Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2019 “L’attesa” di Ezio Testa

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019


Non è ancora l’ora dell’aperitivo. Il bancone è di metallo. Il bicchiere del barista è lì, nell’angolo, tra le bottiglie di birra e la vetrina. Sempre pieno. Sempre a galla. 

Io no! Devo andare. 

Lascio gli artisti seduti nei tavolini, intenti a trasformare momenti tristi in musica o poesia. Nasce una melodia. Sono già altrove. 

La stazione è un luogo aperto, così  respiro. Al binario tre i pendolari indaffarati nella strada del ritorno. Persi nelle proprie maledette vite, di panini tonno e pomodoro, di chiamate a casa e  di ore da bruciare, sempre uguali. Proprio come quei binari che ogni giorno immobili vedono scorrere il viaggio in bianco e nero della vita. 

La panchina del binario uno. La colonna autografata, disegnata e resa viva da studenti di passaggio. Una coppia di indiani. Io.

Ho la barba incolta di chi è qui ad attendere e non per scappare. Lo deve aver capito anche la ragazza alla biglietteria  che mi vede, ogni venerdì, sempre con più rughe e meno speranza.

Binario tre, ora vuoto, nell’aria fredda resta l’odore  dei pendolari. Trema ancora la rotaia. Due puntini rossi scompaiono tra la galleria e l’ultimo sole. 

Binario uno, direzione opposta, treno in arrivo. 

Da quelle porte che si aprono e si chiudono, anche questo venerdì, con nostalgica cadenza, nessuna buona notizia. Due puntini rossi scompaiono tra l’orizzonte e le prime luci dei lampioni.

Di nuovo solo. Anche stavolta. 

La stazione è già un brutto ricordo. Il bancone è di metallo. Il bicchiere del barista è sempre lì, color bicchiere utilizzato. 

Gli artisti ancora  nei tavoli. Hanno dimenticato quella melodia . 

Io no! Non  riesco a dimenticare.

Dovrò aspettare un altro venerdì. 

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8 commenti »

  1. Mamma che bravo. Uno splendido esempio di scrittura pulita che con pochi tratti riesce ad aprire l’immaginario del lettore lasciandolo penetrare con tutto il proprio sentire nelle pieghe dell’animo del personaggio. E’ proprio vero: less is more! Complimenti vivissimi

  2. Grazie Monica. ????

  3. Vedo dei punti interrogativi che in realtà sarebbero dovuti essere un’emoticon!

  4. bellissimo e forse è dir poco

  5. Grazie davvero!

  6. Chi è? Chi non è? Che aspetta? Il mio film è partito. Molto bello.

  7. Felice che ti abbia suscitato interesse! Grazie

  8. Più che un racconto lo definirei un componimento poetico in prosa. Tornare è ineludibile.

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