Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2018 “Il bruco che non voleva diventare farfalla” di Chandra Vanni (sezione racconti per bambini)

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2018

C’era una volta un bruco che non voleva diventare farfalla.
Si sà,tutti i bruchi quando diventano grandi,si costruiscono una casina stretta stretta,chiamata bozzolo,dormono in quella casina per tanto tempo,poi un giorno escono e sono diventati farfalla.
Tante volte la mamma gli aveva raccontato quella storia ma il bruco ABC era convinto: lui non sarebbe mai diventato una farfalla.
Non amava parlare di questa cosa,ma gli amici a scuola erano curiosi e gli chiedevano il perchè di quella sua decisione.
L’ape Anna gli chiedeva sempre perchè volesse rinunciare alle ali che avrebbe avuto da farfalla. Lei le aveva e adorava svolazzare di quà e di là. ABC rispondeva sempre che volare proprio non gli interessava e poi se avesse sofferto di vertigini?! No,no,meglio rimanere con le zampine per terra.
La tartaruga Tara gli chiedeva sempre perchè volesse rinunciare a quella casina stretta che l’avrebbe ospitato per un pò. Anche lei aveva una casina stretta,il suo guscio,dove poteva nascondersi o riposare quando voleva. Ma ABC rispondeva sempre che dormire sulle foglie era molto più comodo e poi se avesse avuto paura degli spazi stretti? No,no,meglio rimanere sempre all’aria aperta.
L’oca Olga gli chiedeva sempre perchè volesse rinunciare ai bellissimi colori che avrebbe indossato da farfalla.
Lei non era colorata,era di un candido bianco,ma avrebbe tanto desiderato diventare dei colori dell’arcobaleno e una farfalla poteva farlo. Ma ABC rispondeva che il marrone gli donava molto e poi essere colorato avrebbe attirato gli animali feroci. No,no, meglio indossare sempre colori scuri.
La lumaca Lucia gli chiedeva sempre perchè non volesse visitare i posti lontani e vedere mondi nuovi. Lei avrebbe tanto voluto viaggiare,ma si sà le lumache vanno troppo piano,ci vorrebbero anni prima di raggiungere un luogo distante ,una farfalla invece poteva raggiungere qualsiasi posto in pochissimo tempo.
Ma ABC rispondeva che casa sua era bellissima e che non gliene importava proprio niente di vedere altri paesi e poi se si fosse sentito triste lontano dalla sua mamma? No,no,meglio rimanere al sicuro a casa sua.
Il pavone Pedro gli chiedeva sempre perchè non volesse diventare meraviglioso come tutte le farfalle. Lui era fantastico,con la sua coda colorata e era adorato da tutti. Ma ABC rispondeva sempre che non gli interessava di essere ammirato da tutti perchè si vergognava. No,no,meglio passare inosservato.
I giorni e i mesi però passavano e il momento di diventare farfalla si avvicinava sempre più. ABC era molto preoccupato,non aveva scelta.
La nonna,che era una farfallona gigante,lo vide tutto serio,sdraiato su una grossa foglia gialla. Gli chiese perchè fosse triste e lui scoppio in un grosso e lungo pianto.
Le raccontò di quanto fosse preoccupato,di quanto avesse paura di cambiare e di quanto quella nuova vita che lo aspettava gli facesse rizzare le antenne.
La nonna sorrise e lo abbracciò forte,fece un lungo respiro e lo guardò dritto negli occhietti.
“Cambiare fa paura,lo so. Le cose che non conosciamo ci fanno sempre preoccupare,ma restare fermi non servirà a niente.
Non posso dirti che diventando farfalla tutto sarà bello e perfetto,potrai trovare cose che non ti piacciono ma potrai anche trovare cose che invece adorerai. Incontrerai tanti amici nuovi e farai esperienze meravigliose. Anche chi è già farfalla ha paura di ciò che non conosce,ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada per trovare la felicità.”
ABC ascoltò attentamente le parole della nonna e tutto ad un tratto si sentiva pieno di coraggio. La paura era sempre lì con lui ma c’era anche tanta curiosità e voglia di scoprire come sarebbe stata la sua vita da farfalla.
Il giorno tanto temuto arrivò,ABC si costruì il bozzolo e dormì per molto tempo. Quando uscì era diventato una meravilgiosa farfalla e non vedeva l’ora di iniziare il suo nuovo percorso.

 

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9 commenti »

  1. Carinissima.
    Bellissima la prima parte in cui ABC trova tutte le scuse per resistere al cambiamento.
    Mi è piaciuta tantissimo l’idea della figura della nonna, che scioglie con il suo affetto le paure del piccolo, senza cercare di convincerlo e soprattutto senza nascondergli la verità.
    Secondo me è una favola che farebbero bene a leggere anche molti cosiddetti adulti. O no?
    Mi è piaciuta tantissimo e Ti faccio i miei complimenti più sinceri.

  2. Grazie mille per le tue parole! Mi fa tanto piacere! è vero…anche agli adulti farebbe bene capire che il cambiamento fa parte della vita e che serve per non restare fermi,anche se fa paura perchè non si sa cosa si va incontro. Come dico sempre…RIMESCOLIAMO LE NOSTRE VITE! Grazie ancora per aver letto il mio racconto!

  3. Una scorciatoia intelligente e delicata per arrivare al cuore della paura del cambiamento di piccini… e grandi.
    Anche un bel modo elegante per sorridere della capacità di crearsi alibi di ferro che siamo in tanti ad avere.
    Mi è piaciuto il trattamento dei nomi che iniziano tutti con la stessa lettera o sillaba dell’animale cui appartengono, una piccola furbizia – nel senso buono – che aiuta a leggere e a ricordare. Complimenti 🙂

  4. Mi è piaciuta molto Chandra la tua storia. Adoro le storie per bambini soprattutto quelle che trattano argomenti che, come in questo caso, non hanno età e sono utili a tutti in ogni momento della vita. Brava davvero!

  5. Grazie mille Anna,sia di aver letto il mio racconto,sia del tuo commento.
    Sono un’educatrice e ho notato che in quasi ogni librino per bambini,anche quelli per i più piccolini,c’è sempre un insegnamento nascosto,utile anche per i “GRANDI”.
    Grazie ancora.

  6. Grazie anche a Ugo!!

  7. Scrivere per bambini è molto più difficile quando vuoi far passare messaggi importanti. Ti devi fare piccolo, scavare nella fantasia per trovare le parole giuste, i luoghi giusti.
    E’ quello che piace fare a me ed è quello che ho sentito leggendo il tuo racconto. “Potere alla immaginazione!”
    Brava!

  8. Molto bello, racconta come il cambiamento sia inevitabile. Parlando di bambini, mi ha ricordato molto il timore di mia figlia dalle elementari alle medie. Da fare leggere ai ragazzini di quinta elementare.

  9. Mi è molto piaciuto il tuo racconto, lo gradiranno sicuramente anche i bambini. L’argomento che hai trattato è molto importante nella vita dei piccoli e non solo. La paura del cambiamento, del domani e dell’ignoto è un ostacolo che si supera con difficoltà. Il tuo racconto da una mano in tal senso. Chandra ti faccio i miei complimenti.

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