora “, più sotto continua, ” La polizia è sulle tracce di un noto chirurgo “.

a Sandra si illuminano gli occhi e il volto pare sorridere.

L’uomo la guarda e scambia il sorriso per un saluto che contraccambia : ” Si, speriamo che sia l’ultimo omicidio e che questo bastardo venga preso! “.

In casa, Greg, ancora nel suo accappatoio, sta fumando la pipa, Le pillole per l’alopecia da stress sono in tavola. Greg le guarda riflettendo.

I pensieri affollano la sua mente. Il bisturi non è nella valigetta.

Ha pensato bene di chiuderla.

Ripensa a sua figlia, a quel drammatico incidente. Al radicale cambiamento della moglie. Alla prima volta che si è accorto della mancanza del bisturi. A quando ha collegato i nomi delle vittime alle amiche di Fiona. A quel giorno in cui ha trovato nella rubrica di Sandra i loro numeri telefonici e i loro indirizzi.

Ha fatto l’ultimo tiro di pipa e adesso ha in mano il suo Iphone.

Il numero che appare nello schermo è il 117-

” Comandante Keller, buongiorno. Devo fare una denuncia. Mia moglie è il killer di Lucerna “.

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17 commenti »

  1. brava! Un ambientazione nel grigiore della città che evoca l’attendere di una tragedia; Gli indizi che fanno cadere i sospetti sul chirurgo; i tormenti psicologici che scaturiscono in malattia e follia. E’ un racconto breve, ma ci sono tutti gli ingredienti per un bel libro!

  2. Sfizioso il capovolgimento dei sospetti nel finale: uno “squarcio” nella vita asettica della coppia. Può prestarsi ad ulteriori sviluppi: interessante!

  3. Un racconto davvero interessante, che colpisce con un finale originale e inaspettato. Ho intrapreso la sua lettura arrivando al termine tutto di un fiato. Mi unisco ai complimenti sottolineando la concreta possibilità di un suo futuro sviluppo. Brava!

  4. Complimenti, molto avvincente. vine voglia di sapere di più.

  5. Per Marziano : La ringrazio per il bel commento, ha ben centrato lo spirito del racconto , mi ha fatto molto piacere leggere le sue parole.

  6. Per Alessandro Lupi : Il suo commento mi rende molto felice ed è un ottimo stimolo per nuovi sviluppi del racconto.

  7. Caro Gianni, mi stupisce il tuo commento e ora sono io a restare senza fiato. Grazie, Mamma.

  8. Per Marina Berta : Grazie Marina, ricevo con piacere i suoi graditissimi complimenti. Sono un ottimo incoraggiamento.

  9. P.S.
    Per chi fosse anche amante della musica , la canzone canticchiata da Greg (il Chirurgo) si intitola, nella realtà : DODGED A BULLET di GREG LASWELL

  10. Brava, Barbara. Ben scritto, essenziale e coinvolgente, con finale inaspettato.

  11. Ciao Barbara, sono d’accordo con gli altri: un finale spiazzante e inaspettato. E un racconto che ti trascina fino all’ultima riga senza difficoltà. Mi è piaciuto. E mi è piaciuta quella nota musicale, perché troppo spesso ci dimentichiamo, nei racconti brevi, di inserire una colonna sonora che invece, nella realtà, non manca mai. Unico consiglio (se posso permettermi, da lettrice): potresti rendere meglio, secondo me, il passato, cercando di raccontare meno e mostrare di più. A volte certo cose si possono raccontare attraverso un dialogo, un flash back, un odore che ricorda qualcosa… ecco, questo le fa emergere ugualmente, ma talvolta (io credo) in maniera più efficace. Si tratta solo di un mio parere! Ed è stato un piacere leggerti. Un grande in bocca al lupo.

  12. E’ sempre un’operazione complessa compattare un racconto di stile crime in poche righe, ma tu sei riuscita a tenere alta la tensione narrativa e il ritmo. Oltretutto risolvendo anche con un finale inatteso. Complimenti!

  13. Per Pasqualina: Gradisco il tuo apprezzamento, grazie!

  14. Per Valentina: Grazie per l’utile consiglio, come non darti ragione!
    Mi fa comunque felice che il mio racconto ti sia piaciuto.
    Grazie.

  15. Per Monica : Hai centrato ciò che speravo di trasmettere al lettore, tensione durante la lettura ed un finale a sorpresa.
    Grazie.

  16. Cara Barbara, leggo tutto d’un fiato il tuo originale racconto,
    curiosa e con la speranza di trovare qualcosa di te,
    che però non emerge.
    Questo mi conferma quanto tu sia poliedrica e originale.
    Molteplici e variegati sono gli aspetti che ti definiscono,
    che sempre sanno stupire
    anche chi ti conosce da tempo.
    Ti ritrovo invece nelle risposte ai commenti:
    sempre attenta ad ascoltare, per far tesoro di ciò che ti dicono
    gli altri, nel loro più assoluto rispetto.
    I miei complimenti!

  17. Per Rosesigno : Barbara carissima, è con immenso piacere che leggo i tuoi complimenti cosi lusinghieri per me.
    Dal tuo nick-name non sono riuscita immediatamente a capire chi tu fossi, anche se riflettendo un tantino ci ero arrivata.
    La mail ha poi chiarito tutto.
    TI ringrazio veramente di cuore, grazie mille!
    Un bacio, a presto.
    La tua omonima amica Barbara.

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