Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2019 “Storia d’amore e di mistero” di Enio Venturi

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019

Ora posso dire come stanno le cose: la scorsa estate, casualmente a Forte dei Marmi incontro una bella signora, straniera ma con un ottimo italiano ( saprò poi che si è laureata all’università per stranieri a Perugia).

Nasce una simpatia, poi un affetto, infine una passione…Lei ritorna al suo paese (Emirati Arabi), spesso mi raggiunge ma sempre più spesso sente il bisogno di dare continuità al nostro rapporto. .Io l’assecondo con passione e curiosità…

Infine decide di dare una svolta alla nostra storia e forte di essere la prediletta della famiglia mi “impone” di raggiungerla per conoscere suo padre.

Signori miei…mi ha mandato a prendere con un aereo !! Un Boeing 737 tutto per me !! INCREDIBILE !!…

La reggia

Sfarzo, sfarzo, sfarzo…

Tutto grande, tutto bello, tutto eccessivo…Un altro mondo, non solo geografico.

E in questo mondo vado a scontare uno dei miei due rimpianti (l’altro è la scarsa capacità in cucina ): il non parlare inglese o meglio la mia inadeguatezza pressoché totale a capire.

Lei mi fa da interprete… ma tutto viene così filtrato, aggiustato, ridimensionato a mio uso e consumo con un inevitabile adattamento occidentale e in particolare italiano.

Perdo i particolari uditivi ma gli occhi non possono tradire quanta diversità esista tra i due mondi. Anche se la sua famiglia è composta da gente di cultura ( farla studiare in Italia è la dimostrazione di quanto amano l’arte e la bellezza ) è la matrice islamica dell’uomo, padre padrone della donna e di tutto quello che deriva dalla sua ricchezza, che fa la differenza.

Non è la limousine o il marmo di Carrara che ricopre ogni angolo del loro palazzo a dire quanto siamo lontani….è la considerazione degli altri esseri umani, soprattutto se servitori ( leggi schiavi ) a farmi sentire profondamente a disagio

Il circo

Il mio disagio è diventato palpabile al punto che lei ha “deciso” ( le donne ti fanno sempre credere che la scelta sia nostra ) di uscire dal “circo” e fare quella vacanza sul Mar Rosso da me tanto desiderata.

È difficile per un “provinciale ” comprendere e adattarsi a un mondo così diverso.

Il mio stupore per usi, abitudini e una vita all’insegna dell’opulenza più sfrenata me lo deve aver letto continuamente negli occhi. La cordialità dei suoi parenti non fa superare l’astronomico divario di pensiero, anche se edulcorato dalle sue traduzioni a mio uso e consumo. 

Quando poi ho saputo il prezzo di un cammello…..il panico ha preso possesso di me ! Come saprete al padre della sposa è tradizione offrire un certo numero di cammelli quale ricompensa per la dipartita della figlia. A 1.000 € / l’uno devo vendere casa !!

Lascio e saluto “il circo” (…in cuor mio è un addio ) con abbracci e baci – ovvio solo agli uomini – con un po’ di nostalgia ma anche con tanta voglia di normalità.

Ritornati ad essere due turisti, ci aspettano il mare, il sole, le piramidi ed il museo egizio del Cairo, mio sogno da una vita…Per il momento snorkeling

La bellezza.

Con l’età sono andato sempre più alla ricerca della bellezza: in un’opera d’arte, nella natura, nella musica, in una pagina di un libro e…. ovviamente anche in una donna – sempre più nei suoi valori che nel suo fisico -.

La bellezza mi fa star bene, mi restituisce la parte migliore di questo mondo e di questa vita….

I faraoni ci hanno lasciato bellezze che sono fuori da ogni schema…un panorama unico le piramidi, un attacco da sindrome da Stendhal il museo egizio…Essere a pochi cm. dalla maschera funeraria di Tuthankamon mi ha fatto accapponare la pelle…

La mia lei mi ha seguito e ha condiviso, forte del periodo perugino che le ha permesso di avvicinarsi e poi apprezzare l’arte medioevale e rinascimentale italiana che l’ha preparata a godere del bello di ogni epoca.

Vederla ansimare nella salita dello stretto cunicolo che porta alla camera funeraria della grande piramide o domandare alla guida come imbalsamavano i faraoni è stata una grande gioia per me: stava condividendo i miei interessi e condividere è alla base di ogni rapporto.

La visita al Cairo è stata breve: troppo caos, troppa sporcizia, troppo smog…abbiamo deciso di tornare sul mare… anche se fa un freddo insolito e inaspettato

Vita da resort

L’ho scelto io, anche e soprattutto perché volevo pagare io. Sono sempre stato a “carico” e mi è sembrato giusto all’interno delle mie possibilità farmi avanti.

“L’omo è l’omo ” e deve essere lui a provvedere alla sua lei – alle mie mogli (e non solo ) – ho sempre pensato io. Ridicolo e triste dividere la spesa o farsi mantenere… anche se, vedere la tua lei che ogni tanto provvede, è una cosa carina…è un atto d’amore…è un sentirsi dire: “vedi !! io non sono qui per i tuoi soldi ma per stare con te… “

È un resort a 5 *, con tutte le cose che ci devono essere: animazione serale e giochini vari. Ma sono il sole, il mare e lo snorkeling i ricettori dei nostri interessi.

Passiamo così il tempo, senza porci domande su come andrà a finire, su come ne usciremo…se ne usciremo. Siamo come in una bolla: tutto quello che è fuori non ci appartiene, non ci interessa.

I soldi?… Finiti i miei mi ha mostrato il suo portacredit-card: ci sono così tante tessere che può riempire un album dei giocatori della Panini… e vi posso assicurare che non ho visto nè la carta della Conad nè quella dell’Esselunga… 

Unico elemento di disturbo lo smartphone : le telefonate (di lei) sono sempre più frequenti e concitate Il suo parlare in arabo assume toni così gutturali che mi sembra di non riconoscerne la voce… poi sorride, mi rassicura, mi dice che non è niente…Ma all’orizzonte vedo nubi… o è solo foschia?(

La bolla

Si sta dilatando sempre più. Vivo ormai in un mondo virtuale da così tanto tempo che tutto sembra normale. Il tennis la mattina (con dei polacchi), lo snorkeling (alla ricerca di quell’aquila di mare che tutti, eccetto io, hanno visto), lo spuntino al bar sul mare, il riposo pomeridiano e ancora sole in attesa della cena e delle animazioni serali.

Lei è amabile, dolce come sempre e soprattutto è una “spianaproblemi”: non c’è niente, secondo lei, che non si possa risolvere…..

Ma ecco il fulmine a ciel sereno: trovo il suo smartphone in cassaforte (ogni cosa importante in questi luoghi va protetta)

Perché ora questa rinuncia a essere in contatto con il suo mondo ? Perché non me l’ha detto ? Abbiamo sempre condiviso tutto… cosa mi sta nascondendo ? Si alzano le mie antenne e accendo i radar

La bolla è esplosa

Questa mattina nel rientrare dalla mia partita a tennis – la mia lei non sa giocare – ho trovato ad aspettarmi sotto il portico del mio appartamento una giovane donna, elegante, con hijab , che, in un italiano molto comprensibile, mi ha detto che ero atteso alla reception.

Mi precipito dentro il nostro appartamento e scopro la scomparsa di tutte le sue cose.

La giovane donna mi dice che se voglio lavarmi – sono sudatissimo – aspetterà fuori.

Me ne frego e la seguo nella hall del resort, dove in una stanza riservata c’è ad aspettarmi il fratello maggiore della mia lei.

A quel punto il quadro è chiaro…La famiglia è venuta a riprendersela !!

Con cordialità ma con tono che non ammette repliche lui – tramite la traduzione della sua assistente – mi informa che il periodo sabbatico della sorella è finito, ha incarichi importanti all’interno di varie società ed è dovuta rientrare nei ranghi.

Io non posso far parte di alcun progetto né economico né sentimentale/parentale

Mi ha pregato di non cercarla e considerare il tutto alla stregua di un sogno / avventura. Della cosa non ne resterà traccia…Mi porge i saluti di lei, mi ringrazia per come l’ho trattata e di come non abbia reso pubblica la cosa…Mi offre due possibilità….

Opzioni

Lui cerca di tacitarmi…di comprarmi: mi propone di restare qui tutto il tempo che voglio, senza alcuna spesa – ha già pagato anche l’attuale mio soggiorno – Oppure ho a disposizione un volo in business Class su qualsiasi destinazione io intenda andare.

Mi porge, tramite l’assistente che fa da interprete, un biglietto da visita in arabo e inglese, dove è riportato un numero da chiamare entro 24 ore per le mie decisioni. Chiedo di parlare con lei…

Ho bisogno di capire, ho bisogno di sapere quanto lei sia vittima o attrice di tutto questo. Al diniego di lui parte un vaffan…e la chiamo al cellulare.

Sul display è sparito il selfie di noi due abbracciati e la risposta è un laconico : “ l’utente è irreperibile“

Mentre ritorno all’appartamento scorro la galleria del cellulare e scopro che tutte le foto che ritraevano lei sono scomparse. ..come tutti i WhstsApps tra noi… eppure è sempre stato nelle mie mani…

Mi hanno hackerato lo smartphone ! Mi hanno localizzato, letto ed ascoltato per tutto il tempo…. e poi derubato anche dei ricordi !!

Mi assale una rabbia impotente…una tristezza infinita… non la vedrò mai più

Solo lei potrà farsi viva se mai vorrà…In quell’appartamento vuoto e silenzioso ho poche ore per decidere di me…solo per me

Ritorno.

Mi rendo conto che senza di lei niente ha più senso.

Non c’è nessuna “sfumatura” nel grigio che ha avvolto ogni cosa. Il mare e il sole non sono più gli stessi…

Qui non ci faccio più niente.

Prendo il biglietto da visita e chiamo il numero. L’assistente mi risponde immediatamente e recepisce le mie intenzioni. Sarò sul primo volo disponibile con destinazione casa.

Preparare la valigia è un tormento… mi stendo sul letto e affondo il viso nel suo cuscino, respiro quel profumo che tanto mi ha inebriato… è intriso di ricordi, di gesti, di sguardi che mi hanno fatto toccare l’infinito.

Quando finisce una storia importante, muore sempre una parte di noi. Anche se siamo noi quelli che hanno deciso, nell’album della vita le foto dei brutti momenti piano piano sbiadiscono, svaniscono, lasciano il posto ai soli ricordi felici pieni di colori e di belle emozioni. Io non ho bisogno di tempo…fin da subito le mie foto ( che non ho più ) ritraggono sorrisi e colori smaglianti …

Ps: dentro il mio beauty case ho trovato un piccolo pezzo di un giornale arabo. Sul bordo, scritto con la matita per gli occhi, un numero di telefono e: “ I love You… Nabyla

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1 commento »

  1. Quel fazzoletto vuol dire che non si è trattato di un sogno ad occhi aperti. Puoi sperare!

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