Premio Racconti per Corti 2010 “Dialettica platonica” di Francesca Vulpani
Categoria: Premio Racconti per Corti 2010No, no, ma così non va! Il viso? Luminoso! E la veste? Sinuosa. I capelli? Fluenti! Ma no, no. File di ragazze asciutte, voci stridule, manichini.
No, non va. Non va.
Anni e anni passati nello spettacolo, anni e anni di rappresentazioni più o meno mediocri. Ma stavolta doveva essere diverso, stavolta doveva proprio superarla quella sottile soglia tra il bastevole e l’eccelso. Quello doveva essere il suo capolavoro. Doveva impegnarsi, e non importa quanto, come e quando, ma ce l’avrebbe fatta.
Certo.
******
Ma proprio quella sera un Black-Out totale doveva paralizzare la città?
Maledizione! Rischiava di tardare alla messa in scena del suo capolavoro. Non poteva!
******
Bè, appena in tempo. Riesce a trovare un buon posto, al centro. Sì, perché stavolta la sua opera se la vuole godere, proprio in prima fila. Si accendono le luci. Personaggi, musiche, costumi, battute: tutto eccellente. Alfine. Dopo anni e anni di rappresentazioni più o meno mediocri. Ma l’ultima no. Con l’ultima l’aveva raggiunta, la perfezione.
Finalmente.
******
L’ultimo atto è finito. Il fragore degli applausi si diffonde nella sala. Appagamento e soddisfazione, scroscio di miele nella mente dell’ideatore che per un istante è riuscito a possederla, Signora Perfezione.
Finalmente.
Il Black-Out è terminato. Si accendono la luci. Gli applausi cessano.
Si accendono le luci. E l’ideatore si alza dalle file di posti vuoti.
Si accendono le luci, nella sala deserta di quel vecchio teatro abbandonato.
Si sono accese le luci sull’immutevole mediocre realtà.