Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2017 “Karma” di Mirella Borgocroce

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017

Una volta una sensitiva da cui ero andata per incontrare mia madre, morta da alcuni mesi a causa di un’infezione che si era diffusa nel suo corpo senza incontrare resistenze, mi rivelò che nella vita precedente ero stata un maschio, morto di tisi a diciott’anni. Io non ricordo più nulla di questa donna, tranne i movimenti con cui accompagnava le dichiarazioni che lei asseriva provenire direttamente da mia madre. Usava la stessa mimica, mentre parlava, ed alcune sue espressioni tipiche che mi fecero più volte sobbalzare sulla sedia. Furono piccole prove a cui volli aggrapparmi nell’illusione di parlare ancora con lei, con mamma, e poi nella storia del giovane tisico mi ci immedesimai subito, non c’era bisogno di aggiungere molto altro. Ero stata senz’altro, lo sentivo con convinzione, un giovane emaciato, ricco ma di salute cagionevole, sempre chiuso in una casa austera a studiare nella biblioteca paterna. L’epoca in cui ambientavo, nelle mie fantasie, questa precedente esistenza era attorno alla metà dell’Ottocento, in una zona dell’Europa compresa tra l’Inghilterra, la Francia e l’Italia.

La sensitiva mi chiese se i diciotto anni della mia vita attuale li avessi compiuti provando una sensazione strana, ed io risposi che tutta la prima fase della mia giovinezza, prima di quel fatidico compleanno, l’avevo passata sperimentando sensazioni bizzarre, aspettando in un certo senso che la morte mi sorprendesse da un momento all’altro, nello svolgimento di qualche banale incombenza quotidiana. Forse il verbo sorprendere non è quello giusto, perché in realtà era certa che sarei spirata al più presto e, se dunque le mie aspettative si fossero concretizzate, non ne sarei stata affatto sorpresa. Qualsiasi cosa facessi, il pensiero che avrebbe potuto essere l’ultima non mi abbandonava mai. Questi pensieri di morte mi accompagnavano sempre ed ovunque e tutto questo solo fino al compimento dei diciotto anni. Dopo, in un certo senso, mi rilassai.

Non è preciso affermare che non pensai più di poter morire a sorpresa in un qualsiasi momento della giornata, però piano piano acquisii fiducia sul fatto che, se fossi stata fortunata, in fondo avrei potuto campare una vita mediamente lunga, e non pensai più in modo così ossessivo al mio funerale .

Quello che però la sensitiva non mi rivelò quel giorno era che non aveva gettato lo sguardo solo sul mio passato, ma aveva dato una sbirciatina al futuro. Aveva visto la vita di mio figlio. Io e lui, legati dallo stesso Karma.

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6 commenti »

  1. Molto interessante…mi piacerebbe conoscere qualcosa di più su questo diciottenne tisico di cui l’autrice è la reincarnazione. Chi era ? che aspetto aveva? che rapporto aveva con suo padre? com’era la biblioteca in cui si rinchiudeva?…penso che lo spirito di un racconto sia di suscitare emozione e curiosità e di lasciare aperta una porta su altri possibili sviluppi. Il suo racconto, Mirella, mi ha emozionato e incuriosito. Vorrei saperne di più…

  2. Grazie Sabrina, questo racconto potrebbe essere l’incipit di una storia molto più lunga, che in effetti sto vivendo. Credo che la completerò con tutti i fatti che poi sono successi

  3. Mirella,

    mi piacciono moltissimo i racconti, passami il termine, “vedo non vedo”.

    A mio avviso, la stessa natura di scritto breve, a differenza di opere più corpose, riconosce all’autore la libertà di non rispondere a tutti gli interrogativi che una vicenda pone, lasciando al lettore la possibilità di caratterizzare la trama col finale/con i finali che preferisce ed azzardare delle supposizioni.

    Ecco, il tuo lavoro ha stimolato domande e mi ha spinto a cercare risposte, giuste o sbagliate che fossero; il tutto godendo di una scrittura fluida, piacevole e frizzante.

    Complimenti.

  4. Grazie, Lorenzo! In effetti è proprio così: questa storia ne “apre” molte altre possibili. La mia la racconterò per intero un’altra volta.

  5. Mirella, il tuo racconto mi ha suscitato una grande curiosità. Anche io sarei curiosa di vedere come va avanti. Anche perché dimostri di avere davvero talento per la scrittura. Brava!

  6. Grazie mille, Giada!

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