Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2020 “Il caso (umano)” di Liliana Mianulli

Categoria: Premio Racconti per Corti 2020

«Com’è andata?»
«Un disastro! Non so più cosa fare: in un mese ho cambiato piano d’azione 3 volte. Tre!» si sfogò.
«Non è una situazione semplice, lo so»

«Per fargli incontrare quel tale mi sono inventato: lo sciopero dei mezzi, l’ingorgo in tangenziale, la fila in cassa e la pioggia torrenziale. Niente, non è servito a niente.
Cerca la svolta ma in tutto quello che non gli serve.
Fa cose che io… davvero, non so chi mi dia la pazienza!»

«Il suo talento?» chiese speranzosa.
«Nulla di nuovo: disegna ma lo tiene per sé e lo spreca. Lunedì scorso ho fatto in modo che gli cadessero i disegni al supermercato: i ritratti sono finiti sotto gli occhi di tutti i presenti e il critico d’arte, che era nel reparto surgelati, si è avvicinato incuriosito e gli ha chiesto se lavorasse per qualcuno. E lui che ha fatto? Ha richiuso e ha detto che “erano scarabocchi”. Parole sue. Scarabocchi. Questo dice.
E, cosa ancora più grave, questo pensa.»

«E tu?»
«E io ho provato con il saggio in metro: gli si è seduto accanto e ha iniziato a parlargli della sua vita e di come avesse mollato tutto per dedicarsi alla sua passione, cioè fare vasi in terracotta, e di quanto fosse diventato felice da quel momento»
«E lui?» incalzò.
«E lui ha ascoltato, ha annuito tutto il tempo ma non ha capito un fico secco! Invece di imparare la lezione sai cosa ha fatto? Si è sentito un incapace perché non sapeva fare vasi!
Per poco non scoppiavo a piangere. Poi l’illuminazione (l’ha chiamata proprio così) vuoi sapere qual è stata? Ha pensato bene di iscriversi a un corso di ceramica, argilla e terracotta! Ti rendi conto? È andato avanti per 10 giorni con la storia dei vasi, giuro!»

«E tu?»
«E io ho fatto chiudere la scuola “l’arte in vasetto” per ferie.
Cos’ altro potevo fare? Indovina come l’ha presa? Si è convinto che è nato sfortunato.
Ovvio no?! Punto e a capo!
Il giorno dopo gli ho fatto calpestare una banconota da 5 euro: ci è passato sopra e neanche se n’è accorto.
Allora ho fatto cadere un vaso di terracotta da un balcone, pensando di risolvere 2 problemi con un solo incidente, salvarlo e provare almeno a levargli dalla testa quest’altra fesseria. Tutti a dirgli che era stato fortunato e lui? Ha concluso dicendo che se non avessero chiuso la scuola non avrebbe mai corso il pericolo. Ti rendi conto? Non si può lavorare così!»

«Non è il tipo giusto per queste strategie»
«Col dovuto rispetto, questo o ci è o ci fa: ho provato con l’anziano saggio, il sogno premonitore, il cane randagio che lo aspettava sotto casa, il critico d’arte, il buono viaggio, la fidanzata a incastro, l’amico di spessore. Non ce la faccio più. Mi sta facendo impazzire! Questo è proprio de coccio!» disse battendo ripetutamente il pugno sul palmo dell’altra mano. «Sarà la passione per i vasi!» rise divertita. Poi all’ interfono: «Destino e Istinto lavoreranno su questo caso insieme. Falla entrare.»

«Buongiorno!» esclamò quest’ultima con il suo solito impeto.
«Fate quello che dovete ma fate ragionare quest’uomo santo cielo!
Destino, non prenderla sul personale! Andrà come deve»
«Me lo auguro!»

E li udì mentre si allontanavano:
«Percezione extrasensoriale? Allucinazione?»
«Ti dico solo che quando ho fatto parlare il suo cactus in sogno si è dato al giardinaggio!» E scoppiarono a ridere.

«E quello crede di avere una vita difficile! Lui!» esclamò Destino esasperato.
«Passiamo da Miracolo per un caffè prima di ripartire?»
«Sì che ha sempre qualche buona idea! Oh, però tutti a me i casi umani, eh?!»

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12 commenti »

  1. Molto simpatico. Ma più che caso umano, lo definirei una causa persa in partenza.

  2. Grazie Pasqualina! Dici? Io incrocio le dita per lui… 😀

  3. Una specie di Olimpo moderno, almeno così l’ho visto io. Scritto in maniera leggera e frizzante, mi è piaciuto. Mi sto ancora interrogando sull’ambientazione e sull’abbigliamento dei personaggi,che forse volutamente hai lasciato aperto per far sbizzarrire la fantasia del lettore… o del regista! : )

  4. Sì Marco, verissimo: in questa storia ho preferito dare più spazio al contenuto che alla parte descrittiva
    (che di solito ha un ruolo importante nei miei racconti).

    Il tuo “frizzante” rispecchia pienamente lo spirito della stesura 🙂 Grazie!

  5. Pover’uomo! Capitato sotto le ali di due dee impiccione che credono di poter indirizzare la sua vita. Ti assicuro che ho fatto il tifo per lui forse perché credo che ognuno sia libero di scegliere il proprio “Destino”. Idea moolto simpatica…

  6. Grazie Monica! 🙂 Anch’io faccio il tifo per lui! Sono sicura che troverà la strada giusta!

  7. Un racconto particolare e molto allegro, riesce a strappare un sorriso e una riflessione sul fatto che, a volte, bisogna essere lasciati liberi di sbagliare per capire, a tempo debito, quale sia la propria strada.

  8. Simpatico incrocio fra temi che ci riguardano tutti: destino sogno fortuna cocciutaggine … e sembra che facciamo del nostro meglio per scansare tutto … bello, mi è piaciuto

  9. Ci si immedesima davvero facilmente in questo “caso umano” e in tutta la sua incapacità di cogliere i segni che gli vengono inviati dalle forze che cercano di aiutarlo. E’ originale e divertente l’idea di dare una personalità a queste forze, per consentire al lettore di partecipare della loro frustrazione. Dopo aver letto questo racconto, quando resteremo bloccati in un ingorgo in tangenziale, potremo passare in tempo cercando di capire quale sia quel piano per noi che troppe volte abbiamo già, inconsapevolmente, boicottato.

  10. Molto bella l’idea di questo racconto, mi è piaciuto come tu abbia umanizzato le “divinità” che lavorano su questo “caso umano”, rende questo dialogo un oscillare fra il fatalismo e il determinismo, fra l’arrendevolezza che a volte caratterizza l’indole umana e l’impulso ad agire. Il ritmo poi è incalzante e le voci dei personaggi colorite. Complimenti!

  11. Sono davvero felice di sapere che sia arrivato il messaggio di questa storia anche perché il protagonista è uno dei miei personaggi preferiti!
    Carola, Diana e Giada, grazie per i vostri commenti!

  12. Ce la prendiamo spesso con il “destino” senza renderci conto che invece, ogni giorno, abbiamo l’occasione di cambiare noi stessi e quello che ci circonda.
    Grazie Adriana!

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