Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2019 “Nero di mattina” di Sandro Maffei

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019

….doveva avere la pressione alta, quel mal di testa fastidioso lo aveva svegliato e non era più riuscito ad addormentarsi, pensieri, pensieri e ancora pensieri…. la sera si addormentava subito da quanto era stanco ma la mattina da un po di tempo si svegliava sempre con questo dolore alle tempie che gli dava il buongiorno…. Nero guarda la sveglia sono le 5.45 troppo presto per alzarsi ma troppo tardi per riaddormentarsi anche se fosse riuscito, quindi opta per l’unica soluzione sensata in quel momento, cioè andare in bagno a pisciare così forse oltre a svuotare la vescica si sarebbe un poco affievolito anche il mal di testa che lo tormentava… Il contatto della pianta del piede sinistro e poi quella del destro con il pavimento fu quasi piacevole in quella già calda mattina di estate, leggermente traballante si avvicina al water e con il pene in mano non riesce a trattenere un forte getto di urina che bagna prepotentemente la tavoletta già prudentemente alzata…. Nero noncurante, con un sospiro di sollievo, si accomoda sulla tazza e si rilassa, adesso ha tutto il tempo di sognare visto che il mal di testa sta passando….

Sin da quando era bambino il bagno era il suo rifugio preferito…. ci si sentiva sicuro e quando i suoi genitori litigavano, stava lì rintanato seduto sulla tazza ad immaginarsi Capitano in trincea con le bombe che cadevano tutte attorno, ma lui era in un rifugio sicuro e che “le bombe cadessero pure ma non lo avrebbero mai preso” Intorno era guerra ma a lui non importava…. Da più grande aveva eletto il bagno a luogo di lettura, se i genitori litigavano, adesso non ascoltava più le bombe che cadevano vicino, ma si immergeva nella lettura di libri, giornalini e riviste e si allenava con pratiche maschili, la sua fantasia era uscita dalla trincea e aveva cominciato a spaziare con molta creatività dall’arte figurativa alla fisiologia….

Da adulto la sua esuberante creatività lo aveva indotto a qualche vizio e aveva passato un brutto periodo di alcolismo che lo aveva portato fino al delirium tremens che lo aveva completamente annientato sia dal punto di vista fisico che emotivo, poi quasi inspiegabilmente ne era uscito, aveva trovato un lavoro e riusciva a mantenersi piuttosto bene utilizzando la sua fantasia non ancora completamente bruciata. Di questo periodo rimaneva solo il ricordo affettuoso dei piccoli animaletti che gli tenevano compagnia durante le crisi…

Ora aveva deciso di farsi una doccia bollente anche se era caldo perchè l’appiccicaticcio sulla schiena della sua urina rimasta sulla tavoletta gli stava dando fastidio, non ne avrebbe sopportato l’odore sulla camicia… e poi voleva sudare…. liberare le tossine che teneva imprigionate nel proprio corpo

Dopo la doccia davanti allo specchio completamente appannato Nero comincia a radersi, non potendosi vedere riflesso, chiude gli occhi e immagina di radersi come se fosse cieco, anzi si immagina di essere un Ray Charles sorridente e ondeggiante a tempo di musica con gli occhiali scuri e rasoio in mano…. e mentre il vapore scompare questa immagine si materializza davanti a lui nello specchio… Nero ancora ad occhi chiusi cerca il balsamo dopobarba appoggiato sul lavandino e lo stick di allume di rocca per stagnare i vari taglietti…

Sempre ad occhi chiusi Nero torna a sedersi sul water e aspetta, questo è il momento più importante della giornata, più della prima colazione, è il momento del rinnovo delle amicizie di un tempo, si siede e aspetta e piano piano ecco che attorno a lui cominciano a materializzarsi piccoli insetti, formiche scolopendre centopiedi ragni zecche e tutti escono da microscopici buchi nei commenti delle mattonelle, un attimo prima avresti detto che tutto era perfettamente sigillato con il silicone ed improvvisamente come per magia tutti questi piccoli vecchi amici escono spinti come dalla percezione di vibrazioni di un terremoto imminente, “mai rinnegare gli amici nemmeno quelli dei periodi più bui”. Tutti gli vanno incontro mossi da istintivo affetto, sentono il calore del suo corpo ancora bagnato e profumato di balsamo e docciaschiuma…. si fermano a pochi centimetri da lui e come se fosse un Re sul trono salutano il suo risveglio tutte le mattine come se facessero un presentat arm o un alza bandiera, ci sono tutti: la coppia di ragni grandi e i loro tre piccoli compagni dal morso velenoso, qualche piccolo scorpione, diverse zecche ed una infinità di piccole formiche, le scolopendre e i centopiedi stanno un po’ in disparte sotto la finestra ancora chiusa.

Ma Nero aspetta il suo nuovo amico, un magnifico esemplare di ratto che come d’incanto si materializza sul pavimento del bagno e come le altre mattine per niente intimorito dalla presenza di Nero sul water si infila prima nella doccia dove si struscia sugli ultimi rivoli di bagnato e dopo soddisfatto, si fa largo fra gli insetti avvicinandosi a Nero con le narici baffute e annusanti, scavalca le mutande tese fra le due caviglie e con le zampette si aggrappa al bordo del water guardando affettuosamente Nero negli occhi…. “ti vedo cresciuto piccolo topo, la prima volta che sei venuto a trovarmi dovesti passare sotto le mutande e con le zampette non riuscivi ad arrampicarti sul bordo del water…” Il ratto lo guarda con l’aria interrogativa di chi non capisce una lingua straniera che pensa sia più arretrata della propria e annuisce muovendo simpaticamente i baffetti…… forse il ratto sta pensando a quale altro ratto di sua conoscenza assomigli questo individuo….

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