Premio Racconti nella Rete 2018 “Peccati di gola” di Marco Caneva
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018-E poi, mi raccomando, dai da mangiare a Pippo. Alle sette in punto, non ti dimenticare, come tuo solito. Alle sette in punto, non un minuto di più, non uno di meno. Lo sai che lui ha il pancino tanto delicato, poverino, ci abbiamo messo un po’ a farlo abituare a mangiare sempre alla stessa ora, altrimenti poi fa la cacchina molle…-
-Sì, alle sette in punto, promesso, cara-
-Non devi prometterlo a me! Non serve a niente! Devi farlo per Pippo!-
-Promesso, Pippo-
-Non fare lo spiritoso. E poi, sai cosa devi dargli, non fare confusione. Mezza confezione di crocchette…-
-Mezza confezione di crocchette-
-Sì ma non prenderle a casaccio! Questo periodo gli sto dando quelle rinforzate al ferro, che lo vedo un po’ debole, il mio Pippo. Pazienza se costano di più, il suo benessere deve essere sempre al primo posto-
-Io così debole non lo vedo, cara-
-E ti credo, tu non vedi mai niente! Non ti accorgeresti manco di essere morto! Dicevo, le crocchette. Non quelle solite…-
-Quelle rinforzate al ferro-
-Non interrompermi. Le crocchette rinforzate per il mio patatone, e una confezione di cibo fresco, ma non quella con il salmone, che non lo digerisce, dagli quella con le carote e le patate, un po’ di verdura non può fargli che bene. Poi?-
-Ehm…poi cosa, cara?-
-Da bere no? Ecco, visto? Ti saresti dimenticato di dargli da bere! Io sarei rincasata a notte fonda e il mio povero Pippo mi sarebbe venuto incontro, tutto triste, perché tu ti sei dimenticato di farlo bere! Oppure peggio, sarebbe potuto stare male, senza una goccia di acqua nel suo corpicino, e io non avrei potuto che tornare per vederlo esalare l’ultimo respiro…-
-Esagerata. Mi sarei ricordato, se gli do da mangiare gli riempio pure la sua scodellina con un po’ di acqua bella fresca, no? E poi lo sai che se il cane…ehm Pippo quando ha sete se trova la sua ciotola asciutta si arrabbia e abbaia come un pazzo-
-Certo che lo so, succede tutte le volte che tu dimentichi di dargli da bere. Io di certo non mi scordo mai, figuriamoci. Povero Pippo, se avesse solo te come padrone sarebbe già morto stecchito, ne sono sicura-
-Eh, magari…-
-Come?-
-Niente, cara-
-Non fare il furbo con me sai? Io in questa casa vedo e sento tutto! Tutto! Anche quando non ci sono! Quindi…-
-Quindi lo so cara, stasera non devo mangiare cazzate, altrimenti la mia dieta va a puttane-
-Esattamente, e non dire tutte quelle parolacce. Ricorda: mezzo piatto di brodo, solo brodo senza ravioli o altre cavolate, senza formaggio che ha mille calorie, una carota, te l’ho già lessata è solo da scaldare, una confezione di formaggio Certosino, un cucchiaio al massimo di olio extravergine e la frutta. La frutta non tutta quella che vuoi, mica è…è la… la…la macedonia nuziale…-
-Marcia, nuziale-
-Come?-
-No niente-
-Comunque, solo un frutto. E mangia pianino pianino che non c’è nessuna fretta. E per terminare?-
-Un dolce? Posso? Dai non mangio niente di…-
-Io davvero non so se tu sia scemo o tu lo faccia apposta. Dolce…che pretesa. Senti allora accomodati, mangia quello che vuoi, strafogati, beviti pure anche la birra…poi questa estate non ti lamentare che sei ingrassato ancora!-
-Non mi lamento…-
-E ti conviene, o ti faccio andare in vacanza da solo!-
-Davvero?-
-Sì certo, ti pare che ti faccio andare in vacanza da solo? Credi che non ti conosca? Come dirti: ma certo caro, vai in vacanza, mangia tutto quello che vuoi, non farti problemi, tanto poi quando avrai il diabete a cinquecento e il colesterolo a duemila ci sarò io a curarti, come no. La dieta serve, ti farà dimagrire e stare meglio, che poi io questa estate non voglio mica ancora vedere quella panza che porti in giro-
-Beh dai, giusto un filo di pancetta, dopotutto non ho vent’anni…e poi a me la pancetta piace-
-Ma non a me! E poi, chiamarla pancetta…che coraggio. Che c’entra se non hai più vent’anni, un uomo deve essere sempre in forma, e avere un aspetto tonico-
-Beh anche tu non è che sei così in forma, diciamo. Venti anni fa pesavi venti chili meno! Eppure io non dico niente, cara-
-Non permetterti sai? Io sono una donna di mezza età, pure in menopausa, e ingrassare diventa una cosa fisica, no? Non servirebbe a niente fare una dieta! Ma cosa ne sai tu, delle donne, dei nostri problemi, dei cani, delle diete…per fortuna ci sono io, a darti delle regole! E a fartele rispettare!-
-A che ora arriva Claretta?-
-Tra cinque minuti, le ho chiesto gentilmente di essere puntuale perché fa già freddo e non vorrei congelare giù da basso, ma scendo lo stesso, se no quella suona il citofono e Pippo si spaventa…-
-Per fortuna che non è un cane da guardia-
-Lui la guardia la fa, mio caro, molto meglio di te, che ti addormenti sul divano dopo dieci minuti. Ci credo, con tutto quello che mangi…vado, ricordati la cena di Pippo, la sua acqua, la tua dieta, di non mangiare o bere cavolate, anche se non ce ne sono perché io sto molto attenta a cosa compri, di non guardare film dell’orrore in tivù che poi ti viene l’ansia…e…-
-E basta cara, mi hai già detto tutto, tranquilla. Vai pure e divertiti con Claretta e le altre. Non fate tardi!-
-Io non faccio mai tardi-
-Ah vero, scusa cara, tu non fai mai tardi-
-Vado in bagno, faccio la pipì che se no poi mi scappa in macchina, Claretta guida come una pazza. Arrivo-
Uff, finalmente questa sera se ne esce e io avrò la casa tutta per me! Che bella idea che hanno avuto le sue amiche. Claretta compie gli anni e vanno con le altre a mangiare la pizza. E’ un ristorante dall’altra parte della città, ora che vanno, mangiano, chiacchierano e tornano passeranno diverse ore.
E proprio questa sera…c’è la partita!
Quindi è giusto, anzi direi d’obbligo, la combinazione panino, birra, dolce e rutto libero!
Mi sono premunito, sono due giorni che pianifico questa serata.
Prima sono andato a fare la spesa. Di solito al martedì vado in palestra ma invece sono andato al super, così la moglie non si insospettisce. Certo, prima di tornare a casa mi sono fermato in palestra comunque. Ho solo un po’ bagnato la maglietta, così sembra sudata a puntino, altrimenti quella si accorge che è asciutta e comincia a fare troppe domande. Lasciamo perdere la faccia del tizio che ha visto cosa stavo combinando negli spogliatoi ma tanto lui che ne sa, io ero in missione segreta!
Ho preso un panino bello morbido, prosciutto crudo fantastico, mi sembra di sentire ancora il profumo! Poi un po’ di formaggio bello grasso, altrimenti non mi da soddisfazione, e la salsa, ovvio. Una buonissima salsa barbecue all’americana. Poi una birra, e per dessert una deliziosa coppetta di tiramisù formato famiglia! Certo, non roba dietetica, ma che mi frega, per una volta, cosa vuoi che sia? L’importante che non mi scopra quella là.
E tu Pippo, cane bastardo, cos’hai da guardare?
-…ricordato tutto?-
-Come, cara?-
-Sì buona notte. Chissà a cosa pensavi. Hai sempre in mente il calcio, le tue partite, e mai il nostro bravissimo Pippo. Va che lo so che stasera gioca la tua squadra, fai il bravo, mi raccomando!-
-Ma certo cara, bravissimo-
-Meglio per te. Bacino. Labbra strette eh? Mi fa schifo tutta quella saliva-
-Bacino labbra strette. Buona serata, cara.
-Pippoooo! Vieni a salutare la mamma! Oh eccolo qua , il mio ometto peloso! Fai il bravo ok? Lo so che con papà sarà dura, ma non ti preoccupare che la mamma torna presto prestino! Ok? Ciao, Pippo, ciao. Ehi tu, dopo ti chiamo, così se non hai fatto quello che ti ho detto ti do una bella svegliata-
-Ciaoooo. Buona serataaa-
-Mmmhh…mi sembri troppo gentile. Non mi starai nascondendo qualcosa vero? Va che me ne accorgo-
-No cara, non mi permetterei mai, davvero, tranquilla, divertiti-
Oh, finalmente E’ ANDATA!
Maestro, si dia il via alle danze.
Operazione numero uno: accendere la tele sul canale della partita.
Operazione numero due: scaldare il pane.
Operazione numero tre: aprire ed assaggiare la salsa. Metti che per qualche motivo è andata a male. Non vogliamo rischiare di rovinare questa prelibatezza vero?
Dove ho messo il sacco del super?
O Dio…
Ah già, dentro la borsa della palestra! L’ho svuotata con attenzione e l’ho messa via, così fino a quando i panni finto sporchi non saranno lavati lei non andrà a cercarla!
Di là, in ripostiglio, forza! Tra mezz’ora inizia la partita e voglio essere pronto.
Borsa borsinaaa…
Dove sei?
Eccoti!
Finalmente. Che bello che bello che bello!
Torniamo in cucina.
Coltello…
Questa salsa è buonissima!
Affettiamo il formaggio.
Ecco qua, quattro belle fette. Anzi no, facciamo cinque!
Cin-que cin-que cin-que! Come i gol che faremo stasera!
-Stai lontano, Pippo!-
-Non guardarmi così sai? Sloggia-
-Fermo! Non è per te! Ti piacerebbe vero? Accontentati delle tue crocchette al ferro-
Il pane è quasi pronto!
-Uff, si Pippo, adesso ti do la tua pappa. Aspetta che prima preparo la mia, poi ti do la tua ciotola, così mentre mangi non mi rompi le palle perché vuoi il mio panino-
Ok! Pane pronto!
Sforniamo…
Uh, come scotta.
Tante buone fette di prosciutto…
Ora il formaggio…
Che profumino!
Devo stare attentissimo a non sbriciolare o peggio, sporcare o la moglie mi scopre. Non le sfugge nulla. Probabilmente nella sua vita precedente lavorava alla Gestapo!
Ed ora, via alla spalmatura della salsa!
Altro che Master Chef…
Pronto! Fan tas ti co!
-Pippo non rompere! Adesso ti do la tua sbobba!
Birra! E’ giunto il tuo momento! Presto farai parte di me, consideralo un onore!
Bella fresca.
Un sorso…aaah!
Ricapitoliamo: panino pronto, birra stappata…il tiramisù! Meglio tirarlo fuori dal frigo o poi è troppo freddo e non me lo gusto come si deve.
Pronti…pancia mia fatti capanna! Anzi no, fatti…stadio!
Un momento! Che scemo che sono! Devo stare attento, attento!
Il brodo e la carota? Quella se torna e li vede ancora in giro mi scopre, ovvio.
Potrei dirgli che avevo mal di pancia e non ho mangiato.
No, no, dopo mi mette a letto per tre giorni a pane e acqua.
Trovato! Butto il brodo nel water, e la carota…beh me la mangio, cosa vuoi che sia una carota lessa.
Bene. Dieci minuti al fischio d’inizio! Appena finita la partita pulisco e metto via tutto. E la confezione del Certosino? Non posso buttare tutto nella spazzatura, se poi quella controlla? Mmmhhh…come faccio? Li porto giù e li butto nel cestino! Grande, forse lavoravo anche io per la Gestapo!
Dove eravamo rimasti?
Il mangiare di Pippo! Sono già le sette e un quarto quasi, se mi scoprisse la mamma si arrabbierebbe come mai, vero mio bel cagnolino? Ma noi siamo più furbi!
Eccoti le tue crocchette rinforzate.
Ah già, il cibo fresco.
Panino, è giunta la tua ora!
TRRRRRRRR
Il citofono!
Chi sarà lo scocciatore? Quasi quasi non rispondo.
TRRRRRRRRRRRRR
Ancora…uffaaaa…rispondiamo va, magari è la vicina che vuole dirci qualcosa. Poi se va a dire a mia moglie che ha suonato e non c’ero scoppia il finimondo.
-Chi è?-
-Allora! Quanto ci vuole ad aprire! Sono io, apri! Subito!-
La moglie! Cosa cazzo è tornata di già per fare? Disastro!
Cosa faccio cosa faccio? C’è in giro di tutto!
Il panino! La salsa! La birra! Il tiramisù!
Il brodo non l’ho buttato e si è raffreddato!
Pippo non ha ancora finito!
E’ la fine.
-Quanto ci vuole a rispondere al citofono? Mi hai fatto congelare!
-Ma dai cara, solo qualche secondo. Come…come mai sei tornata?-
-Qualche secondo un corno! Ho dimenticato il regalo per Claretta! Che figura! Tutta colpa tua, mi sono distratta per dirti tutti i tuoi compiti! Dove l’ho messo? Ehi ma perché non mi fai entrare in cucina?-
-Ehmm…uuhm…ho lavato per terra!-
-Ma chi ci crede dai, fai il bravo. Fammi entrare…-
-Pippo! Perché non hai ancora mangiato? Cosa sono queste cose in giro? Briciole? Il brodo ancora nella scodella? E questo coltello? Sporco di cosa? Sembra…sembra salsa barbecue! Che schifo!-
Oddio, ha scoperto tutto, sono…sono fritto. Uhm, magari, morirei bello croccante…
-Pippo! Cosa diavolo stai mangiando? Dai qua! E questo cos’è?-
Pippo si è mangiato il mio panino!
-Caro? Vieni qua! Subito!-
Finalmente un po’ di humour! Che a me piace tanto! Mi sono divertita e sei bravissimo nei dialoghi.Hai reso benissimo la comic- situation del protagonista che vorrebbe morire con la panza (piena) e bello croccante! Certo a Pippo un calcetto glielo avrei tirato moooolto volentieri.Bravissimo.
Un racconto divertente, leggero e… appetitoso! Belli i dialoghi, incalzante il ritmo della narrazione, ben delineati i personaggi. Complimenti e grazie per avermi fatto divertire!
Fantastico! Una rappresentazione terrificante di un regime totalitario che annienta le libertà basilari dell’uomo (il cane se la passa senz’altro meglio!). Dialoghi a orologeria per fare esplodere humour e divertimento. Complimentissimi!
Molto divertente! Bravo! Però il genere femminile non ne esce tanto bene…ma non ne esce bene neanche quello maschile, così siamo pari.
Divertente , ben scritto , va giù che è un piacere, il concetto di “finger food” applicato ad un racconto.
Non è facile far ridere/sorridere, Bravo!
Grazie a tutti per i vostri lusinghieri, interessanti e simpatici commenti! L’avervi divertito nel
prezioso tempo libero che avete dedicato al mio racconto è sempre la ricompensa più grande.
complimenti, bei dialoghi e schema famigliare dipinto alla perfezione
Mi hai davvero divertita.
Bravissimo nel costruire i dialoghi.
In bocca al lupo per il concorso!
Diomio che risate, Marco!
Davvero esilarante. Mi hai ricordato un libro di Recami che ho letto l’estate scorsa, “Commedia nera numero 1” (Sellerio).
Bellino da morire, bravo !
Bravo Marco! Mi sono davvero divertita. Praticamente ero lì. Quando è suonato il citofono… ho fatto un balzo anch’io! E, giustamente, tra i due litiganti il terzo gode!
Ottimo lavoro, la storia scorre e senza volverlo ci si ritrova a fare il tifo per l’uno o per l’altra con il bellissimo colpo di scena nel finale. scritto con ironia, uno spaccato della vita reale che tutti possiamo facilmente immaginare.
apparte il fatto che è spettacolare e che, secondo me, si presta tantissimo ad uno sketch comico, ma è esilarante come, sul finale, la moglie non sia tanto preoccupata per il panino che avrebbe mangiato il marito ma per il fatto che lo stava mangiando il cane!!! che ridere…