Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2018 “Dimissioni” di Giuseppe Rasi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2018

 

La periferia di una città, un uomo sui quaranta di origini slave(JOSIP), alla fermata del bus in compagnia dei figli IVAN(7) e MILENA(13). Josip rassicura Ivan: la madre ci sarà la vigilia di Natale i medici la dimetteranno presto. Quando una RAGAZZA utilizza lo smartphone per sapere quando l’autobus arriverà per dirlo a Josip, Milena attacca Josip, vorrebbe che gli fosse regalato un cellulare. Josip, ribadisce che non glielo regalerebbe neanche se avesse i soldi.

Nella cucina di una baracca KAJA(38)cerca di accendere una sigaretta. L’accendino non funziona. Kaja è una bella donna fisicamente trascurata, sui polsi delle medicazioni. Ivan gioca con le figurine della Juve. Milena sta mettendo lo smalto sulle unghie ma lo smalto è quasi finito. La donna lancia l’accendino contro il muro, dà segni di squilibrio. I figli osservano disorientati. La porta di casa viene aperta. Entra Josip che paonazzo indossa un cappello da Babbo Natale e sorride.

Josip seduto fuori dal bar fissa un biglietto della lotteria. Arriva SERGIO(43) che dice a Josip di avergli offerto il caffè e si siede. Josip riluttante lascia fare. Sergio si atteggia, mostra il suo rolex d’oro. I due conversano sul fatto che non ci sia lavoro, Sergio dice di aver saputo del tentativo di suicidio di Kaja, offre sostegno ed un lavoro. Josip freddo rifiuta, è infastidito dal fatto che si sappia di Kaja. Sergio insiste, l’offerta è troppo allettante, punge nell’orgoglio Josip: chiede se è disposto a sacrificarsi per la famiglia. Josip scatta come una molla e ascolta l’offerta che potrebbe permettergli di passare un Natale tranquillo risolvendo in parte i problemi economici.

Mentre vediamo Josip dentro un ascensore, sentiamo Sergio dire che si tratta di una sola notte di lavoro, guadagnerà migliaia di euro: dovrà assecondare le fantasie di un facoltoso nobile decaduto. Josip esce dall’ascensore. Apre la porta un elegante uomo di mezz’ètà (CONTE CERRETINI) che fuma un sigaro.

Josip esce dal centro commerciale con diverse buste di plastica e gli occhi lucidi. Nel parcheggio l’uomo lascia cadere per terra le buste, ha dei conati di vomito.

Piatti scheggiati pieni di avanzi di cibo. Dopo la cena Josip osserva i suoi cari aprire i regali: per Ivan un completino della Juve ed un abbonamento per andare allo stadio e per Milena uno smartphone. I figli riempiono di baci Josip. Kaja legge il bigliettino posto sulla scatola del suo regalo ed inizia a piangere. Il regalo è un ukulele. Kaja suona e canta insieme ai figli. Josip osserva commosso.

Più tardi Josip beve fissando una candela. Entra nella stanza Kaja che lo ringrazia per la serata. Non vuole sapere da Josip come ha fatto ad avere i soldi ma solo se si trovano in pericolo. L’uomo la tranquillizza dicendo che si tratta di lavori arretrati.

Nella stanza da letto del Conte Josip si riveste davanti ad uno dei tanti specchi. Sul letto il Conte seminudo. Josip chiede i soldi. Il Conte si avvicina a Josip e spiega la trappola: tutto è stato ripreso da telecamere poste dietro gli specchi collegate ad un hard disk che si trova nella la vera casa del Conte. Il video verrà divulgato nei peggiori modi se Josip non accetterà di lavorare per lui. Josip non avrà più problemi di soldi, non lo rivedrà più, il suo unico referente sarà Sergio, il quale, lo aspetta sul pianerottolo per dargli l’anticipo. Il Conte torna verso il letto dando le spalle a Josip, ironizza sul fatto che Kaja potrebbe farla finita se scoprisse la verità e quando il viscido uomo mette in mezzo anche Ivan e Milena, Josip lo colpisce al capo con una statuetta e lo uccide.

Sergio sta per accendere una sigaretta. La porta dietro lui si apre. L’uomo non si volta e con un ghigno si accende la sigaretta. Josip accalappia con la cintura l’uomo, lo trascina dentro e chiude la porta. Per terra la sigaretta fumante. Josip simula una rapina, ruba l’orologio di Sergio, svuota i portafogli dei due e ruba ciò che ha valore consapevole che chi troverà i cadaveri, troverà anche i video.

In cucina Josip è solo, commosso ascolta musica con delle cuffie, fissa la candela ormai spenta, piange e sussurra le parole di “Hurt” dei NIN. L’uomo accende un sigaro guardando in camera.

Alla fermata del bus una RAGAZZINA usa un tablet. Sullo schermo la foto di Josip. La conduttrice del Tg annuncia: secondo gli inquirenti le fiamme sarebbero state appiccate da Josip che avrebbe bruciato sé e la sua famiglia in preda alla disperazione. Mentre ci avviciniamo alle ceneri della baracca, al Tg cambiano argomento: il vincitore anonimo della lotteria. La presentatrice scandisce i numeri vincenti. Tra i pochi oggetti non carbonizzati vi è il biglietto bruciacchiato. I numeri che sentiamo sono gli stessi di quelli presenti sul biglietto. Una folata di vento porta via il biglietto vincente.

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