Premio Racconti nella Rete 2018 “Giorni belli … Giorni brutti” di Anna Dalla Mariga (sezione racconti per bambini)
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018Ci sono giorni belli e giorni brutti. I giorni belli sono pieni di cose meravigliose che riempiono il cuore di gioia come le giostre, i baci della mamma, le vacanze, il vento che fa volare il mio aquilone, le coccole della nonna, l’arcobaleno, le aquile, i dinosauri, la musica che fa ballare e cantare,le bacchette magiche, la neve e il mondo visto dalle spalle dello zio.
I giorni brutti invece sono pieni di cose tristi come un amico che non vuole più essere tuo amico, il minestrone di verdura per cena, i grandi che litigano e urlano, la scarlattina, le punture o come quando fuori piove e non si può uscire a giocare.
Poi ci sono anche i giorni più brutti di tutti che sono i peggiori. Sono pochi per fortuna ma fanno molto male e non li scordi mai. C’è stato per esempio il giorno in cui è morto Giallino il mio pesce giallo ed io ho pianto tantissimo.
E quelli in cui sono stato all’ospedale perché mi hanno operato.
Gli altri giorni più brutti sono quelli in cui sento la mancanza del mio papà. Io non lo conosco, non so che voce ha e se un giorno lo incontrerò oppure no. La mamma mi ha fatto vedere la sua foto e mi ha detto che ora “lui abita in un’altra casa, in un altro posto”. Mi ha spiegato che a volte alcuni papà non sono capaci di fare i papà, forse non hanno abbastanza coraggio o hanno paura di sbagliare così non riescono a dare amore ai loro figli.
So che la mamma ed io siamo una famiglia, ma a me non piacciono tanto le famiglie “di due” io preferisco quelle “di tre”.
C’è una magia però in tutto questo. Ogni volta che sono felice e ogni volta che sono triste non sono mai solo. C’è sempre qualcuno che ride con me o mi consola, persone importanti che la sera mi leggono tre storie e mi danno il bacio della buona notte, che mi buttato per aria e poi mi stringono forte, mi prendono in braccio quando sono stanco e mi tengono la mano se di notte ho paura e il sellino della bicicletta per imparare ad andare senza rotelle. Persone che mi amano, mi stanno vicino e mi ricordano sempre che sono un bambino speciale e che merito il meglio.
Questo rende tutti i giorni giorni migliori!
Dolce questo tuo racconto, cara Anna.
Io sono un’insegnante di scuola primaria perciò mi trovo ogni giorno a diretto contatto con le esperienze dei bambini, belle e brutte.
Non lo ritengo, però, un racconto per bambini, secondo me è più adatto ad un lettore adulto, in grado di cogliere le sfumature malinconiche della mancanza. Nonostante ciò io lo leggerei ai miei alunni, per farli riflettere sulle tante piccole cose della vita che spesso si danno per scontate e invece non lo sono. Con stima, Anna.
Ciao Anna grazie mille per il tuo prezioso e sincero commento…il silenzio iniziava a preoccuparmi. Hai ragione le mie storie parlano di bambini ma sono rivolte agli adulti…a tutti quegli adulti che hanno bisogno di una storia per iniziare a parlare di qualcosa con un bambino. Esistono separazioni, lutti e abbandoni. A volte non è facile spiegare che mamma “andata in cielo” per esempio. I bambini si immedesimano nei personaggi di un racconto e questo può aiutarli a rielaborare il proprio vissuto. I miei racconti sono per quei bambini che non possono rivedersi nelle storie in cui ci sono mamma, papà fratello, sorellina in arrivo, cane, gatto ecc ecc … Sono abiti su misura per pochi se vogliamo fortunatamente,ma credo fortemente che ogni bambino abbia diritto ad una storia che sembra essere stata scritta apposta per lui. Ti ringrazio moltissimo soprattutto perché non avevo pensato che potessero essere utili anche agli altri per apprezzare maggiormente ciò che si ha. Grazie grazie grazie
Invece a me è sembrato di leggere un tema di un bambino, certo, l’ avrebbe scritto in modo diverso, ma il contenuto sarebbe stato lo stesso. Però ho amato di più l’ altro tuo racconto, troppo simile al mio modo di vedere la vita.
L’idea era proprio quella … Dar voce al mio bambino e farlo come l’avrebbe fatto lui! Grazie di cuore Aurora per aver letto i miei racconti e per i tuoi preziosi commenti!
Molto tenero il tuo racconto, Anna. Sono daccordo sul fatto che i tuoi racconti servono agli adulti per aiutarli a spiegare ai bambini tematiche difficili da comprendere. Ma servono anche ai bambini, che leggendoli sono sicuramente in grado di apprezzarli e comprenderli, perchè riportano esattamente i pensieri di un bambino in difficoltà.
Molto carino e dolce questo tuo racconto. Affronti un tema molto delicato per fare capire ai bambini come sarà in futuro la vita e come affrontarla.
Grazie Davide per il tuo commento. In realtà non mi ritrovo nelle tue parole e non era quello il senso e il fine del mio racconto che evidentemente è arrivato a te in maniera diversa. É anche questo il bello dei racconti. Ancora grazie.