Premio Racconti per Corti 2019 “Nino” di Andrea Masotti
Categoria: Premio Racconti per Corti 2019Interno di un vecchio bar. Seduta c’è una bella signora, distratta. Il barista, un po’ sciupato, prepara un caffè a un amico. Poi apre il cassetto e conta i soldi.
– Quanto riesci a racimolare?
– Poca roba. Qualche caffè. Oggi sessanta euro, e domani devo darli tutti al pasticciere.
– Anche quando venivamo a passare il pomeriggio tra amici, consumavamo poco. Ma c’era Nino che offriva da bere.
– Proprio così. Stava seduto lì, sulla sedia in angolo. Inforcava gli occhiali e aspettava. (indica una sedia)
– Chi aspettava?
– Dory, adesso è mia moglie (accenna a lei). È stato lui a soprannominarla così. Vecchio porco. Tutti i giorni tornava e sperava di metterle le mani addosso. Settant’anni, il cappello grigio, un ometto alto così. Dory ne aveva diciassette, il visetto da bambola.
-Settanta, sei sicuro?
-Certo, allora ne abbiamo visti passare, per un cappuccino, una brioche. Una minerale. In piedi, ti ricordi, stavamo noi ragazzi. Qui, con gli occhiali da miope, il lattaio. (Un uomo con il camice bianco entra con un gruppo di ragazzi che chiacchierano tra loro)
Là il ragioniere, giacca e cravatta a fiori. Parlava solo di calcio.
– Domenica facciamo due pappine. Se no vado là e li prendo tutti a calci nel sedere- ( dice il ragioniere)
– Ma era Nino che teneva banco, quando arrivava Dory le chiedeva dei corteggiatori. Alle otto il bar chiudeva. Nino spingeva sul bastone da passeggio.Tutti spariti tranne te.
(l’avventore paga, saluta ed esce con gli altri)
– Siamo rimasti noi due, Dory. In vent’anni non hai mai detto che mi ami (lei si alza) Sei bella come allora, uguale spiaccicata. Io sto a rodermi qui, a contare l’affitto per fine mese.
Entra un vecchio con il cappello, giovanile ed elegante e si avvicina a Dory: “Sembra Ava Gardner“ “Ha gli occhi di Liz Taylor.”
Lei si ferma stupita ma poi si avvicina all’uscita. Il barista la chiama.
– A che ora torni?
– A mezzanotte, quando arrivi, mi trovi a letto (esce).
– Te ne vai, non so dove, mentre io lavoro. (a questo punto il vecchio riprende la conversazione)
– Mi fa un cappuccino, posso sedermi qui?
– Certo, sieda pure, arrivo subito.
– Giovanotto, non ho tempo da perdere.
– Eccomi. Non ci posso credere… Nino! Sei sempre uguale! Che sorpresa!
– Faccio un giro a trovare i vecchi amici.
– Ma… veramente non ti ho trattato da amico.
– Invece io ti ho trovato una bella ragazza. Giovanotto, tutto bene con Dory? (sorseggia il capuccino)
– Mah. Non la conosco ancora.
– Biblicamente? Puoi confidarti, il mio è un silenzio di tomba. Che classe! L’avrei vista a Hollywood con il Grande Valentino.
– Non so cosa vuole, dove va… Perché dici che mi hai trovato Dory? Cosa intendi?
– Gliel’ho consigliato io di fidanzarsi con te. Sei alto e hai la faccia buona. Gli altri non valevano niente. Quando c’ero io ridevano – Guarda che brutto vecchio! – Glielo leggevo sulle labbra. Lei invece stravedeva per me. Le ho raccontato quello che avresti dovuto dire tu.
– Cioè?
– Che la trovavi meravigliosa ma non riuscivi a confessarglielo. Che il suo profumo ti faceva impazzire.
– Adesso è finita. Io non le ho detto a chi assomiglia, che ha begli occhi. Non sono capace, so fare i cappuccini. E qualche cocktail.
– Quante volte le offri rose rosse? E un anello d’oro o una collana?
– Tu ci sapevi fare.
– Non fuggire dal ring, fai come Primo Carnera!
– Grazie Nino, devo riflettere.
– Io invece devo già andare. Il cappuccino è buono. Non mi ero sbagliato su di te.
– A Dory cosa dico?
– Accarezzale le mani. Saprà che sono passato. ( Nino esce)
– Sono le otto. Stasera chiudo subito, non passa un cliente che è uno. Il barista si alza trasognato. La luce giallognola di un’applique si spande nel locale deserto. Si alza e appende il camice alla parete. Poi indossa il giaccone appeso nello sgabuzzino, esce e abbassa la saracinesca.
( Ultima scena che si svolge nelle scalinate di un edificio, Dory apre il portone di casa e trova lui che la attende e ha tra le mani un mazzo di rose)
– Dory, sei già qui? (le porge le rose) Hai gli occhi di Margherita Buy!
– Dove credevi che andassi?
(dopo un attimo di perplessità lei gli sbatte le rose in faccia, lui immobile sorride)
– Che bella che sei, Dory. Lo sai che ti amo. (le stringe le mani, lei lo abbraccia)