Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2018 “La Tigre di Vetro” di Marco Meucci

Categoria: Premio Racconti per Corti 2018

Nicole sapeva che la sua vita era agli sgoccioli, e così decise di andare a fare visita al suo dottore; il quale si era preso cura di lei, da quando si era ammalata. Andò nel suo ufficio e non appena lo vide, gli andò in contro e senza esitare gli chiese:
“Allora dottore, quanto mi resta?”
“Nicole! Non arriviamo adesso a conclusioni affrettate! Si è vero, la chemio non sta funzionando come speravamo, ma c’è ancora speranza!”, gli disse il dottore intimorito.
Nicole lo guardò negli occhi, e con un filo di voce gli disse:
“La speranza? Temo che ormai, abbia perso anche quella dottore!”
Il dottore prese le mani di Nicole, tenendole calorosamente, e con le lacrime agli occhi le disse:
“Nicole mi dispiace tanto, le chiedo perdono! Ho fatto di tutto per cercare di salvarla, ma il tumore si è espanso ovunque. Un’operazione ora, potrebbe esserle fatale! Le prescriverò degli antidolorifici, così potrà passare i suoi ultimi giorni, senza dover soffrire!”
“Così, mi restano solo pochi giorni?!”
“Si! Forse potrebbe arrivare a cinque o sei giorni al massimo!”

Nicole invece morì solo due giorni dopo. Il tumore le aveva fermato il cuore nel sonno; non se ne era neanche accorta. La morte più bella, che potesse avere.
Una settimana dopo, il dottore ricevette a casa sua una lettera. Nicole gliela aveva scritta poco prima di morire, come suo ultimo saluto. Il dottore si sedette sul divano, e dopo aver fatto un bel respiro, incominciò a leggerla:
“Caro dottore! Temo che per questa volta, le sue previsioni siano state inesatte!
Volevo ringraziarla, per tutto quello che ha fatto per me. Le sono molto grata!
Lei è stato per me, il padre che non ho mai avuto. Si è sempre preso cura di me, anche nei momenti più difficili!
Mi sono sempre sentita possente e al sicuro, ma allo stesso momento fragile: come una tigre di vetro! Un semplice tocco, e sarei finita in frantumi; e così è stato!
Lei non sarà riuscito a guarire il mio corpo, ma ha salvato il mio spirito!
Non la dimenticherò mai!
Un eterno abbraccio,
Nicole”

Il dottore si alzò in piedi, e andò alla finestra per osservare il cielo.
Sul suo volto, si poteva intravedere un tenero sorriso.

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5 commenti »

  1. Racconto triste per il contenuto, semplice nello stile ma delicato e scorrevole.

  2. breve ma intensa, prende il cuore. Ben scritta. Complimenti!

  3. Maddalena e Aldo vi ringrazio molto!

  4. Mi piace molto l’immagine della tigre di verto. Bravo!

  5. Grazie mille Laura, lo apprezzo molto!

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