Racconti nella Rete®

Daisy e Violet

( In bianco e nero. La vicenda si svolge nella prima metà del 900. Si procede con primi piani del volto di due bambine molto simili, pettinate diversamente, che conversano tra loro in un bel giardino. Sono gemelle siamesi, ma inizialmente non si può capire)

Daisy: “Non è vero che sono egoista. Non ho sonno perchè mi va di leggiucchiare un fumetto o ascoltare la radio. Violet andrebbe a letto con le galline, così la mamma dice che è più brava e le dà una fetta di torta. Sì, preferisco la gonna a fiori” sbotta Daisy “che indossare quei grembiuloni da scolara di campagna che ci cuce addosso nonna Rose. Poi Violet spiffera, brutta smorfiosa: Daisy fa i capricci, Daisy non fa contenta nonna Rose. Mi senti, vero, Violet?”

Violet: “Dove credi che sia, scema, tanto lontano? Se potessi ti manderei…”

Daisy: “Chissà dove… chi è più scema? Non sei contenta anche tu se ci regalano la gonna a fiori, o ci portano al cinema a vedere Rodolfo Valentino? Non lo baceresti, Violet?”

Violet: “So che non potrò mai farlo. Mi viene da piangere. Chi ci vuole noi due Daisy?”

Daisy: “Sei proprio una stupida, Violet. Lasciamelo guardare. Tanto tu sei girata dall’altra parte.”

Violet: “Girati, svegliati, alzati… credi di comandare sempre tu.”

Daisy: “Sono stanca di tirarmi dietro una come te. Protesti e basta. Guarda che ti do uno schiaffo! “ ( tenta di colpirla, ma il volto della gemella siamese, alle sue spalle, è irraggiungibile.)

Violet: “Ha ha. Cilecca!”

Daisy: “Se mi alzo sulla punta dei piedi, e spingo…” ( si vede che Daisy inarca i piedi e spinge indietro. Le gemelle sono rivolte da parti opposte e unite dietro)

Violet: “Stupida!”

Daisy (si butta indietro):“Ti faccio cadere sulla faccia!”

Cadono. Violet cerca di proteggersi con le mani, ma il peso di Daisy sulla schiena non le permette di evitare che il viso sprofondi tra l’erba e i sassolini della stradicciola che attraversa il cortile. Cerca di girarsi ma sopra Daisy scalcia in aria e ride come una pazza e non può liberarsi. Sputa la polvere che le imbiancava le labbra. Si guarda intorno singhiozzando, a pochi centimetri c’è una coccinella appoggiata su una margheritina. La tocca e la coccinella cade, agita le zampette inutilmente. Il sole lambisce con un fiume giallo di luce il prato stupendo di maggio.

Violet: “Daisy, sai che non si sta male qui nel prato. (ridendo ) Tu mi fai calduccio e io mi schiaccio un pisolino finchè arriva la mamma” (le pizzica una coscia).

(episodio di fantasia tratto da una vicenda vera, quelle delle gemelle siamesi Daisy e Violet, vissute negli Stati Uniti )