Premio Racconti per Corti 2010 “La pistola sotto il cuscino” di Franca Santacroce
Categoria: Premio Racconti per Corti 2010E’ notte. Cecilia è a letto con Mauro, quando uno squillo del telefono la sveglia di soprassalto facendola trasecolare dallo spavento.
Riesce a stento a dire un solo debolissimo ’’Chi è?’’
Dall’altra parte del filo la voce concitata della sua amica Clara le urla che suo marito , Mauro, quella sera non è rientrato a casa e che ( cosa ancora più terribile ) la pistola che lui da un po’ di giorni teneva sotto il suo cuscino, non c’è più, è sparita.
‘’Non c’è più, capito? Non c’è più! Ho paura Cecilia, ho paura che gli sia successo qualcosa. Da un po’ di tempo non lo vedo bene. Infatti è nervoso, è depresso purtroppo, lo sai anche tu. Ho tanta paura, Cecilia, temo che voglia attentare alla sua vita. Sai, devo essere sincera con te: avevo anche pensato che si fosse fatto un’amante, ma poi , ci ho riflettuto bene e questa idea mi è sembrata proprio balsana, visto il suo malandato stato fisico e psichico. Figurati , sì, un’amante! Ma ora invece ho paura, ho tanta paura per lui.
Perdonami Cecilia se ti ho chiamato a quest’ora di notte, ma avevo tanto bisogno di sfogarmi con qualcuno e tu sei la mia migliora amica, tu sola mi puoi capire.
E poi ’’perché tenere una pistola sotto il cuscino? A cosa gli deve servire? Non ha forse sufficienti armi, con quella sua maledetta passione della caccia?’’.
Più niente. Clara riattacca di botto il telefono lasciando completamente senza fiato Cecilia che, appena riesce a riacquistare un minimo di respiro si volge verso Mauro che ancora mezzo assonnato, voltandosi nel letto si accingeva a chiederle cosa era successo, mettendogli due dita sulle labbra e ‘’Dormi caro, dormi, non è successo niente. E’ qualcuno che ha sbagliato numero ’’.
Cecilia e Mauro si conoscevano da poco più di un anno. Luigi, l’ex fidanzato di Cecilia, le aveva presentato Mauro e sua moglie Clara, già suoi amici da lungo tempo. Luigi aveva una simpatia ed un ammirazione speciale per Mauro ragazzo sportivo ed intraprendente, amante soprattutto di caccia, quella grossa, quella degli animali feroci. Aveva aspettato un bel po’ prima di farlo conoscere alla sua fidanzata, sapendo come lei la pensava in merito, ma poi si era deciso a presentarglielo, mai immaginando come sarebbero cambiate le cose in seguito.
Cecilia infatti simpatizzò subito talmente tanto con i nuovi amici che non voleva frequentare più nessun altri che loro. Cenette, teatro, cinema, viaggi, si dovevano fare solo con loro. Questa situazione finì presto per stranire il povero Luigi che , dopo un po’ di mesi scanditi da questo ritmo di frequentazioni esclusive con Mauro e Clara, un bel giorno era scoppiato letteralmente con Cecilia , mettendola davanti ad un bivio: o lui o i suoi amici. Cecilia scelse i suoi amici e così la loro relazione finì.
Cecilia continuò così a frequentare Clara, di cui ormai era diventata amica per la pelle, sia da sola che con Mauro per il quale sembrava provare una grande comprensione ed affetto, da quando soprattutto lo aveva visto cadere in depressione dopo che il suo amico non lo frequentava più una volta che si era lasciato con lei.
Dall’affetto il passo verso l’amore e la passione fu piuttosto breve.
All’insaputa della dolce ed ingenua Clara divennero amanti.
Cecilia viveva questa relazione con molti sensi di colpa ma di uscire allo scoperto, anche se ad un certo punto ne era sta tentata, non le riuscì mai.
Due giorni dopo la telefonata nella notte, un’altra telefonata scuote Cecilia, questa volta è sola nel suo letto. E’ Mauro che le urla eccitato:’’L’ho fatto, ci sono riuscito finalmente! SIAMO LIBERI! Vengo subito da te, amore. Aspettami. TI AMO’’.
A Cecilia le si annebbia la vista. Un grido soffocato.
Sviene.