Premio Racconti nella Rete 2018 “L’ombra” di Daniele Medici
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018ll campo era addormentato, qualche fuoco ancora scoppiettava nel silenzio, le sentinelle erano attente e vigili nella notte scura. La luna era un disco nero alto nel cielo e le alte fronde dei pini non permettevano alla poca luce di penetrare.
Un fruscio, un movimento e un’ombra alta si presentò davanti alla sentinella posta a guardia dell’angolo Nord. La lancia si mosse veloce ma, senza rumore, l’ombra fu più veloce della sentinella che cadde senza vita. Un’altra guardia si pose dinnanzi all’ombra, ma questa volta non una sentinella qualunque, ma un tenente: il giovane orso sfoderò le armi e si pose come baluardo a difesa del suo accampamento.
Prima che potesse dare l’allarme una mano si posò sula sua spalla sinistra “non ti preoccupare giovane guerriero, l’ho convocato io”
Lo sguardo rivolto verso il suo comandante fu interrogativo quanto furioso “ha appena ucciso uno dei miei uomini, non posso lasciarlo passare come se fosse il benvenuto!”
Il guerriero barbuto lanciò un’occhiata di fuoco verso il suo tenente “non ti ho dato un’opzione e non ti ho gentilmente invitato a lasciarlo passare, ti ho dato un ordine, ora scansati! Sei uno dei miei tenenti migliori e ammiro la tua lealtà e passione, ma ora voltati e torna al campo. Prima però fai sparire il corpo e non dire a nessuno cosa hai visto, nemmeno agli altri tenenti, vi dirò tutto io quando sarà il momento giusto”
il comandante delle Furie Rosse si voltò verso il suo ospite misterioso “Vieni con me, nella mia tenda”
“Ora puoi abbassare il cappuccio Pirata, qui con me sei al sicuro, nessuno entra o esce, senza il mio permesso ”
“Cosa mi dici del giovane tenente del popolo degli orsi che mi ha appena sfidato? parlerà?”
“No, lui è un uomo fidato oltre ad essere valoroso ed efficace in battaglia, non ti preoccupare il tuo segreto è al sicuro ed inoltre non sa chi sei e perché sei qui”
il Pirata si tolse il mantello mostrando un corpo slanciato e muscoloso coperto da una serie di armi incredibili: frecce probabilmente avvelenate, balestre portatili, fionde, e armi da taglio di ogni genere e colore, tutte saldamente ancorate al suo corpo.
“Bene, ora siediti e mentre sorseggi del buon vino speziato caldo ti spiegherò perché ti ho convocato”
Il Pirata grugnì, era uomo di poche parole e si rifiutò di bere, prese una sua fiaschetta e sorseggiò da questa “non accetto mai cibo e acqua dagli sconosciuti, ma grazie. Ora procedi con le spiegazioni, non credo tu abbia molto tempo, il sole sta per arrivare e se vuoi tenere segreta la mia presenza devo andarmene tra poche ore”
Il guerriero barbuto lo guardò con attenzione e rispetto -freddo, determinato e calcolatore, dovrebbe proprio fare al caso mio-
“Molto bene, come sai sto affrontando il Traditore Mercenario e devo essere certo di vincere, se non vinco ora rischio di perdere troppo terreno nei confronti dei miei avversari. Voglio sfruttare le tue doti di assassino al meglio” una pausa, un respiro profondo “ti sto chiedendo di infiltrarti tra le fila comandate dal giovane Giocoliere e far fuori i suoi tenenti migliori. voglio poter scendere in campo tra due giorni senza ostacoli. Voglio che le mie truppe possano avanzare senza paura delle frecce nemiche o di massi erratici. Nulla di difficile o complicato”
Il pirata rivolse uno sguardo freddo e minaccioso al guerriero barbuto “Io potrei essere stato ingaggiato da altri per fare lo stesso con te, cosa ti fa pensare che io sia al tuo servizio?”
“Il Guerriero del Sud ti ha cacciato, nessuno ti vuole e sei un mercenario, ma sei talentuoso ed efficacie nel tuo operato e voglio sfruttare le tue doti”
Il pirata si alzò, si rimise il mantello e il cappuccio sopra la testa “Domani stai buono e pensa solo a difenderti. Tra due giorni attacca, avrai vita facile”
L’ombra uscì dalla tenda del guerriero barbuto, il silenzio regnava ancora nel campo e la notte scura non segnalava nulla di anomalo.
Il giorno seguente il guerriero barbuto seguì le indicazioni del Pirata Tatuato, non si espose e rimase in attesa. Il giovane orso venne a trovarlo in serata “Mio signore, oggi ci hai tenuto a freno, non hai scatenato le tue furie, tutto ciò ha a che vedere con l’ombra apparsa ieri notte?”
“Siediti, prendi anche tu una porzione di carne e vino e consuma la tua cena con me” il tenente, lusingato da tale invito, fece come gli fu detto “non temere mio giovane ed impaziente guerriero, domani attaccheremo. L’ombra farà il suo dovere e domani faremo stragi. Il Folletto Verde è inarrestabile, il Lord del Tuono siede su Trono Tempesta battendo avversari senza nemmeno troppi sforzi e il Guerriero delle Isole del Sud ha costretto il Piccolo Demonio alla ritirata. Noi dobbiamo vincere questa battaglia o loro trionferanno e noi staremo a guardare da un angolo”
“Capisco signore, ma i mercenari non mi piacciono, non sono leali e non è detto che farà il suo dovere”
“Proprio per questo che lo sto usando ora, Mercenario contro Mercenario, quale miglior test in battaglia? Voglio provare oggi per poterlo usare efficacemente domani”
Il giovane Orso tacque e mangiò pensieroso, non era convinto ma la strategia del suo comandante era sensata e la loro situazione di urgenza ovvia.
L’indomani mattina, il Guerriero Barbuto trovò una bandana di cuoio coi colori del Traditore Mercenario appesa alla sua ascia bipenne. Sopra era riportato scritto a mano un nome <DWill> un ampio sorrise si dipinse sul suo volto, preparò con calma le sue armi e uscì in mezzo al suo esercito “Oggi è la giornata decisiva! Oggi vinceremo la battaglia e potremo avanzare trionfanti, oggi le Furie Rosse torneranno a far tremare di paura gli avversari, oggi tutto il mondo parlerà di noi!”
Come previsto, la vittoria fu ampia e la corsa delle Furie Rosse era come un fiume in piena, senza sosta e senza ostacoli.
“Mio signore, la sua ombra ha fatto il suo dovere”
“Si, per ora è stato efficace e lo sarà ancora di più in futuro ma non mi fido di un mercenario come quello. Armi incredibili e combattente ineccepibile, ma ama stare nell’ombra, adora il denaro e le donne. Il test è risultato positivo e lo utilizzerò ancora in futuro ma per il momento è meglio che resti un’ombra”
Le truppe delle Furie Rosse si muovevano pigre verso la nuova battaglia, il Lord del Tuono era il prossimo avversario e Trono Tempesta la prossima meta.
Un’ombra li seguiva in disparte, una borsa colma di monete d’oro agganciata alla cintura e un sorriso sornione ornava il volto nascosto nell’oscurità.
Ben scritto e coinvolgente. Ottimi i dialoghi e l’ambientazione. Meriterebbe di far parte di un romanzo, o forse lo è già. Bravo.