Premio Racconti nella Rete 2019 “Il signor Pillola Blu” di Maria Cristina Gaudiano
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019Il signor Pillola Blu arrivò all’appuntamento più importante della vita, quello con la Morte, alquanto impreparato. Negli ultimi venti anni aveva accumulato talmente tanti soldi da non avere più valigie e magazzini dove tenerli, ma si sa, la Morte non guarda in faccia a nessuno, non è classista, né razzista, per lei ricchi e poveri, belli e brutti, sono uguali.
Il signor Pillola Blu, invidiato scapolone miliardario, ricercato da tutte le singles della upper class americana, era stato un affascinante scienziato che, da quando aveva scoperto la molecola della pillola blu, quella dell’eterna giovinezza, era diventato ancora più invidiato e ricercato. Il suo corpo, bello e atletico come quello di un giovane, nonostante l’età, con la morte si era improvvisamente trasformato, incurvato e rinsecchito. Sembrava quasi che avesse fatto un patto col diavolo, come il protagonista del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray”.
In effetti qualcosa di satanico c’era in quella molecola che aveva scoperto vent’anni prima. Guarda caso il peso di quel sale di citrato della molecola era proprio 666. Avete sentito bene: 6, 6, 6, il numero della Bestia. Perché poi si dovesse usare proprio il sale di citrato per produrre la pillola blu era un mistero. Ma ciò che era più satanico di quella molecola erano gli effetti: vecchietti che dopo cinquant’anni di matrimonio lasciavano la moglie per mettersi con la giovane badante, adolescenti che prendevano la pillola blu per vincere l’ansia da prestazione, un Presidente ormai avanti negli anni che correva appresso a ragazzine minorenni…, insomma, una gran bolgia in cui non si capiva più niente.
Il signor Pillola Blu arrivò all’appuntamento portando due valigie stracolme di bigliettoni verdi, ma la Morte, con il cappuccio nero e la sua falce, implacabile, gli indicò dove dovevano finire i suoi soldi. Non ci fu discussione, né possibilità di contrattazione. Così il signor Pillola Blu dovette poggiare le valigie, che seminavano bigliettoni e gioielli preziosi lungo la strada, nella discarica all’anticamera dell’Ade e proseguire su quel tappeto rosso verso l’ignoto. Oltre, in quella tomba aperta proprio per lui, dove già spiccava la sua foto, c’era la Bestia, che l’aspettava a braccia aperte, con il suo ghigno satanico, per ingoiarlo. Così il signor Pillola Blu si ritrovò all’Inferno, tra diavoli e diavolesse pronti a torturarlo con giochi sadici, ma aveva in tasca la sua assicurazione.
Aveva portato con sé una manciata delle sue pillole blu, che furono molto apprezzate, soprattutto dai diavoli più vecchi e viziosi. Questi iniziarono a organizzare orge tra loro e con le diavolesse più arrapanti e, distratti dalle nuove attività, tralasciarono i giochi di tortura. Nel giro di poco tempo l’Inferno diventò un vero bordello, dove i festini e le orge tra diavoli erano le attività principali. La Bestia, preoccupata di mantenere l’ordine e che i diavoli portassero avanti le loro attività abituali senza distrazioni, decise di spedire il signor Pillola Blu in Paradiso. La motivazione ufficiale fu che il signor Pillola Blu sulla terra aveva contribuito alla crescita della natalità e reso più felici uomini e donne, pertanto gli doveva essere riconosciuto un bonus sui suoi trascurabili peccati. Il Signore Dio non era molto convinto della cosa, ma alla fine, dovette riconoscere i meriti del signor Pillola Blu e lo accettò in Paradiso: avrebbe passato un periodo di prova di un anno, al termine del quale, se si fosse comportato bene, senza causare problemi, sarebbe stato definitivamente accolto. Il Signore Dio incaricò un gruppo di angeli di sorvegliarlo e si raccomandò di essere informato su tutto.
Gli angeli guardarono con curiosità il nuovo arrivato, soprattutto perché sapevano che era passato per l’Inferno e che da lì, cosa non comune, era stato mandato via. Iniziarono a chiedergli perché mai la Bestia non l’aveva voluto con sé e così scoprirono la storia della pillola blu. Gli angeli incominciarono a guardarlo con occhi diversi e a fare sempre più domande sulla sua incredibile scoperta, incuriositi degli effetti di quelle pasticchette blu a forma di diamante. Dopo un anno, non avendo ricevuto alcuna notizia, né positiva né negativa, il Signore Dio convocò il gruppo di angeli per avere un resoconto sul signor Pillola Blu, ma, inaspettatamente, il gruppo era cresciuto: vi erano tanti piccoli angioletti svolazzanti che facevano una gran confusione di pianti e strilli.