Premio Racconti per Corti 2019 “Sono in mille pezzi” di Marcello Pesarini
Categoria: Premio Racconti per Corti 2019Ero ridotto in mille pezzi, ma davvero. Tutto ciò che sapevo fare non lo posso fare più; ero bravissimo a riflettere. C’ era chi giocava con me, chi si salvava specchiandosi in me dai malintenzionati che lo volevano colpire, ed in un bar ce ne sono tanti. Ero là, dietro al bancone principale; un po’ dozzinale, ma cosa ti volevi aspettare dal bar di un paesino alsaziano, Saint Avold, lontano dalle grandi città, ma vicino al confine con la Germania. Già, perchè il confine fu la causa di tutto.Ce ne sono state di guerre nell’ultimo secolo, davvero.
Ma quella volta, nel giugno 1940, presero tutti di sorpresa; non si era ancora diffusa la voce che avevano passato il confine. Il nostro bar, capirai, era frequentato da antifascisti ed addirittura un po’ di giudei; come dite voi, ebrei, si. Erano le dieci e sentimmo un gran chiasso; voci gutturali, urla. Si sentiva anche l’ubbidienza dei soldati, in silenzio. Prima che entrassero mi misi d’accordo proprio con un ebreo; sapevo che avrebbe capito l’importanza del mio gesto. “Achtung, Juden” fu il grido d’ingresso. Sapevamo cosa ci aspettava; dissi al mio amico di fare come gli avevo detto e lui, sfilando la sbarra d’ottone dal bancone, mi colpì con tutte le forze e io schizzai verso loro, i tedeschi. Alcuni fuggirono, altri restarono a terra accecati dai vetri, permettendo a tutti, partigiani, cittadini ed ebrei, di mettersi in salvo. Sbarra, come quella del bancone, si dice Bar in inglese, ma a quei tempi dicevamo Bistrot.
Un eroico bicchiere, uno spaccato di storia davvero potente in poche righe. Davvero bravo.
Formidabile. Quante cose in poche righe: il valore e il senso della parola, l’obbedienza ceca e colpevole dei sottoposti, l’enorme utilità delle cose, delle persone, delle azioni semplici. Bravo.
Scusate il refuso: cieca.