Premio Racconti per Corti 2018 “Il gioco dell’oca (per chi oca non è)” di Cristina Boracchi, Patrizia Finetti e Chiara Rossi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2018- Concept: le antiprincipesse non aspettano, ma inseguono le proprie aspirazioni, vincendo con coraggio contro ogni difficoltà.
- Lo script ha tratto ispirazione dal gioco da tavolo «Arranged!», creato dalla pakistana Nashra Balagamwala per irridere i matrimoni combinati. Stime ONU parlano di 720 milioni di spose bambine e 41mila matrimoni forzati al giorno, in media uno ogni tre minuti.
Estate 2018. Dall’inquadratura aerea della piazza Anfiteatro di Lucca, si scende fino alla chioma riccia albina di una giovane. Dissolvenza. Si materializza da un raggio abbagliante la RAGAZZA STRANA[1], 13enne cui appartengono i capelli dell’inquadratura precedente: porta uno scrigno, tempestato di pietre preziose, e una gabbietta aperta con uccellini, che le svolazzano attorno. Parla in rima e talvolta si rivolge direttamente allo spettatore; proviene da un Altrove magico per stimolare le bambine a riflettere sul loro futuro, giocando. R.S. estrae dallo scrigno delle tessere (ognuna rappresenta una scena tratta da una nota favola) che, quando appoggia a terra per comporre un 8 (che poi si rivelerà essere il segno dell’infinito), prodigiosamente (CGI) si ingrandiscono. Alla spicciolata, si avvicinano alcune bambine (9/10 anni), di diversa etnia, incuriosite: a ognuna viene dato un segnaposto. Dopo un iniziale misunderstanding ‘gioco dell’8’/’gioco del lotto’, R.S. confida agli spettatori che si tratta del ‘gioco dell’oca, per chi oca non è’.
R.S. estrae un dado dallo scrigno, che a contatto dell’aria per magia si ingrandisce, lo porge a JUDITH, che lo tira e salta sulla casella corrispondente, dove viene inquadrato il disegno di una torre; le bambine riconoscono la fiaba di Raperonzolo! CUT TO FANTASY SEQUENCE: Raperonzolo (interpretata da Judith) è inquadrata nel vano della finestra della torre, mentre, giocherella con le sue lunghe trecce bionde; vedendo arrivare da lontano il PRINCIPE su un CAVALLO bianco si illumina e srotola le trecce giù dalla finestra. Terminata la FANTASY SEQUENCE, una visione aerea mostra dall’alto Judith sulla casella: l’inquadratura si abbassa e inizia un breve dibattito tra le bimbe che si chiedono cosa farebbe Judith se davvero fosse Raperonzolo. La conclusione è che lei si taglierebbe le trecce e scenderebbe dalla torre (un FLASH FORWARD lo mostra), libera, senza bisogno di un Principe, che finirebbe con l’imporle il suo volere.
Altre bambine si uniscono al gruppetto delle coetanee. R.S. porge il dado a MELISSA, che lo tira e raggiunge la casella con il disegno della scarpetta di cristallo. Seguendo lo schema di effetti speciali precedenti, Melissa/Cenerentola perde la scarpetta sulla scalinata, mentre il PRINCIPE non riesce a raggiungerla al rintocco della mezzanotte. Tornate nella realtà, alcune bambine fantasticano sul fatto che se Melissa fosse davvero Cenerentola avrebbe vestiti, gioielli, feste da frequentare, mentre altre invece, sulla base dell’esperienza delle loro sorelle, la mettono di fronte alla realtà che una volta sposata se ne starebbe a casa con i figli e la mamma, mentre il Principe marito andrebbe da solo alle feste e alle partite di calcio. La FANTASY SEQUENCE mostra Melissa nelle vesti di una Cenerentola annoiata (dato che il Principe non la degna di uno sguardo e parla con i suoi dignitari), che frantuma la scarpetta e sceglie di non sposarsi, per diventare veterinario.
Il gioco continua in modo analogo con scene imperniate su Capuccetto Rosso (‘meglio proteggersi da sola che aspettare un aiuto dagli altri’), Alice (‘attenzione agli effetti negativi della realtà distorta’) e la Sirenetta (‘sei una donna anche se disabile’).
Scoppia un temporale, le bambine cercano ripararo, mentre R.S. raccoglie (indifferente alla pioggia) le tessere del gioco: resta sul selciato il simbolo dell’infinito, che si dissolve in piccoli rivoli, cancellandosi. Alla fine, R.S. con il suo scrigno, esce dalla piazza, avvolta in un raggio di luce come quando vi era entrata.
Mentre scorrono i TITOLI DI CODA (con relativa colonna sonora), in un riquadro: PANORAMICA AEREA della piazza illuminata da un sole splendente: non v’è alcuna traccia del gioco per terra. L’inquadratura si abbassa e si concentra su una bambina con un grande cappello in testa che si guarda attorno, e con un gesso colorato disegna sul selciato il nuovo percorso. Alcune coetanee la raggiungono e ricominciano a giocare. FADE TO BLACK – in sovraimpressione: La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri[2].
[1] Nota: la ’Ragazza strana’ (d’ora in poi indicata come R.S.) il suo scrigno e gli uccellini, oltre alle scene delle fiabe sono e saranno sempre a colori, mentre tutto il resto è e sarà girato in bianco e nero.
[2] Alice in Wonderland.
Sono d’accordo …basta con questo principe azzurro che non esiste!
Più cultura, viaggi e obiettivi personali,l’ amore è una conseguenza.E visse felice e contenta
Originale questo breve racconto che vuol sovvertire in modo simpatico attraverso il gioco dell’oca il percorso di vita delle ragazzine. La RAGAZZA STRANA la protagonista partecipa al gioco dall’esterno dando suggerimenti alle ragazze affinché non cadano nei tranelli tipici delle favole. Forse una maggiore leggerezza nello stile non guasterebbe. Piacevole.
Maddalena