Premio Racconti nella Rete 2017 “Il profumo dell’amore” di Dominique Henriet
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017La signora anziana dorme. I capelli candidi incorniciano un viso sfilato dai lineamenti dolci. Dorme con le persiane aperte e la finestra socchiusa. Nel giardino, un merlo nero, nascosto tra i rami dell’imponente pino silvestre, fa sentire la prima voce dell’alba, pura e flautata. La signora anziana sorride nel sonno. A poco a poco si uniscono al merlo i pettirossi, i fringuelli, le capinere e i tordi. La signora anziana apre gli occhi. Sono azzurri come il mare che palpita poco lontano. Lo sciabordio rilassante delle onde le giunge attutito. Ascolta meravigliata il concerto del giorno nascente. L’ultimo raggio della luna piena, che fa capolino fra gli alberi, rischiara la camera. La signora anziana sorride ancora una volta.
È tardi. Una giovane donna ride a crepapelle davanti alla televisione. Le piace tanto guardare i combattimenti di wrestling con il suocero. Si divertono da matti. Una bambina piccola canticchia nel lettino della cameretta. Le risate della mamma e del nonno la fanno sentire al sicuro.
Una ragazza pedala con energia sulla bici. Sta andando a mare con gli amici. Ridono e scherzano. La scuola è finita. La guerra è finita. Non temono le salite ripide lungo la costa frastagliata. Cercano la spiaggia più bella dove sfogare la loro spensieratezza gioiosa.
Una signora anziana dall’aria smarrita rimane immobile sul marciapiede. Si ferma un passante. Le chiede se può essere d’aiuto. La signora gli rivolge uno sguardo ansioso. Non ricorda come si chiama. Non ricorda dove abita.
I Platters cantano Only you e una giovane coppia balla. Un lento romantico con le luci soffuse. Teneramente abbracciati. Nient’altro che loro due. Inizia una storia d’amore.
Bambini cantano a squarciagola in una Fiat 500 dal tetto aperto. Groviglio di testoline rosse e bionde, lentiggini, piedi, secchielli, salvagente, palloni, palette. La giovane mamma che guida canta insieme a loro. Porta a mare i tre figli con i loro amichetti.
Una signora elegante si china sul letto della figlia e le dà il bacio della buona notte. Il profumo della mamma inebria la bambina. Si impregna di questa fragranza. Vuole usare lo stesso profumo quando sarà grande.
Una signora anziana dai capelli bianchi è seduta su una panchina di fronte al mare. Qualcuno le accarezza la mano. Qualcuno le parla con dolcezza e le sposta dagli occhi i capelli spettinati dal vento. Questa presenza le procura serenità. Ma non sa chi sia. Non ricorda il nome della figlia. Non ricorda la parola figlia.
Una giovane ostetrica ha quasi finito il turno di notte. Quando la luna è piena, arrivano piu partorienti al reparto maternità dell’ospedale. Nonostante la stanchezza, ha il cuore colmo di gioia. Fa nascere i bambini con passione e entusiasmo. La sua è vera vocazione. Esce nell’aria fresca dell’alba. Si siede sulla panchina accanto all’ arbusto di lilla’ e respira profondamente il profumo intenso e delicato dei suoi fiori bianchi. Un merlo nero comincia a cantare.
La signora anziana sorride al raggio di luna. Sorride al concerto melodioso degli uccelli. Il liquido nella flebo scende goccia a goccia lentamente. Qualcuno le tiene la mano e la bacia sulla fronte. Una fragranza avvolgente le accarezza le narici. Quel profumo sa di amore e felicità. La signora anziana può chiudere gli occhi. Sua figlia non piange.
Mi ha colpito molto il tuo racconto Dominique, un insieme di flash ,ricordi, immagini, sensazioni, senza un apparente legame,eppure emerge qualcosa che unisce tutto,un amore delicato trasversale che accompagna il dolore e lieve lo accompagna, senza lacrime.
Molto poetico, bello!
In risposta a gianluca.zuccheri
Gianluca, non hai idea della gioia che mi dà il tuo commento. È la prima volta che partecipo a un concorso e che mi diverto a “pubblicare” qualche “frammento”???? di pagine che scrivo dall’adolescenza su diari vari. Quello che ho scritto qui sarebbe una storia con un inizio e una fine. Forse non si afferra bene, ma averti trasmesso sensazioni per me è già il massimo. Grazie infinitamente per l’aggettivo “poetico”. Mi stai incorraggiando molto.
Mi piace molto il tuo stile incalzante: un insieme di visioni, sensazioni e pensieri che si uniscono tra loro. Bello, davvero!
Per quanto riguarda il tuo commento al mio racconto, ti rispondo subito. Il nome Frida è stato scelto in riferimento all’artista messicana: il suo animo vivace, prorompente e variopinto si oppone a quella che è la glacialità della protagonista della storia. Che poi, alla fine, è un’opposizione nemmeno così netta..
Mi è piaciuto molto, delicato e poetico
Delicato e intriso di vita vissuta,questo racconto trasmette una musicalità in cui l’armonia,la cortesia e la garbatezza definiscono Amore.I vari personaggi se ben distinti racchiudono in se il ciclo e le varie fasi della vita…la scrittura dà dinamismo e dolcezza al tempo stesso
…grazie
Giada, ti ringrazio molto per il tuo commento. Sono felice di avere raggiunto il mio scopo trasmettendo emozioni e sensazioni. Grazie anche per l’interessante spiegazione del nome Frida della tua protagonista. Ammiro molto la coraggiosa e vitale Frida Kahlo . Forse hai visto sul sito un bel racconto che si chiama Le due Frida, a me è piaciuto.
grazie ancora.
Silvana, grazie, il tuo commento mi ha commossa e riempita di gioia pura. Mi dà voglia di continuare a scrivere per cercare di trasmettere tutto quello che tu hai percepito con grande ssensibilità, grazie infinitamente.
Eleonora, le tue parole mi fanno tanto piacere, sono felice di avere ricevuto il tuo commento. Grazie.
Riuscire a trasmettere emozioni in così poche parole, senza dilungarsi in superflue descrizioni ed essere ugualmente efficaci, non è facile. Ci riescono qualche volta, e non sempre, i poeti. Brava!
In risposta ad Akhenaton.
oh, grazie di cuore, Akhenaton, per le tue belle parole. Ho preso spunto da un fatto molto personale e forse per questo le emozioni erano particolarmente forti dentro di me. È la prima volta che pubblico qualcosa e ho tanta voglia di esercitarmi ancora grazie a messaggi dolci ed emozionanti come il tuo.
Molto bello ed evocativo, mi ha lasciato splendide sensazioni. Brava!
Ti ringrazio molto, Giada, per il graditissimo commento.
Dominique,
anzitutto mi devo complimentare per la capacità di affrontare gli stili più diversi: ti ho letto tre volte ed ogni volta la tua penna si presentava diversa ed altrettanto convincente, che si trattasse di un racconto di viaggio, di uno per bambini o di una “sonata poetica” come questa.
Il racconto è fluido, vive, si nutre della linfa della natura, del flusso incessante delle cose, del fascino ignoto del creato per tratteggiare in pochi splendidi passaggi l’essenza dell’anore
Dominique,
abbi pazienza mi è partito un commento parziale.
Ecco la conclusione:
e nel mondo che hai creato, anche la morte sembra emanare un “profumo” dolce.
Complimenti.
La cura, una carezza, un bacio riescono a stemperare con dolcezza la nostalgia, la malattia ed il dolore, lasciando il lettore coinvolto ma in una calda atmosfera di affetti e di serenità. Molto brava anche in questo racconto.
Da piccola sceglievo spesso come souvenir un cannocchiale giocattolo e, quando poggiavo gli occhi e facevo scattare una levetta, venivo rapita da un’altra dimensione e non mi stancavo mai di far scorrere le immagini e la fantasia. Mi sentivo dentro quel mondo e tutto il resto spariva, un po’ come indossare un moderno visore per la realtà virtuale. Ecco cosa mi è accaduto leggendo il tuo bellissimo delicato e poetico racconto, Dominique. Che magia hai fatto…
In risposta a Lorenzo
cosa dirti, Lorenzo? I tuoi complimenti mi toccano il cuore. Sono così felice e lusingata per avere trasmesso qualcosa del mio mondo interiore ipersensibile e, sì, credo delicato. Che bella la tua definizione di sonata poetica … E puoi essere certo che ti perdono il commento in 2 parti perché questo profumo dolce della morte che evochi mi incanta. Grazie, grazie!
Francesca, ti ringrazio tantissimo per le tue gentili parole.
Ciao Dominique ti ringrazio tantissimo per il bel commento che hai formulato al mio ” Le Vite di Manlio”, riuscendo a cogliere perfettamente i miei intendimenti. Riguardo al ” profumo dell’amore”, complimenti!!E’ un racconto tenero, dolce e delicato… lascia nel cuore una sensazione calda, seppur malinconica…. sei riuscita a toccare le corde della mia anima..
Raffaella, grazie mille per averlo letto e per il tuo commento pieno di sensibilità.
Marcella, il tuo commento è meraviglioso, ti ringrazio con tutto il cuore. È come l’incipit di un racconto nuovo.
Ciao Dominique, io non so, ma tu promettimi che l’anno prossimo ci sarai ancora con la tua positività, delicatezza, dolcezza e poesia.
Mi raccomando!
In risposta a Marcella Cassisi
Marcella, grazie, sì, ti prometto di continuare a scrivere e a partecipare. L’ho preso come un gioco, un gioco molto stimolante e molto gradevole. Ho letto racconti stupendi che mi hanno fatta sognare e ho letto commenti che mi hanno arricchita tantissimo. Molti di voi, e tu ne fai parte, scrivono commenti straordinari, acuti, colti, con stile impeccabile. Io non mi sento a questa altezza, perché vivo, come ben hai capito, e te ne ringrazio di cuore, di sensazioni, emozioni, delicatezza, mi viene difficile esprimere bene a parole altri concetti più concreti. Ho imparato proprio tanto dai vostri commenti. Ti ringrazio ancora tanto tanto, continuerò oggi stesso a scrivere, mi hai stimolata molto. Con questo caldo incandescente poi, chiusa al buio con il climatizzatore, scrivere sarà fantastico, non mi annoiero’ di certo. Un abbraccio.