Premio Racconti nella Rete 2010 “La speranza negli occhi” di Maria Cristina Salvaggio
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2010E va bene, le succedeva di nuovo! Un altro fallimento amoroso, e questa volta un matrimonio… il suo matrimonio. Ma dove sono gli uomini di una volta? Quelli come suo padre, nei secoli fedeli come i carabinieri e innamorati per tutta la vita, ben consci delle responsabilità assuntesi con il matrimonio. Inesistenti, peggio dei panda, estinti!
Dicono sia modernità… Non le sembra certo una cosa moderna essere lasciata dopo tutto quel tempo, dopo il matrimonio, mentre cercavano di avere un figlio … Non si sente à la page: è solo dolore quello che prova, e la paura le attanaglia lo stomaco.
E adesso cosa ci deve fare con tutto il suo amore? Le trabocca dal cuore fino a soffocarla, quindi deve farlo uscire da sé e riversarlo su qualcuno, già ma su chi?
I suoi amici sono tutti sposati e lei non è certo una rovina-famiglie, di sicuro non vuole essere la causa per qualcun’altra di un dolore così forte come quello che sta sentendo ora lei.
Farsi amici nuovi? Dove? Lei voleva gente di un certo livello… un bell’uomo, colto, possibilmente laureato, con buon gusto per il cibo, la casa, il vestiario, i viaggi. Dove trovarlo in una piccola cittadina di provincia dove ancora la gente si stupisce della sua laurea? Dove la maggior parte degli uomini fa fatica a scrivere in italiano e passa il tempo libero a fare un secondo lavoro perché bisogna avere tanti soldi? … Per farci cosa, si chiede lei, se poi non hanno un attimo libero per poterli spendere e godersi la vita?
Deve combattere questo senso di smarrimento, deve organizzarsi! Per trovare un “uomo come si deve” bisogna frequentare posti dove cultura, gusto e soldo incrociano le loro strade! E allora via, su internet a vedere quali sono gli hobby più costosi e interessanti da coltivare. Librerie che fanno readings, scuole di vela, corsi per gourmet e sommelier, corsi di degustazione di sigari cubani… no, questo no e poi no: chissà che alito terribile avrebbe un degustatore di sigari!
E poi i viaggi? Oddio, al momento si trova un po’ giù con le finanze: paga tutte le spese della sua casa, il mutuo, il riscaldamento, l’elettricità, il gas, le spese condominiali, e chi ne ha più ne metta… In più deve investire nella sua remise en forme. Deve apparire al meglio per rimettersi sul mercato a 40 anni passati da 2, non 42 come avrebbero detto tutti: lei è frivola al punto giusto, elitaria ma simpatica, con un buon carattere in superficie, ma visto in sezione in tutti i suoi strati si rivela fermo, duro e intransigente nelle sue convinzioni.
Ed è proprio per quest’aspetto del suo carattere che cominciando a frequentare vari uomini, cercati appositamente per sostituire la figura di LUI nella sua mente, li trova tutti mancanti. LUI è meravigliosamente bello, è dolce, è protettivo, è incredibilmente creativo e fantasioso, è eclettico, è sportivo, è forte e quando la prende in braccio la fa sentire un fuscello (lei che è a dieta perenne!). Nessuno è come LUI: uno è creativo, ma non bello e muscoloso; uno è simpatico e, pare, bravissimo a fare sesso, ma vuole solo quello; un altro è posato, affettuoso, bel fisico, solido ma non fantasioso e troppo tranquillo, non ha voglia di viaggiare. Ma non prendiamoci in giro! Lei rivuole LUI con sé, vuole lottare per salvare quel rapporto nel quale crede ancora… Già, ma LUI l’ha rifiutata e non la ama più … “non mi cercherà più” si dice lei.
Questo sta pensando e poi LUI la chiama. Suo marito, il suo amore, la luce dei suoi occhi, la invita a cena fuori e lei dice si. Come potrebbe dire no?
Arriva LUI, così bello anche se sciupato, così dolce anche se crudele, così sexy anche se intoccabile. Lo ascolta parlare, gli parla entusiasta dei suoi sviluppi per combattere la quotidianità di prima del terremoto sentimentale che LUI le ha procurato, si astiene dal chiedergli se sta pensando a loro due ed al loro rapporto. E poi tocca di nuovo a lui parlare e a quel punto succede qualcosa di improvviso, come un fulmine che illumina la notte romantica di una luce fredda e vivida: “Cosa ci sto a fare qui? Chi è quest’uomo? Di cosa mi sta parlando?” si chiede fra sé e sé.
In un secondo, come nell’attimo in cui si sta per morire e si rivede tutta la propria vita, così lei vede il nuovo LUI.
“Ma io questo qui non lo conosco! Non lo rivoglio con me se è così! Dov’è il mio LUI?”. Questo si dice mentre LUI parla del suo lavoro e delle sue piccole vittorie quotidiane sul cliente “bue” con cui deve trattare, solo per non toccare argomenti più profondi che probabilmente non vuole più condividere con lei.
Ed è uno shock improvviso: il rendersi conto che sta lottando per salvare il suo rapporto con un uomo che probabilmente non esiste più, l’uomo che la faceva palpitare, così sicuro di sé e della sua conoscenza. Lo guarda ora e lo vede curvo, con i capelli più grigi, gli occhi schivi e non più diretti e la voce nervosa, tirata, non sua.
Rivoglio il mio LUI, le verrebbe da gridare, ma si trattiene. Abbassa gli occhi e vede le sue mani sul tavolo, chiuse a pugno, gliele prende e le apre e rivede le sue dita, certo più sottili di prima, ma ancora quelle che l’hanno fatta arrivare in paradiso. E improvvisamente torna l’amore, come una sorgente sgorga spontaneo e tinge di nuovo tutto di rosa per mostrarle quel bel viso com’era una volta, quei capelli così come se li ricorda, quel maglione che ora sta così vuoto, improvvisamente si gonfia sui suoi pettorali e le fa provare ancora il sentimento di prima: Amore!
Ma adesso ha paura a guardarlo in quegli occhi così vuoti: per un attimo ha visto il suo inferno alla ricerca di un uomo che non esiste più e l’inferno di LUI alla ricerca di una vita maledetta, solitaria, peggiore rispetto a quella di prima. Vorrebbe correre via per non vederlo e, allo stesso tempo, vorrebbe avere il coraggio di guardarlo per vedere la verità: qual è la verità?
Qualche giorno dopo lo cerca ancora. Ha una voglia dolorosa di fare l’amore, vuole vedere di nuovo quegli occhi che ha solo intravisto o forse si è immaginata il sabato prima ma che erano i suoi, quelli del LUI che lei conosce bene, ama, ha sposato.
“Dove sei? Vieni da me? Sei occupato? Non ti devo cercare? Mi devi cercare solo tu? Devo aspettarti?”
E mentre aspetta che lui abbia di nuovo voglia di vederla, forse mai più, guarda le sue foto e lo pensa fra le braccia di un’altra o a cena con amici nuovi che ridono di lei e del suo dolore.
“E’ sempre LUI, non mi farebbe mai una cosa del genere! Però mi ha lasciata così senza darmi il modo di fare qualcosa… allora forse non è più LUI, l’hanno rapito gli alieni, l’hanno scambiato con un uomo a metà che non è più quello che amavo e stimavo.” Cosa pensare?
E infine arriva il giorno in cui LUI ha voglia di lei: la passa a trovare con la scusa di un documento che deve cercare in casa e la bacia e lei cerca di resistere; ma poi si lascia andare e le sfugge un gemito di piacere e così LUI capisce che lei è ancora sua. Non è cambiato nulla, lei si lascia andare, fa l’amore con LUI come ha sempre fatto, con tutta la voglia che si porta dentro da giorni e giorni.
Ad un tratto rivede i suoi occhi nuovamente tranquilli, limpidi, non più confusi, e lei pensa che forse tutto potrebbe tornare come prima, LUI potrebbe essere di nuovo il suo amore infinito, l’uomo che vuole al suo fianco per sempre.
Ma poi tutto finisce, LUI si riveste, non si lava nemmeno, prende una fetta di torta e se la porta via da mangiare a casa propria. Lei si sente felice e triste al tempo stesso. Tutto il suo cercare un altro uomo le sembra un inganno a se stessa: lei vuole solo LUI. E poi LUI la cerca ancora… la desidera… forse non pensa più che lei sia da buttar via… chissà, forse c’è una SPERANZA!
Gli amici le dicono che LUI è uno stronzo egoista, che la sta tenendo buona solo per farsi un giro ogni tanto, che LUI la usa come tappabuchi fra un’avventura e un’altra con altre donne… Forse si, ma lei ora ha una SPERANZA, quello che prima non aveva: non credeva che lui potesse essere quello di prima perché i suoi occhi non erano più quelli che amava, ma ora si, li aveva visti mentre facevano l’amore e non si era ingannata. Doveva solo farglieli restare così per sempre, ci voleva tempo, ma poteva farcela.
Gli amici la consigliano su come staccarsi da LUI, come dimenticarsi di LUI: assumere un investigatore privato per farsi dire che ha un’altra donna, portare via tutti i sui vestiti e le sue foto, togliergli le chiavi di casa, cambiare anche la serratura, non rispondergli più, non cercarlo, trovare un altro uomo che le faccia l’amore subito anche se non le piace, azzerare la SPERANZA!
Ma ora lei sa cosa vuole: fa la sua vita, esce, conosce gente, esplora ogni possibilità, non chiude nessuna porta; ma ogni tanto, quando è da sola, tira fuori la SPERANZA, se la lucida come si fa con l’argenteria e poi se la guarda lì, tutta splendente, quasi viva per tutti i riflessi che le rimanda e si gode qualche momento per sé soltanto e per pensare agli occhi di LUI, così come se li ricorda, fino alla prossima volta che LUI vorrà fare l’amore con lei.