Premio Racconti nella Rete 2018 “Divertimento in giallo 1” di Alessandro Giacalone
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018Il mio piacere di vita, dopo aver cenato quel po’ che si riesce a mettere insieme, e’ sedermi sul divano, seduta con bracciolo destro, sguardo decerebrato davanti alla televisione ed un bicchierino di grappa.
Non che la conoscessi, io romano trapiantato al nord abituato piu’ all’ amaro che ad altro, ma istigato all’ alcolismo da una suocera compiacente che in me ha trovato esofago fertile, ridotto ad un’ abitudine non rinunciabile.
Eppure qualche cosa non andava quella sera e non mi riferivo al gusto della grappa od alla qualita’ del programma comunque non seguito od all’ abbondanza della cena, ormai un ricordo e nemmeno piacevole.
No, da quando ero uscito dal lavoro, cosa che accade quasi regolarmente ogni giorno alla stessa ora, avevo avuto l’ impressione di una mancanza, di un fastidio avvertito non razionalizzato.
Giovanni; ecco il fastidio era emerso dalle mie sinapsi addormentate; Giovanni non c’ era come sempre al solito posto. Guardiola del parcheggio con il suo sorriso non proprio spontaneo e untuoso per i vecchi dirigenti. Comunque era una presenza rassicurante diventata ora una assenza inquietante.
Avrei chiamato Milena, la responsabile delle Risorse Umane potente quanto insicura che non muoveva paglia senza il mio assenso. So che poteva controllare la situazione accessi remotamente ed ero anche sicuro che Giovanni non era piu’ in ufficio semplicemente perche’ vuoto. Le poche persone che avevo lasciato erano li’ solo per testimoniarmi il loro leale attaccamento al lavoro ed all’ azienda, ma sapevo anche che una volta uscito sarebbero scappati subito dopo.
- Milena, si sono io. Intanto scusami per l’ orario, ma devo chiederti un favore.
Sai chi e’ Giovanni, vero? Si quello della Guardiola alla sbarra del parcheggio.
puoi controllare se e’ uscito regolarmente? Non fare storie, so che lo puoi fare.
Ero indeciso se attaccare e richiamare piu’ tardi o lasciarla in linea; optai per la seconda, la sentii camminare con passo pantofolato a prendere il laptop per fare il controllo, viveva sola; magari orgogliosa della sua liberta’, ma a volte mi sembrava una semplicemente sola.
- Allora che mi dici? E’ entrato, ma non risulta abbia passato il badge di uscita.
No, non e’ una da lui, una persona che non vuole mai essere presa in errore.
C’e’ qualche cosa che non mi torna.
Per ora ti saluto, ma mantieniti sveglia, credo che sara’ una lunga notte.
Mia moglie stancamente mi raggiunge sul divano con chissa’ quali propositi, io la guardai divertito, 3,2,1 … sonno profondo, la sua giornata e’ finita a guai a chi dice che gli insegnanti non lavorano!
Mi chiedevo anche cosa mi spingeva a fare quello che stavo facendo. Giovanni non lo conoscevo neanche bene, un cenno di saluto per tanti anni, ma di lui non sapevo paraticamente niente. Ma c’era qualche cosa che non tornava; non si rompe cosi’ improvvisamente una routine di anni, non era possibile.
Giovanni e’ sicuramente una persona che vive di routine la cui mancanza lo metterebbe forse in angoscia.
C’era qualche cosa d’ altro, cosa non so, ma ho una notte per scoprirlo.
- Milena, buonasera mi auguro di non averla svegliata! Lei che ha sempre tutto, puo’ darmi il cellulare del vigilante di turno. Lo cerchi, lo cerchi.
La sento ciabattare di nuovo, magari casca dal sonno, ma in questo momento e’ una preziosa fonte di informazione.
- Si chiama Vittorio? Bene ed il numero e’ questo; ottimo. Non si addormenti
Quanto mi diverte a volte essere un capo.
- Vittorio? Buonasera sono AG, penso abbia sentito parlare di me …
La chiamo per un favore, potrebbe momentaneamente lasciare la sua posizione e vedere la Guardiola di lato alla sbarra del parcheggio. La vede? Si, e’ ancora illuminata?
Strano pensai.
- Potrebbe allontanarsi un attimo e vedere se nella Guardiola e’ tutto in ordine.
Lo sentii camminare con passo pesante e rumoroso; stivali.
- E’ arrivato? C’e’ nessuno dentro? Nessuno e vede qualche cosa di strano? Un cellulare sul piccolo bancone? Lo prenda e torni al suo posto.
Sicuramente il cellulare di Giovanni; nuova anomalia chi lascia il cellulare? Lo ha dimenticato? Non e’ da persona pedante e meticolosa come l’ immagine che mi sono fatto di Giovanni.
- Provi a vedere se e’ acceso o se serve un codice … e’ accesso? Bene. Ora guardi nel registro e mi dica le ultime 3 telefonate; 2 fatte ed una ricevuta. Me le dia nell’ordine inverso,
la terza, Luisa, la seconda, Adele, la prima Ezio. Mi detta anche i numeri delle 3 persone? bene, la ringrazio.
Stavo per dire Buonanotte, ma mi fermai in tempo.
- Milena, salve come va? Era occupata?
Ridevo tra me e me.
- Lei che sa tutto cosa sa della vita privata di Giovanni? Niente? Mi delude!
La chiamo piu’ tardi.
Un po’ di sensi di colpa fanno sempre bene.
Ero ad un punto di svolta, sul divano, in buona compagnia del grappino ed una moglie con leggero ronfare non svegliabile. Decisi di fare i numeri di telefono trovati sul cellulare di Giovanni, iniziando dai meno recenti.
- Buonasera e mi scusi per l’ orario; mi chiamo AG e sto cercando Giovanni S. per motivi di lavoro, puo’ aiutarmi ho solo questo numero; lei e’ Luisa? Piacere, Ho capito che e’ sua figlia e non abita a casa con I genitori; lo ha sentito oggi suo padre? Bene, tutto bene quindi, perfetto. Puo’ aiutarmi a rintracciarlo? Si mi segno il numero di cellulare, mi dia anche quello di casa, sa nel caso sia spento, … ho capito, non lo lascia mai ed e’ sempre acceso. Ancora una cosa, come si chiama sua madre? Adele? Grazie e mi scusi ancora.
Interessante, non lascia mai il cellulare e non vi era nessun allarmamismo da parte della figlia ed Adele e’ la moglie. Secondo numero Adele. Telefono staccato, stara’ dormendo? Oppure?
Provai al numero di casa datomi dalla figlia Luisa, il telefono squilla, ma nessuno risponde, vuol dire che nessuno e’ in casa.
Strano anche questo, a quest’ ora non in casa. Avevo di nuovo bisogno di Milena.
- Milena, ancora sveglia, ce la spassiamo vero? Senta conosce una persona di nome Ezio nel nostro ufficio? Nessuno con questo nome? Sicura, ci pensi bene, anzi mi dica se Giovanni frequenta qualcuno in particolare per esempio a mensa od al caffe’. Ci sta pensando, Fabio? Fabio G.? Lavora come magazziniere, mi dia il numero per favore. Grazie e mi raccomando, a dopo!
Quindi abbiamo un Fabio amico o frequentatore di Giovanni ed un Ezio non conosciuto ed una moglie Adele non pervenuta. Di Giovanni nessuna traccia; decisi di chiamare Fabio G.
- Buonasera e mi scuso dell’ orario sono AG, sicuramente mi conosce; la disturbo perche’ sto cercando Giovanni F. che mi hanno detto che lei conosce per una comunicazione importante di lavoro, ma non riesco a contattarlo da nessuna parte. Per caso e’ o e’ stato da lei? No? Lo ha visto oggi? Avete pranzato insieme, ho capito e non le ha detto se aveva dei programmi od impegni per il dopo lavoro? e’ realmente importante per me contattarlo. Niente di particolare solita routine. Senta un’ ultima informazione, per caso conosce un tale Ezio?
Silenzio.
- Pronto c’e’ ancora? Si? Le avevo chiesto se conosce un tale Ezio, magari Giovanni gliene ha parlato. Si, … si ricorda di un Ezio che ha lavorato per un certo tempo come magazziniere; erano diventati abbastanza amci, si vedevano anche fuori del lavoro. Poi improvisamente Ezio ando’ via perche’ aveva trovato un’ occupazione migliore e non lo avete piu’ visto. Non sa se Giovanni lo abbia ancora frequentato, a non glielo ha raccontato.
Sapevo che non vi era altro da chiedere a Fabio, per cui lo ringraziai, scusandomi per l’ orario ed augurandogli Buonanotte; Buonanotte che invece non avrei augurato a Milena in quanto le era sfuggita l’ informazione su Ezio.
Con il grappino ai minimi termini, una spalla indolenzita dalla testa di mia moglie in dolce ronfare ed una televisione che vomitava spazzatura notturna, era il momento di tirare qualche conclusione.
Fabio si era zittito quando ho citato il nome di Ezio, c’ era qualche cosa che non tornava con questo Ezio. Si conoscevano, si frequentavano e poi sparisce per un nuovo lavoro. Pero’ oggi gli aveva telefonato, l’ ultima telefonata ricevuta e poi cosa era successo? La chiave era questo Ezio, nessun dubbio.
- Milena, la sento fresca come una rosa, ma non va mai a dormire? Senta ho Saputo che un tal Ezio e’ stato con noi lavorante nel magazzino per un certo periodo, per cui ora mi deve fare una ricerca veloce su tutto quello che sa di questa persona. La richiamo io.
Non volevo che mia moglie si svegliasse; era ancora presto e avrebbe poi avuto difficolta’ a riaddormentarsi. Per la mia piccola indagine era meglio che continuasse a dormire.
Quale puo’ essere la chiave di questo dramma popolare. Un quasi impiegato scompare (o cosi’ penso), ha conosciuto un tal Ezio con il quale ha fatto amicizia anche fuori del lavoro, quindi anche la moglie deve conoscere questo Ezio, poi e’ sparito per un nuovo lavoro e ricompare oggi, proprio quando Giovanni sparisce. E’ ovvio, nella piu’ classica delle trame, la chiave e’ una donna; la moglie di Giovanni, Adele che e’ al momento irraggiungibile. Una classico esempio di amanti diabolici? Non credo cosi’ diabolici se ci sono arrivato anche io, ma potrebbe essere. Giovanni non e’ una bellezza e neanche troppo giovane, magari la moglie lo e’ e magari lo e’ anche questo Ezio.
Poteva Adele aver denunciato la scomparsa del marito? Restava questo dubbio, non potevo saperlo, ma il mio intuito mi diceva che, se era vera tutta la costruzione, avrebbe atteso domani mattina.
- Milena, penso che siamo alla fine, ha trovato qualche cosa? Ha lavorato da noi per 5 mesi, veniva da tanti lavoretti sporadici, e’ andato via improvvisamente perche’ aveva trovato un lavoro migliore. Sa dove abita? Bene me lo detti. Milena mi e’ stata di grande aiuto ed anche di compagnia in questa lunga notte, ma non e’ detto che sia finita. Non si addormenti.
Dovevo tentare una mossa quasi disperata per dare un senso alla notte; telefonai ad Ezio.
- Parlo con Ezio? Mi passa Adele?
Attacco’ subito. Bene, intanto e’ ancora sveglio nel cuore della notte, quindi qualche cosa sta facendo, poi sicuramente Adele e’ con lui, altrimenti non avrebbe attaccato immediatamente. Ora si staranno chiedendo chi potevo essere, avevo telefonato presentandomi come “numero privato” , quindi non richiamabile. Adele e’ da Ezio e stanno facendo qualche cosa insieme, Giovanni e’ sparito, ma il suo cellulare, lasciato, dimenticato? indicava Ezio come ultimo contatto. Giovanni sarebbe stato fatto sparire questa notte, la moglie avrebbe fatto la denuncia domani mattina ed Ezio non sarebbe mai comparso nel drammna popolare. Ezio ha telefonato a Giovanni dicendo che passava per fargli vedere la nuova macchina, una scusa possibile, Ezio deve essersi molto avvicinato per convincere Giovanni a salire a bordo. Purtroppo non abbiamo telecamere in quella zona, Ezio doveva saperlo.
- Milena, ce la fa ancora? Puo’ controllare se a questo Ezio avevamo dato un badge di accesso tramite la macchina? Si?, lo ha riconsegnato? NO! Milena questo e’ uno dei suoi compiti, domani mi sentira’!
Quindi poteva avvicinarsi molto alla Guardiola, potreva entrare nel parcheggio; convince Giovanni a salire e poi una volta in macchina, forse la moglie, lo colpisce, lo adagiano sul divano e se ne vanno tranquilli. Ezio poteva sempre dire che era passato per salutare Giovanni e che lo aveva lasciato alla guardiola.
Conoscevo bene il Maresciallo G, persona intelligente, con cui avevo lavorato molto bene durante visite di personalita’ allo stabilimento; mi decisi a contattarlo. Anche se notte fonda mi rispose e quando senti’ che ero io mi ascolto’ con attenzione, non ho la nomea di uno che racconta favole.
Gli raccontai tutto e decise che la storia era meritevole di un sopralluogo che avrebbe fatto personalmente; io gli indicai in particolare di vedere nella macchina, avevo la sensazione che non si fosse spostato da li.
La notte non era ancora finita, ma non mancava molto; il grappino si. Mia moglie dava segni di stare per concludere il primo sonno e di risvegliarsi di qui a poco. Ora dovevo solo aspettare.
Penso che mi appisolai un po’, mi sveglio’ il suono del cellulare. Era il maresciallo G. che mi riportava che avevano trovato Giovanni narcotizzato, ma vivo nel portabagagli dell’ auto di Ezio ed entrambi Ezio ed Adele a casa di Ezio.
Attaccai salutandolo; il movente piu’ classico di sempre, pensai, eliminare la persona che ostacola una passione.
Mia moglie si era alzata a continuare il secondo sonno a letto, ignara del dramma popolare andato in onda ed io mi alzai per versarmi un altro grappino; sentivo di essermelo meritato.