Premio Racconti per Corti 2017 “Il mio tango libero” di Maria Carmela Mugnano
Categoria: Premio Racconti per Corti 2017È mattina negli Uffici centrali di una Società (il calendario indica marzo). In una stanza ci sono due impiegate e un loro collega.
– Oggi niente tango – commenta Sandra guardando Caterina rannicchiata dietro la sua scrivania, con gli occhi rossi e lo sguardo fisso nel vuoto.
– Ma dai, Sandra – interviene Luca – qui aspettiamo tutti il lunedì mattina per vedere la registrazione della tua ultima performance di tango. Ormai ci hai reso tutti appassionati e stiamo pensando di fare un viaggio di gruppo in Argentina. Dai su, chiamo gli altri…
Sandra, seria, indica la collega e fa di no con la testa.
All’ora di pranzo Sandra porta Caterina al bar della Piazza.
– Ma insomma, che c’è? È un po’ di giorni che sei strana, triste… Stamattina, poi, sei arrivata piangendo. Problemi con Marco?- sbotta Sandra.
– L’ho lasciato… e lui se n’è andato.
– Ma… che dici?- Sandra è stupefatta.
– È così, non credevo di averne il coraggio, ma ora che l’ho fatto provo un dolore disumano, ed è come essere sprofondata in una voragine.
– Cate, è da poco che stai con noi. Io ti ho vista sempre un po’ chiusa e pensavo fosse il tuo carattere, ma forse non eri felice.
– È vero, ma neanche io riuscivo a parlare di me e Marco. Vi ho raccontato che per lui ho lasciato la mia casa, la mia città, per seguirlo qui quando ha avuto un’occasione di lavoro importante. Non è stato facile, ma avevamo un progetto insieme che per me era più importante di tutto – si fa forza – Ma io ero da sola. Lui aveva sempre i suoi impegni, anche serali, cene con clienti, week end di lavoro…Certo, non mi stava bene, ma mi diceva che ero egoista a non capire che doveva farsi un nome, e alla fine mi sentivo veramente un’egoista.
Sandra è scossa.
– No, non ero felice- Caterina continua- ma mi illudevo di esserlo perché senza di lui sarei stata persa… – calca – sono persa. E sono completamente sola- fa una smorfia- Lui no, sa dove andare! Non erano tutte cene di lavoro le sue, l’ho scoperto qualche giorno fa… e quello che mi ha più ferito sono state le sue giustificazioni. Scappatelle senza importanza ha detto, che non contano niente perché la sua donna sono io!Mi sono resa conto di amare una persona inesistente, un fantasma… – fa una pausa- Credo che chiederò il trasferimento e tornerò nella mia città, a casa dai miei. Non ha più senso restare qui.
Sandra le stringe la mano : – Cate, hai fatto la cosa giusta. Adesso è dura, lo immagino, ma guardati intorno! Ci sono persone che non hanno il tuo stesso coraggio o la stessa possibilità, e passano la vita tra mille compromessi, pur di non abbandonare fragili sicurezze e mettersi in gioco. Perché una scelta di libertà comporta sempre un rischio. Tu continua a rispettarti… ma dammi retta, prenditi un periodo di congedo dal lavoro prima di prendere decisioni importanti.
Caterina accenna ad un sorriso.
Tre mesi dopo ( il calendario indica giugno) in Ufficio all’ora di uscita compare Caterina. È serena e sorridente. I colleghi le vanno incontro, contenti di rivederla.
Sandra è meravigliata : – Ti trovo molto bene. Sei venuta a chiedere il trasferimento?
Caterina scuote la testa : – Non ci penso proprio. Lunedì torno al lavoro… qui con voi. E, mi raccomando, porta la registrazione del tuo tango domenicale!- si rivolge a tutti- Ora però, venite con me.
I colleghi la seguono incuriositi e si ritrovano in Piazza. Improvvisamente partono le note calde del Libertango e un ragazzo si fa avanti verso Caterina. I due iniziano a ballare un tango appassionato.
Sandra è stupefatta : – Ma come hai fatto?
– Dovevo pur prepararmi al viaggio in Argentina, no? A proposito, viene anche lui- e guarda sorridendo il suo cavaliere – è il mio compagno di ballo…
A quel punto Luca invita Sandra a ballare, e anche gli altri si lanciano nella danza. La gente che passa si ferma incantata e qualcuno si unisce nel ballo. La piazza si riempie della magia della musica e le finestre intorno si aprono dischiudendosi come fiori alle note del tango libero di Caterina.
Nel racconto riaffiorano con delicatezza e bel ritmo emozioni e stati d’animo tipici della fine di una relazione e dell’inizio di una nuova fase che riaccende gli interessi e le passioni…