Premio Racconti per Corti 2017 “Lorenzo” di Fabiola Sciarratta
Categoria: Premio Racconti per Corti 2017E’ l’alba. Un uomo dai capelli brizzolati e la barba di qualche giorno è appoggiato al parapetto di una villetta a due piani prospiciente il mare e fissa l’orizzonte. Dopo qualche minuto, rientra in casa, si dirige in cucina, una stanza ampia, bianca con le rifiniture in legno, e si prepara la colazione. Mette la caffettiera sul fuoco, rovista nella dispensa tra molte confezioni di marmellata, ne sceglie una e la poggia sul tavolo; prende il pacco di fette biscottate, ne conta 3 e le dispone su un piattino accanto alla marmellata e alla tazzina di caffè. Mentre aspetta prende una sigaretta, la accende e getta il pacchetto vuoto nel bidone sotto il lavello con la scritta “carta” . Ne apre subito un altro.
Si versa il caffè, ne odora l’aroma, poi fa colazione. Quando ha finito, lava con cura tazzina e piattini e li ripone nella credenza. Sta per uscire dalla cucina, quando si volta e guarda due foto in bianco e nero, con i bordi spiegazzati, in un angolo del tavolo. Le foto ritraggono una giovane donna, dalla pelle olivastra e gli occhi scuri con in braccio un bambino di circa due anni e un giovane dal fisico atletico con un ciuffo di capelli neri sul viso e gli occhi sorridenti.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 8.
L’uomo va in camera da letto, un’ampia stanza con mobili bianchi e raffinate boiseries alle pareti. Posa le foto sul cuscino accanto e prende un foglio di carta sul comodino,si siede sul bordo del letto e legge il contenuto ad alta voce, scandendo ogni parola:
Lorenzo, ti ricordo quello che devi fare mentre sono via:
1) avvertire la colf di ritirare gli abiti in lavanderia, 2) parlare col giardiniere della siepe vicino l’entrata, 3) ritirare i quadri per la sala alla Galleria del Corso, 4) telefonare al dottore per la prescrizione di ansiolitici, 5) seguire la dieta consigliata da Mario per il colesterolo, 6) non fumare, 7) non mettere in disordine la casa, 8) non esagerare con il tennis perché devi consegnare il lavoro a fine mese, 9) scrivi un biglietto di ringraziamento a mio padre per l’incarico, 10) manda del vino all’Ingegnere Tomassoni, 11) telefona all’assessore Zambelli per il Progetto Area Verde. Anna.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 8 e 30.
Lorenzo guarda il Rolex d’oro al polso e sospira. Si alza e va in salotto, guarda la sua collezione di CD e vecchi LP riposti in ordine meticoloso in una enorme libreria. Sono tutti dischi di Jazz. Nella stanza accanto c’è una pila di rotoli di carta accatastati alla rinfusa. In un angolo una enorme scrivania da ingegnere con molte carte e su un altro tavolo un plastico di una villetta a due piani. Non ci sono fotografie alle pareti, solo quadri e riconoscimenti. Lorenzo si sofferma davanti al plastico e passa le dita sulla riproduzione di una stanza vuota della casa.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 9 e 30.
L’uomo si stende sul letto, si accende una sigaretta e guarda le 2 foto in bianco e nero.
Ricorda quando a diciotto anni era scappato di casa lasciando un biglietto di scuse per i suoi genitori. Nella sua mente scorrono le immagini della sua giovinezza, quando si era imbarcato su di un mercantile diretto in Venezuela e rivede il volto di Maria Cruz, la donna della foto.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 10.
Il telefono squilla. L’uomo non risponde e la segreteria telefonica registra il messaggio della sua assistente che lo cerca per un problema di lavoro urgente. Lorenzo mette la mano sul telefono, ma non alza il ricevitore.
Il sole inizia a penetrare dalla porta-finestra aperta. Il condizionatore è spento. Un rivolo di sudore imperla la fronte dell’uomo, ma non si muove. Continua a fumare con il portacenere sulla trapunta di raso bianco-perla del letto, che si sporca di cenere.
Il telefono squilla di nuovo. La segreteria registra il messaggio della moglie che lo avverte che prenderà il treno delle 10 e 30 e sarà a casa per mezzogiorno.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 10 e 30.
L’uomo stende la mano e prende un revolver dal cassetto.
Disteso sul letto, fa finta di sparare ad un quadro sul muro di fronte che raffigura un volto di donna. Poi, a turno, rivolge la canna verso l’armadio guardaroba, la porta della camera, la finestra e verso la sua immagine riflessa nello specchio della toletta e alza il cane.
La radiosveglia annuncia il notiziario delle 13:
“Notiziario delle tredici: Il corpo esanime di un uomo di 41 anni è stato ritrovato questa mattina dalla moglie in una villetta alla periferia di Viareggio. La Polizia pensa che si tratti di un suicidio. Accanto al cadavere sono state rinvenute due vecchie fotografie. Gli inquirenti, comunque, non escludono di seguire altre piste”.