Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2010 “Come una gazza” di Francesca Giulia Marone

Categoria: Premio Racconti per Corti 2010

Interno appartamento, Napoli, Via Santa Lucia,piano alto. Il sole tenta d’insinuarsi in ogni spazio della casa. La signora anziana cammina appoggiata ad un bastone e di spalle tenta di chiudere le tende per schermare la luce.

Entrano una donna giovane e una ragazza ucraina.

“Mamma, questa è Oxana, l’ho presa all’agenzia del dott.Lecito,è referenziata…”.

Poi sfiorando le guance della mamma, le dice sottovoce “per quello che valgono queste referenze,io, lo sai,  di queste non mi fido, a parte che non capisce un’acca di italiano,ma tu sei fissata che non vuoi le italiane!!Vi lascio  fare due chiacchiere,non ho idea della lingua in cui comunicherete, ma… va bene , scendo al bar poi risalgo a prenderla,và riconsegnata lì in agenzia “.

“Riconsegnata”, dice la signora con la voce roca,” non sarà mica un pacco,eh?”

 Ma la figlia non ascolta, con l’impermeabile beige ben strizzato in vita è già sulla porta d’ingresso.

Sbatte fragorosamente la porta. L’anziana barcolla un po’ mentre tende una mano verso la ragazza. Oxana la sostiene per un braccio e la accompagna al divano mormorando qualcosa nella sua lingua. La sua voce è calda e assomiglia ad una ninna nanna.

 Le due donne siedono una accanto all’altra sul divano, la stanza è semibuia. La signora anziana ha preparato  due tazze di tè su un vassoietto d’argento, una la offre alla ragazza ucraina che gentilmente rifuta. E’visibilmente  imbarazzata, non ha mai bevuto il tè in compagnia di una signora dove dovrebbe prestare servizio, ma la donna è talmente dolce nei modi che Oxana finisce per prendere la tazza fra le mani. Ha sete,ha anche fame,perciò piano prende un biscotto dal vassoio. La signora fa un cenno con il capo bianco e le porge tutto il piattino di biscotti. Non deve fare movimenti bruschi con le braccia, subito le fa male la schiena, il dottore glielo ha detto “Si muova quanto meno possibile, altrimenti non guarirà”.

Ha sul volto una smorfia di dolore. Oxana ha esperienza, è stata tanti anni accanto ad una malata di artrite,  sussurra qualcosa nella sua lingua, poi piano si avvicina alla donna, le sistema i cuscini dietro la schiena. Le mostra le mani,vuole farle un massaggio. Ha belle mani,bianche e morbide. La signora prova a girarsi un pochino,lentamente. Sente scorrere le mani di Oxana su di lei come un’onda di mare fresca in una giornata calda,come un velluto sulla sua pelle da anziana sepolta sotto anni di assenza di carezze.

 “Grazie cara,sei proprio brava,grazie”.

 Oxana continua a parlare nella sua lingua come una cantilena, andando con le mani su e giù sulla schiena della signora. Sorride, sente anche il suo stomaco meno vuoto, lo ha messo a tacere per un po’ con i biscotti.

Il rumore di chiavi nella toppa fa sobbalzare entrambe. Oxana come una gazza che ha appena rubato qualcosa alza le mani a mezz’aria, la signora si getta sui cuscini senza abbassare la maglia.

“Allora, mamma,avete parlato? Sì parlato poi,come me lo dovrai spiegare,ma ora non ho tempo, cosa hai deciso?”.

Si volta verso le finestre, guarda le tende socchiuse e come una furia strappa i cordoni per aprirle.

“Ma sei sempre al buio,qui,mamma,santo cielo lascia entrare un po’ di luce,guarda che polvere! Certo che ci sarà tanto da lavorare in questa casa,eh?”.

Si volta guardando Oxana che è immobile sul divano.

“Chissà queste straniere cosa capiscono delle nostre necessità!”.

“Vorrei lei, mi pare una brava ragazza, glielo dici tu?”.

La signora ha deciso,è sicura che Oxana saprà capire le sue necessità.

“Mà, fai un po’ come credi, la casa è  tua e pure i soldi, da quando hai venduto le proprietà a Capo Verde,ereditate da tuo zio,sei indipendente!”.

La figlia esce sbattendo la porta. Oxana sorride mentre la signora le offre altri biscotti. La luce le inonda tutte. Le mani scure della signora fanno una piccola carezza sul volto magro e lunare di Oxana.

 “Adesso cara ti faccio vedere le fotografie di quando arrivai in Italia.Ero una ragazza spaventata e magra. Mi sentivo come una gazza che stava sempre sul punto di rubare, poi col tempo….”. Oxana sorride.

 

 

 

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10 commenti »

  1. Bello,sì mi piace. Molto adatto per un corto, giocato sulle luci e sulle ombre, dentro e fuori i personaggi.
    Grazie.

  2. Grazie mille a te!Seppure semplice e breve mi è piaciuto scrivere questa storia.Ti ringrazio di averla apprrezzata.

  3. Mi sembra molto adatto per una trasposizione in corto. Sono riuscita ad entrare nella psicologia dei personaggi attraverso le immagini accompagnate efficacemente dai suoni. Davvero Brava!
    Paola Cavallari: “La tigre”

  4. Ti ringrazio di cuore per aver apprezzato la mia storia per un corto,ho tentato di semplificare quanto più possibile ma di non tralasciare il nucleo dell’idea.Se ti va,leggi anche il mio racconto “Le nozze in volo”.
    Grazie!

  5. L’atmosfera è davvero molto “cinematografica”, in quella stanza con le sue luci e le sue ombre. Bello.

  6. Mi piace come racconto breve e penso possa funzionare bene anche per un cortometraggio. Complimenti!

  7. Cara Francesca mi sono sempre piaciuti i tuoi racconti. Credo che col tempo tu sia riuscita a trovare una voce più convincente e che la tua scrittura sia più “sicura di sè, merito sicuram. oltre ce delle tue letture, della tua dedizione. Questo lavoro è proprio bello. Vsivo, delicato e poetico. Complimenti mi è piaciuto molto.
    Un abbraccio
    antonellaS.

  8. Ringrazio di cuore Annamaria e Silvia per i gentilissimi commenti e faccio un grande in bocca al lupo anche a loro!

  9. Un ringraziamneto speciale ad Antonella per le cose belle che dice della mia storia e l’incoraggiamento per la mia scrittura.
    un abbraccio forte!

  10. Una storia semplice ed attualissima … I personaggi sono rappresentati molto bene, l’atmosfera ovattata rende assolutamente la mestizia d’una donna anziana, che comprende ed intuisce più dei giovani costretti … a correre!
    Andrebbe bene per una breve rappresentazione, la giuria avrà comunque un bel da fare. Sono parecchi i soggetti piacevoli e realizzabili.
    Se ti va puoi leggere il mio … Io partecipo per la gioia di comunicare ….
    Un saluo

    C. T.

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