Premio Racconti nella Rete 2019 “Lola Maria e la conchiglia”di Giancarlo Perullo (sezione racconti per bambini)
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2019LolaMaria è una bella bambina di sei anni e vive in Andalusia con genitori italiani; frequenta la prima elementare con buoni profitti e si è integrata perfettamente con tutte le compagne di classe, per la maggior parte spagnole.
Parla bene la lingua spagnola, è iscritta ai corsi di nuoto della piscina comunale e partecipa a due lezioni settimanali di danza.
Possiede da poco un jack russel che è ormai la sua ombra, e le sue ore libere le trascorre con il suo cane passeggiando sulle grandi spiagge dell’Atlantico.
In primavera sono molte le corse sulla sabbia in compagnia di Luna, questo è il nome del cane, sempre dietro a raccogliere detriti di ogni genere che il mare portava a riva.
Un giorno Luna, rovistando fra oggetti sparsi sulla battigia,tirò fuori, seminascosta dalla sabbia, una conchiglia di grosse dimensioni quasi come un piccolo pallone di rugby.
Una conchiglia a forma di fuso con una bella apertura centrale, completamente vuota e pulita, l’animale al suo interno doveva essere fuggito o morto da molto tempo; aveva un aspetto luccicante e a tratti splendente di color bruno con bellissime striature arancione come quelle che fa il sole al suo tramonto.
LolaMaria chiamò subito la mamma, che sorpresa da quel bell’ oggetto lo raccolse lo pulì accuratamente; anche il papà partecipò con gioia a quel ritrovamento di quella cosa inanimata ma interessante.
La mamma disse alla figlia che queste conchiglie hanno qualcosa di miracoloso, infatti porgendole all’orecchio si sente il rumore del mare, la bambina quasi incredula fece il movimento detto dalla madre e scoppiò in un’espressione di meraviglia = Mamma sento il rumore del mare=
La bambina completamente suggestionata rimase, per lungo tempo, con la conchiglia attaccata all’orecchio.
La conchiglia, era diventata, con il cane, la compagna di LolaMaria in tutte le sue gite al mare, sempre la portava all’orecchio ed estasiata pronunciava parole di viaggi di mare fantasticando personaggi nati forse da ricordi di cartoni animati.
Giunse Giugno e alla fine della scuola , come tutti gli anni, i genitori di LolaMaria avevano piacere di mandare la figlia dai nonni che abitavano in Toscana.
Si prepara il viaggio e la piccola chiese di portare con sé la conchiglia, la richiesta fu accettata e messa nella valigia; all’aeroporto di Siviglia al controllo bagagli il metal detector mostrò qualcosa di strano nel trolley; fu aperto e ispezionato, saltò fuori la conchiglia, il poliziotto rimase sorpreso dall’oggetto. Allora LolaMaria la prese in mano e invitò l’ispettore a portarsela all’orecchio dicendo =signore lo sente il rumore del mare Atlantico, è vicino a casa mia=
Il poliziotto sorpreso da tale scena sorrise a LolaMaria le dette un buffetto sulla fronte ed esclamò=
=tante buone cose piccola mia=.
Fu una bella estate trascorsa dai nonni in Toscana, due mesi di sole e di mare, quasi sempre accontentata nei suoi desideri, LolaMaria sempre stava con la conchiglia a portata di orecchio per far sentire anche ad altri il mare di casa sua.
Un giorno Lola Maria disse al nonno che ascoltando la conchiglia sentiva anche il mare di Livorno, lui sorrise, lei insistendo lo invitò ad ascoltare il rumore del mare di Toscana.
Il nonno annuì, per contentare la nipote. Alla fine della vacanza, pochi giorni prima del ritorno in Andalusia, la bambina portò la conchiglia e un pezzo di cartoncino al nonno con il quale doveva dopo sua richiesta introdurlo nella conchiglia in maniera tale da dividerla al suo interno perfettamente in due sezioni uguali.
Il nonno con molta maestria portò a compimento l’operazione, e LolaMaria chiamò le due parti ben distinte Toscana e Andalusia.
Arrivò il giorno del ritorno in Andalusia, lo zio di LolaMaria accompagnò sua nipote, la conchiglia questa volta non fu messa nel trolley ma portata a mano.
All’aeroporto di Pisa al controllo, il poliziotto chiese subito allo zio cosa fosse quello strano oggetto che teneva in braccio LolaMaria, lei subito rispose = questa mia conchiglia è parlante, mi sussurra sempre il mare con tutti i suoi rumori dell’Andalusia e della Toscana.
Il poliziotto, sorridente, le chiese gentilmente di farle sentire questi rumori.
LolaMaria le porse la conchiglia, il poliziotto con cura la portò all’orecchio , chiese il nome della bambina e dopo pochi secondi dichiarò =LolaMaria è vero, questa conchiglia è miracolosa, ci sono tutti i rumori di tutti i mari del mondo e i tuoi due sono i più belli.
LolaMaria, entusiasta, sorrise al poliziotto, si mise la conchiglia fra le braccia quasi fosse cosa animata, poi prese per la mano lo zio che la vide felice come non mai.