Premio Racconti nella Rete 2019 “L’alluce del pensionato” di Marcello Pesarini
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019Personaggi ed interpreti: l’alluce del pensionato, la gola della moglie, il bernoccolo per le invenzioni, l’orecchio da mercante. Tutti chiusi in una casa.
A: “Freddo, freddo, fortissimamente freddo. Era freddo quando lui è andato in pensione, ed era gennaio, era freddo quando s’è cominciato ad abituare, è freddo oggi che è il 30 aprile..”
O:”Come hai detto? Hai detto detto?”
A: “Ho detto freddo, sordo d’un orecchio. Eh già, lui sente solo quando gli serve. Com’è che le canzoni le ascolti tutte, e se ti piacciono le rimetti su tutte, mentre se è SOLDI manco la senti?”
G: “Chi ha parlato di rimettere? Io rimetto, quando non ce la faccio a mandar giù. Allora avviene tutto un movimento che sembra un cataclisma. Lo stomaco si chiude, borgoglia..”
O: “Gorgoglia si dice, non bergoglia”
G: “Ah, allora ci senti quando devi criticare, bellinfusto”
B: “Devo trovare un metodo per non farvi litigare. Intanto la gola che rinfaccia è quella di lui, non Gola di lei, non cambiamo le carte in tavola, che poi siamo noi quattro a giocare.
Aspettate che mi gratto un po’ qui sulla fronte, proprio dove sono io, vedrete, vedrete, ecco! Trovato. Alluce è l’unico al Sud, per cui si sente solo. Ma Orecchio non lo sente, e fuori uno. Gola ne ingoia tante, e io che sono Bernoccolo ho già inventato la soluzione. Oh come sono bravo!”
G: “Grrrr, Roar, guarda che io so fare anche così quando non piango. Se potessi uscire ti ridurrei in polpette”.
A:”Ma non puoi. Ti hanno rinchiusa perchè non commettessi altri peccati. Con la fama che ti ritrovi se fossi fuori ne mangeresti più della politica, dei commercianti e del fisco messi assieme”
O:”Mi sembra che, se mi si concede il dire, stiamo perdendo di vista il nostro scopo. Il nostro pensionato si è adattato perfettamente alla sua nuova situazione, ma avverte degli strani disturbi. Ad esempio, perchè Gola tu che facevi male a lui, ora fai male alla moglie?”
G:”Io alla moglie non le faccio niente, non mi sono mai mossa”
A:”Ma guarda ‘st’ intelligentona, volevi pure muoverti. Perchè non scendi qui da me, così ti caccio un dito in gola e faccio goal alla gola?”
G:”Sempre alla lettera, neanche fossimo postini, mi prendi. Io dico che a sua moglie non faccio niente, mi sono solo, solo, solo…”
O:”Sono, o solo? “
G:”Sono solo un po’ ingrassata. Ci passano meno cose, il buco è più piccolo, sapete quando si diceva dei peccati di gola. Invece che con la minuscola ero io con la Maiuscola. E adesso, a forza di cioccolate, mandorle, croccantini, gelati, s’è creata una incrostazione calcificata che non va via”
B:”Trovato anche questa volta. Olio di gomito, e l’incrostazione va via. Oh come sono bravo o come sono bravo”
O:”No come sei somaro, no come sei somaro. Di O ci sono già io, in questo gioco sono proibiti i doppioni”
A:”Calma, calma. Io ho detto quello che mi stava succedendo perchè la vita è fatta così: uno si abitua alle difficoltà, resiste, sopporta, le fa diventare parte di sé, ma alle volte gli viene da sfogarsi, da condividere le proprie insufficenze coi vicini, magari fossero interessati ad ampliare le loro vedute. Ma non sono di vedute abbastanza larghe per sopportare le conseguenze delle mie lamentele, cioè di farmi carico anche delle vostre preoccupazioni. Per cui dichiaro ufficialmente che ho caldo, mi sudano i calzini, anzi già puzzano, e che non vedo l’ora che arrivi l’estate per infilarmi dalla parte piccola dell’infradito, lasciando dall’altra parte gli altri quattro fortunati, snelli, ma sempre fratelli”
G:”Beh, non me ne ero resa conto fino ad ora, ma qui passa tutto. Un po’ di riflessione non può che avermi fatto bene, ma ho già dimenticato di avervi disturbati e non ricordo neanche quando”
O:”Ho sentito benissimo, ringrazio di avere avuto questa opportunità, saluto”
B:”Sto calando anche di dimensioni, fra poco si potrà fare a meno di me”
La scena si svuota, la pensione prosegue tranquillamente, nessuno ha mai avuto dubbi su ciò.
Esilarante 😀 Ammazza che fantasia 😀
Ti devo una precisazione: una bella spinta usi cambi di ritmo me l’ha data quel racconto su un principe guerriero, che da fantasma si involveva e dimenticava. Uno die primi racconti letti qui
Un bel racconto umoristico con un titolo esilarante. Un po’ futurista. Ai ragazzi piacerebbe un sacco. Continuo a pensare che in questo spazio manchi la sezione per i ragazzi.Bravo Marcello.