Premio Racconti nella Rete 2019 “Il mondo sottosopra” di Enrico Marani (sezione racconti per bambini)
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019C’era una volta…
Un signore alto alto e magro magro viveva solo in una casetta piccola piccola in cima ad una montagna circondata da un bosco e siccome era inverno la casetta era tutta coperta di neve. La montagna era così grande che quasi toccava il cielo e da lì si vedeva tutto il mondo. Spesso se ne stava in giardino a suonare un’armonica.
Nel castagno di fianco alla casetta aveva costruito il suo nido un gufo saggio, che spesso andava a cena dal signore alto alto e magro magro.
Un giorno il signore alto alto, dopo aver mangiato e bevuto del vino rosso, fece una domanda al suo amico gufo che se ne stava su un ramo a dormicchiare:
– Cosa vedi dalla cima del tuo castagno, amico mio?
– Vedo un mondo alla rovescia, dove le cose invece che andare avanti vanno indietro, e dove quel che sta sotto dovrebbe star sopra e quel che sta sopra dovrebbe star sotto. – disse il gufo.
– Mmmh, sempre peggio vero? – disse il signore alto alto e magro magro.
– Sempre peggio, avanti così non si può andare, l’unica è sgranocchiarsi qualche nocciola.
– Bisogna fare qualcosa, e poi sta per arrivare il Natale, tu pensi che sia necessaria la grande magia?
– Penso proprio che sia necessaria la grande magia – disse il gufo.
Era un’epoca strana quella. I pesci del mare nuotavano fra le nuvole e gli uccelli volavano negli abissi degli oceani. Chi era sopra stava sotto e chi era sotto stava sopra. Le foche giocavano in cielo e le balene sguazzavano per aria come enormi mongolfiere. Tutto sembrava essersi rovesciato ed i funghi crescevano sulle spiagge.
Gli uomini vivevano sott’acqua ed erano diventati strani. Le mamme sorridevano poco ed i papà erano sempre seri, a volte arrabbiati ed a volte stanchi: avevano gli occhi da pesci lessi. I bambini poi non giocavano più, e tutti si ascoltavano sempre meno l’un l’altro, perché avevano le orecchie piene d’acqua e ognuno passava le serate come se fosse chiuso in un acquario.
I delfini poveretti si rovinavano invece le pinne impigliandosi tra i rami degli alberi e le tartarughe di mare si perdevano fra le nuvole o nella nebbia: c’era una gran confusione in cielo. In fondo al mare, a parte gli uomini che si erano intristiti assai, c’erano uccelli che andavano a sbattere contro gli scogli, aquile insabbiate e falchi stanchi di acqua e sale. Di questo passo sarebbe stato un anno disastroso!
Il signore magro magro allora prese una decisione, vista questa gran confusione, si alzò da tavola, aprì un armadio giallo e prese una grande candela blu. La strinse tra le mani ed iniziò a fissarla. Guardò fuori dalla finestra e vide che il cielo era grigio e la terra stanca.
– Allora hai deciso di fare il grande passo? – chiese il gufo saggio.
– Sì, ho deciso, adesso accendo la candela blu, e speriamo che la magia arrivi in fretta.
– Per tutti i gufi del mondo, certo che arriverà: è la nostra ultima speranza per sistemare le cose!
Tornò in cucina e spense la luce. Si era fatta sera e la stanza diventò buia. Per un attimo fu indeciso sul da farsi.
– Hai perso il coraggio? -domandò il gufo.
– No, ma lo sai anche tu che la magia blu è la magia delle magie, e non vorrei che qualcosa andasse storto.
Proseguì accendendo la grande candela che aveva tenuto fino a quel momento fra le mani. La luce blu riempì la stanza improvvisamente. Era un blu intenso, un blu di mare profondo e allo stesso tempo di ghiaccio neve e crepaccio. Il blu era tanto bello, tanto grande e tanto intenso che, magia delle magie, iniziò ad uscire dalla porta e dalla finestra e pian piano riempì tutta la strada che portava alla montagna e il bosco che la circondava, il cielo lì vicino e tutti i campi intorno. In poche ore tutto si colorò di un blu bellissimo. I due uscirono dalla casetta.
– La magia è iniziata.
– Io torno sul mio albero. Cosa ne dici, ci vediamo per cena, così facciamo il punto della situazione?
– Buona idea. – disse l’uomo alto alto e magro magro
Il grande blu scese a valle e dopo aver riempito il cielo, riempì anche la terra, entrò fin dentro le tane dei conigli e avanti avanti si infilò nei fossi di campagna e nel fiume, tra le canne ed i sassi, dentro alle cascate e sotto ai moli dei pescatori, e poi oltre dove la terra diventa sabbia e si apre sul mare. Il blu cambiò il colore delle onde e si infilò fin dentro agli abissi, dove vivevano gli uomini nelle loro città sommerse. Tutto, tutto, ma proprio tutto, era diventato blu.
Il gufo volò sul suo castagno.
– Allora come sta andando? Cosa vedi là in cima al tuo albero?
– Direi che ormai ci siamo, vedo blu ovunque e ha invaso ogni cosa e ogni casa.
– Sta funzionando la magia?
– Non riesco ancora a capirlo…. – disse il gufo.
Ormai il blu aveva invaso ogni angolo del pianeta ed i due amici decisero di spegnere quella luce, che aveva riempito tutto il mondo. L’uomo alto alto e magro magro soffiò sulla candela blu e tutto piombò nel buio. Nel nero più nero l’uomo alto alto e magro magro recitò una formula magica:
– Metti di sotto il di sopra porta l’ordine proprio ORA!
Passarono 7 lunghissimi minuti, poi come d’incanto il cielo si illuminò. Il gufo sull’albero si mise a scrutare la terra ed il cielo. Era tutto un turbinio di mille colori, ma il bianco della neve dominava su tutto
– Per adesso non vedo niente.
– Niente niente? – disse l’uomo alto alto e magro magro.
– Niente di niente … anzi, aspetta, vedo qualcosa lassù in cielo!!
– Cos’è?
– E’ un falco amico mio! La magia è riuscita! Gli uccelli sono tornati in cielo! Urrà, Urrà!
– Vedi anche il mare dal tuo castagno?
– Vedo anche il mare e tutti i pesci sono tornati in acqua, anche la balena! – disse il gufo
– E gli uomini? Gli chiese l’altro.
– Gli uomini? Sono tornati sulla terra e le loro case non sono più acquari tristi, anzi le persone si parlano e SORRIDONO !!! – Evviva! Ce l’abbiamo fatta! Ogni cosa è tornata al suo posto e appena, appena in tempo!
L’uomo alto alto e magro magro pensò alla magia del blu del cielo, del mare e al blu del fiume che attraversava la terra e sorrise contento, pensando anche a tutti i colori dell’arcobaleno. Si affacciò alla finestra e disse al gufo saggio:
– Amico mio vieni da me per cena ?
– Certo! Dobbiamo far una grande festa e inviteremo gli animali di tutta la foresta!
Fine
Questa fiaba è proprio carina e piena di fantasia. Immagino di leggerla facendo “le voci” dei personaggi . Penso che sarebbe divertente farne un audiolibro.
Grazie Monica, sono d’accordo.
Un racconto molto evocativo! Veramente bello. Complimenti!