Premio Racconti per Corti 2019 “I morti sono buoni” di Paolo Imperio e Alessia Chiappini
Categoria: Premio Racconti per Corti 2019Sinossi
Vediamo dall’ alto un funerale… il carro funebre seguito da una cinquantina di persone si sta avvicinando alla porta della chiesa…dall’ interno della chiesa vediamo entrare una bara portata a spalla da quattro uomini, la poggiano sotto l’ altare , una donna vestita di nero con un fazzoletto nero legato intorno la testa, Anna, si ferma vicino la bara di suo marito Fausto, mentre la accarezza e guarda la foto sorridente, fa delle considerazioni sulla sua famiglia rivedendo mentalmente il suo albero genealogico, “i suoi antenati sono morti insieme, nello stesso giorno: la nonna e il nonno e la mamma ed il papà , lei è no un caso anomalo …
Si siede accanto ad un ragazzo sui trenta, biondino, smilzo, il nipote Tommaso che le sussurra in un orecchio: ”i morti sono buoni, democratici”…
Siamo all’ interno di un casolare di campagna in una cucina di contadini…
Vediamo da un lato una panca, dall’altro tre sedie di legno impagliate e due rudimentali sgabelli , una cassapanca , una credenza in legno, un lavandino di pietra, un fornello a 4 fuochi, un piano di marmo con sopra pentole bicchieri e vettovaglie, un grande camino con al centro un braciere.
Appesi alle pareti pentole e suppellettili da cucina ed alcuni quadri: un’ imitazione dei girasoli di Vincent van Gogh, un paesaggio marittimo, una cornice dorata con dentro una fotografia anni 50 seppiata con un uomo ed una donna, una cornice di legno con all’ interno una foto di un uomo ed una donna anni 20 in bianco e nero con uno sguardo triste, un mobile di legno antico con sopra un vecchio televisore e su un lato della stanza una porta finestra dalla quale si intravede un giardino pieno di fiori …stacco
Entrano in campo Anna con in mano un urna di ceramica con le ceneri di Fausto e Tommaso il nipote , la donna poggia l’urna sul tavolo il ragazzo si siede ed apre il computer…stringiamo inquadratura sull’ urna di ceramica…
Torniamo sul totale… Anna e Tommaso sono seduti e stanno guardando lo schermo del computer il ragazzo, navigando su internet ha fatto una grandiosa scoperta , esiste uno speciale recipiente con all’ interno un seme che unito alle ceneri funerarie e piantato fa crescere un albero , lo sta consigliando ad Anna dicendole “ i morti sono buoni”… Perciò se le vorrà lei potrà trasformare le ceneri del suo amato Fausto in un albero.
La donna una contadina non istruita, ma che amava tantissimo il marito, lo chiamava infatti, il suo “bonsai” perché era piccolino di statura, trova la cosa molto interessante… le piacerebbe che il suo “bonsai “rinascesse in una enorme quercia, grande come l’ amore che provava per lui, perciò decide di far ordinare quel contenitore.
Tommaso digita l’ ordine sulla tastiera , chiude il computer, bacia la zia ed esce dalla stanza . Stacco
Totale sull’ esterno del casolare entra in scena un postino con in mano un pacco, suona la campanella sull’ uscio…stacco
Siamo ora al’ interno del casolare Inquadriamo la porta di entrata sentiamo suonare la campanella, entra in campo Anna apre la porta al postino che le consegna un pacco, la donna mentre chiude la porta ringraziandolo pensa : “i morti sono buoni”… stacco
Totale della cucina entra Anna poggia il pacco sul tavolo, lo scarta con mani frementi, trova un grosso bicchiere di polistirolo biodegradabile con all’interno quel seme speciale di cui parlava il nipote…
Inquadratura stretta sulle mani della donna: mentre prende l’ urna con le ceneri del marito e le versa nel grosso bicchiere.
Allarghiamo sul totale della stanza e seguiamo Anna mentre si reca nel giardino antistante la casa: esce dalla portafinestra della cucina , fa una buca , ci mette il contenitore di polistirolo biodegradabile e lo ricopre con la terra che ha tolto.
Una soggettiva del terreno con la terra smossa ed Anna che lo fissa.
In dissolvenza incrociata sul totale del giardino vediamo Anna che sta guardando con stupore una grande pianta che spunta dal terreno piena zeppa di pomodori pachino …sono nati i frutti del suo seminato… stringiamo su un rosso pachino. Dissolvenza.
Totale siamo all’ interno del casolare, il tavolo è apparecchiato in modo ordinato con una tovaglia a quadrettoni bianchi e rossi una bottiglia di vino rosso ed un bicchiere, vediamo sul cammino una nuova cornice con la foto del defunto Fausto… Anna è seduta su uno degli sgabelli taglia, in piccoli pezzettini, con molta calma i pomodorini pachino, poi li condisce , olio, sale, una foglia di basilico…li mescola… inizia mangiarli con gusto…
Chiudiamo la scena stringendo sulla forchetta che si avvicina alla bocca di Anna con infilzato il pezzettino di pachino.
“I morti sono buoni”
Mi piace molto il black humour di questo corto e il titolo col doppio significato. La scene sono rese molto bene, riesco a immaginarle su uno schermo. Bravi davvero!
Credo proprio che questo corto piacerebbe al grande Tim Burton!! Dalla sua sposa cadavere al vostro : “i morti sono buoni”, che lui avrebbe certamente ribattezzato : “il morto pachino” . Complimenti per il soggetto originale cinico e dolcemente spietato . lo vedo già sullo schermo a farci ridere e piangere nel riflettere sulla beffa della vita anche dopo la morte.
Un corto estremamente originale, niente a che vedere coi classici soggetti incentrati sulle amicizie da calcetto e sulle relazioni in quello scontato “due camere e cucina” che purtroppo è al centro di tanto cinema italiano. Un ottimo soggetto molto ben costruito nelle scene e sopratutto un finale perfetto che dà unità narrativa a tutto il corto; una metafora geniale della nostra condizione (che richiama anche un po’ la storia orientale dell’uomo sospeso sul baratro e del “gusto” delle cose) in un riuscitissimo esempio di umorismo nero: “l’Uomo Bonsai”, che si vuole omaggiare facendolo rinascere in una quercia secolare e che poi alla fine si scopre essere solo una pianta di pomodoro.
Sembra uno spot. Per me pubblicitario che di spot ne ha fatti tantissimi è un complimento! E’ strutturato come uno spot, ne ha la precisione e la sintesi, compreso il claim I morti sono buoni, ironicamente efficace nel riassumere il concetto. Bello, mi è piaciuto molto! Un saluto affettuoso ad Alessia che ho il piacere di conoscere personalmente e complimenti alla coppia creativa! In bocca al lupo 🙂
Idea originale, tutta basata sul gioco del doppio significato di una frase che suona e risuona nella testa, ossessiva, martellante, scioccante e al tempo stesso ironica. La costruzione delle scene mi piace molto, le sequenze anche solo leggendole aiutano a creare la giusta atmosfera. Bravi, mi piace molto!
Eccezionale, questo corto mi riporta al Dia de Muertos una delle più famose feste messicane: i morti debbono essere ricordati per non divenire condannati nell’ oblio.
L intento qui è lo stesso: essere ricordati per sempre attraverso una pianta secolare, ma qui c è il colpo di scena geniale dove il ricordo diventa ancora più “buono” .
Lusingata per i bellissimi commenti e relative osservazioni. Sono soprattutto felice di testimoniare che il lavoro a 4 mani è un esperienza che tutti dovremmo fare: intanto ci sono due teste e sono meglio di una, soprattutto se sono due teste pensanti. Le idee non sono il doppio, ma si moltiplicano. Uno lancia un’idea, l’altro risponde e rilancia e in attimo si fa poker !!!
Comunque vada siamo felici di ricordarvi che è importante segnalare nei testamenti del de cuius quale seme interrare
nell’ urna ceneraria, io ho già provveduto: pomodori sammarsano!!
Sono più “dolci” dei pachino e magari ci si fa una bella passata, così tanto per farla durare nel tempo!!????????????
Ottimo soggetto per un corto gli autori sono riuscito a miscelare piuttosto ciò che la vita ci presenta giornalmente in un unico e completo susseguirsi di sentimenti che vanno dall’amore alla solitudine dalle lacrime al sorriso insomma saranno 10 minuti che non ti lasceranno il tempo di rilassarti lo seguirai con trepidazione aspettando il meraviglioso colpo finale. Complimenti agli autori spero di vedere il loro video.
Anna che rimane “in contatto” con il marito in un modo … speciale!
Un soggetto estremamente originale, che merita di essere realizzato, complimenti davvero a tutti e due!
P.S.: è molto consolante l’idea che, in un qualche modo, la vita possa essere perpetuata oltre la morte.
Racconto davvero divertente e realizzazione magistrale. Bravissimi!