Premio Racconti per Corti 2018 “Anna d’estate” di Federico Santoro
Categoria: Premio Racconti per Corti 2018E’ estate e fa molto caldo. Una donna ,Anna, 72, occhiali grandi,capelli mori e lievemente carnosa,indosso un vestito da giorno bianco,entra in una tabaccheria per comprare un pacchetto di sigarette. Esce, si mette all’ombra e se ne accende una. Dopo qualche tiro se ne va.
Anna, in reggiseno e mutande è seduta sul letto, davanti al suo armadio. Tira fuori dall’armadio un vestito rosso e delle scarpe con il tacco. Se li mette in dosso lasciando le ante dell’armadio aperte. Vestita si guarda nello specchio di un’anta.
Le fettuccine bollono nell’acqua. Il ragù nella grossa pentola è pronto. Anna controlla l’arrosto in forno.
Seduta al tavolo del salone Anna mangia quello che ha preparato. Guarda concentrata il piatto di fettuccine al ragù come per evocare un antico ricordo. E’ seduta sul divano. Il bicchiere di cognac poggiato sul tavolino è quasi vuoto. Si è addormentata. Il telefono squilla, si sveglia di botto e risponde al telefono. E’ la sua amica Ginevra. Gli fa gli auguri per l’anniversario e gli chiede quanti anni sono passati dalla morte di suo marito. Anna risponde “sette”.
Anna paga la spesa alla cassa del supermercato e va via con il suo carrello per la spesa. Mentre cammina, un uomo la riconosce da lontano e si avvicina. E’ un suo vecchio amico, Mario ,74, occhiali con montatura ambrata,capelli bianchi.Anna non riconosce l’uomo ma il suo calore gli fa un bell’effetto. Lo invita a pranzo per il giorno successivo.
Anna si sta lavando le ascelle.Si asciuga delicatamente con un asciugamano blu. Si guarda allo specchio e si concentra sul suo seno. Mette una mano dentro le mutande e inizia a masturbarsi, si sfila le mutande e continua a sfregare la mano sopra la sua vagina.
Mario,giacca nera e camicia bianca,suona al citofono. Anna gli apre e lo accoglie in casa. Mario aspetta in salone che Anna porti il vino. Nell’attesa sbircia delle foto: Anna con il marito,foto del loro cane e foto di un bambino che non sembra essere loro figlio. Anna è elettrizzata dalla presenza di lui.
I piatti sulla tavola sono sporchi e vuoti. Una luce estiva entra all’interno della casa attraversando le tende. Lui le racconta della sua ex-moglie e del divorzio. Lei gli tocca la mano.
Sul divano finisco di bere il vino. Lui la bacia. Si stacca e va in bagno. Dopo aver urinato prende una pastiglia blu.Torna in salone ma lei non c’è più. E’ in camera da letto che lo aspetta sdraiata , ha ancora il vestito indosso. Lui si avvicina,si stende al suo fianco,si fa sbottonare la camicia e si leva i pantaloni. Lui alza il suo vestito,gli sfila le mutande e la penetra.Dopo qualche minuto crolla addosso ad Anna.
Lei si stende accanto a lui svenuto. Si alza, va a prendere i vestiti di suo marito dall’armadio e li mette indosso all’uomo collassato sul suo letto. Apre un cassetto, prende un profumo e glielo spruzza sul collo. Si mette sopra Mario.Posa la testa sopra il suo torace,lo annusa e si lascia andare al ricordo di suo marito morto.