Premio Racconti nella Rete 2010 “Il semino” (sezione racconti per bambini) di Gabriele Benucci
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2010C’era una volta una semino piccino
caduto in un prato che sta qui vicino.
Era d’agosto e il sole brillava
e lui non sapeva ciò che l’aspettava.
Il cielo era azzurro, i campi eran d’oro,
settembre arrivò e con quello il lavoro
dei contadini che tagliano il grano
e allora Semino era ancora sano.
Ma ottobre era lì, pronto in agguato,
e il nostro Semino restò tutto inzuppato.
Scavò nella terra un buco profondo
e ci si nascose giù fino in fondo.
Novembre spogliò alberi e piante:
di foglie per terra ce ne erano tante.
Dicembre poi giunse e il vento ruggiva
di freddo il semino i denti batteva.
Gennaio coprì tutto di bianco
e dal buco si udiva un debole pianto.
Febbraio arrivò, ma prestò partì,
marzo era pronto e l’inverno finì.
Il piccolo seme sentì un calduccino
e questo lo spinse a far capolino.
Dimena ed arranca l’uscita avvistò
e poi dalla terra d’un tratto sbucò.
Aprile l’accolse e per festeggiare
da un raggio di sole lo fece baciare.
Di fiori e profumi il mese di Maggio
decise di fargli uno splendido omaggio.
Giugno avanzò portando una sporta
di frutta matura di ogni sorta.
Con Luglio il caldo si fece opprimente
e l’aria sul prato diventò rovente.
Poi Agosto tornò e vide Semino:
si sporse in avanti per veder da vicino.
Non era più tozzo, marrone e sgraziato,
ma verde, elegante e molto allungato!
Lui non lo sapeva, ma nel tempo trascorso
Madre Natura aveva fatto il suo corso.
Trasformato in piantina e poi in alberello:
ciò che era accaduto era proprio quello!
Di tante foglie ora era abbigliato
e un fiore su un ramo gli era anche spuntato.
Poi al posto del fiore un frutto arrivò
che dentro di sé un semino portò.
Infine quel frutto nel prato finì
e la storia da capo riprese da lì!