Premio Racconti per Corti 2017 “L’unico uomo sulla Terra” di Diego Trovarelli
Categoria: Premio Racconti per Corti 2017Una donna sui 24 anni si sveglia a fatica nel suo letto matrimoniale. A disturbarla, il rumore di stoviglie che cadono nel lavabo in cucina, l’acqua che scorre e un programma indistinto alla tv. Ancora mezza addormentata e con la voce impastata dal sonno, la donna chiama «Luca» ma il nome le esce dalla bocca proprio mentre la porta dell’appartamento si chiude con uno scatto. La donna si alza trascinandosi stancamente in bagno. Dopo essersi specchiata, dà una sciacquata al suo viso stremato poi, con una smorfia di fastidio, riabbassa la tavoletta del water notandola alzata. Si reca in cucina. La stanza è squallida e disordinata, con bottiglie di birra sparse qua e là. In un angolo, una pila di bollette arretrate che la donna fissa preoccupata sospirando.
La donna indossa un camice ed è davanti a un condominio. Scarica attrezzi per le pulizie da un furgone insieme a una ragazza e una signora più anziana. Dopo aver dato loro istruzioni, la signora sale a pulire i piani superiori. Rimaste sole, le due iniziano da una vetrata. La ragazza, nuova del mestiere, prova timidamente a socializzare con la donna che risponde controvoglia alle sue domande di circostanza invitandola piuttosto a concentrarsi sul lavoro ma quando il discorso vira sulla famiglia, la donna rivela di vivere con Luca, affermando con sicurezza «L’unico uomo sulla Terra per me».
La donna è in pausa pranzo, seduta sulle scale esterne del condominio. Mentre sta mangiando il suo panino riceve una telefonata da Letizia. Data la natura particolare della chiamata, la donna si allontana dalle colleghe affinché non sentano. L’amica al telefono infatti, dopo pochi convenevoli, le chiede indietro 50 € e la donna, nonostante una debole resistenza, le risponde che se passa nel pomeriggio troverà Luca a casa per restituirglieli. Una volta chiusa la chiamata, la donna impreca sconfortata traendo un profondo respiro.
Sono le 17.30 e la donna è al supermercato. Si sofferma di fronte ai vari prodotti che le interessano prestando particolare attenzione al prezzo di ognuno e scegliendo meticolosamente il più conveniente. Alla cassa però realizza con sorpresa di non avere abbastanza denaro per il conto, vedendosi così costretta a eliminare alcune cose, lì, davanti alla fila che si sta formando. Per rientrare nel misero budget di cui dispone, dopo aver decurtato articoli come il detersivo e l’olio, restano infine in ballottaggio la birra e una tavoletta di cioccolato. Dopo una veloce riflessione, rossa di vergogna sotto gli occhi degli altri clienti, la donna decide di rinunciare alla bevanda.
Il sole sta ormai calando e la donna trasporta la spesa a piedi fino ad entrare in una piccola pizzeria, saluta Laura al bancone, e s’infila in cucina. Sistemate le buste in un angolo saluta il proprietario, Francesco, un uomo sulla cinquantina dal viso cordiale. La donna, visibilmente stanca, inizia subito a pulire pavimenti, i tavoli e a comporre i cartoni per la pizza d’asporto. Francesco le offre di cenare prima che arrivino i clienti e lei, sebbene imbarazzata da tanta gentilezza, accetta.
Mentre la donna sta mangiando però, il cellulare squilla. È Luca. La conversazione è sbrigativa e la donna gli chiede tra le altre cose se ha trovato sulla mensola i soldi da restituire a Letizia, dandogli poi istruzioni per la cena lasciatagli in forno quella mattina. Quando però Francesco entra in cucina, la donna taglia in fretta e chiude la telefonata, accarezzando dolcemente il cellulare quasi fosse il viso di Luca; poi, approfittando di un momento di distrazione del proprietario, incarta nella stagnola l’ultimo quarto di pizza che le è rimasto nel piatto.
La pizzeria sta chiudendo e Francesco paga in nero Laura e la donna. Laura se ne va col marito che è venuto a prenderla, mentre Francesco si offre di accompagnare la donna per evitarle di farsela a piedi con la spesa.
In auto, Francesco le chiede il suo aiuto al lavoro anche per domenica. La donna accetta a malincuore avendo già promesso a Luca che l’avrebbero trascorsa insieme poiché non riescono mai a vedersi. Ma c’è poco da fare: i soldi le servono. Francesco, appoggiandole una mano sulla gamba, la rassicura, dicendole che Luca di certo capirà. Riaccompagnata davanti alla porta di casa, Francesco, esitante, chiede dolcemente alla donna di poter entrare sperando qualcosa di più dalla serata, ricevendo da lei però un secco rifiuto: in camera da letto, infatti, c’è Luca. Prima di congedarsi, l’uomo svela alla donna di essere al corrente del fatto che si porta a casa il cibo dal lavoro, offrendole il suo aiuto. La donna risponde con un significativo silenzio imbarazzato prima di salutare timidamente l’uomo, rientrare e concedersi l’ultima birra nel frigo, seduta sul divano nel silenzio totale della piccola casa. Infilando la mano tra il divano e il muro, estrae una cornice col vetro rotto al cui interno una foto la ritrae con un uomo di qualche anno più grande di lei. La donna inizia a piangere cercando di non fare rumore passando la mano sul viso di lui, proprio come ha fatto col cellulare nella cucina della pizzeria. La donna ripone nel nascondiglio la cornice, appoggia 10 € e la bottiglia vuota sul tavolo e si dirige verso la camera da letto.
È mattina e le solite stoviglie nel lavabo destano bruscamente la donna. Con la voce ancora incerta e assonnata, chiama «Luca» e dei passi entrano in camera. La donna chiede un bacio. Luca si china per baciarla sulla guancia: è un bambino di 6 anni. Ha l’aria mogia. La madre gli domanda cosa c’è che non va e il bimbo risponde che si vergogna per via di una macchia sul grembiule di scuola. La donna lo rassicura, dicendogli che lo laverà presto, appena potrà. Luca chiede a sua madre se anche quella sera tarderà, lei conferma facendolo però tornare a sorridere svelandogli di aver comprato la sua cioccolata preferita. La donna lo invita inoltre a non scordare, prima di uscire, i 10 € per il pranzo che dovranno bastargli per 2 giorni aggiungendo però anche che per accompagnarlo domenica alla nuova sala giochi dove vanno tutti i suoi amichetti potrebbero esserci dei problemi. Vedendo il figlio triste, la donna gli accarezza il viso, proprio come ha fatto col cellulare e la foto, dicendogli di non dimenticarsi mai che lui è per lei l’unico uomo sulla Terra. Il bimbo, ritrovato il sorriso, esce di casa di corsa per non perdere l’autobus lasciando la donna sul letto sorridente, con una lacrima sul viso.
Finalmente un soggetto strutturato come dovrebbe essere! Bravo Diego
Credo che l’ essenza del tuo corto, Diego, si sprigioni nel quotidiano di tante vite. L’ ho trovato quindi realistico e, molto, molto dolce. Ho immaginato, nel leggerlo, l’ espressività dei volti e mi viene naturale, quindi, pensare ad una serie di primi piani che mettano in risalto le emozioni dei protagonisti. Magistrale il riproporre l’ atto di accarezzare. Bravo, complimenti
…ho visto tutte le scene come in un film. direi che questa è già una sceneggiatura. complimenti!