Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2017 “Attaccato alla vita” di Maddalena Frangioni

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017

Antonio ritrovandosi solo, la moglie morta, il figlio perito in un incidente, l’officina chiusa per l’età, ha creduto di morire. A novant’anni non c’è da stupirsi, ma Antonio ancora ci tiene alla vita.
Un giorno i suoi occhi si posano sull’ultima pagina del giornale locale, quella dei necrologi che di solito stracciava perché poco interessante.
Perso il movimento di giornate attive dedicate al lavoro e alla famiglia gli sembra che leggere proprio quell’ultima pagina con le cornicette nere disposte una sotto l’altra stranamente lo faccia star bene.
Sa che presto farà parte di quel mondo dei morti e allora è bene che si prepari all’evento affinché la morte non lo aggredisca come ha fatto con la moglie e il figlio.
Dopo la morte dei familiari è diventato diffidente e solitario, ma quello strano ”lavoro” di sistemare le cornicette nere selezionandole a seconda dell’età del defunto, del luogo e del rito funebre gli piace e nel distrarlo dalla “vita” gli fa dimenticare la “morte”.
Ha riempito un intero scaffale di cartellette. Nel mettere ordine ogni giorno sente di affezionarsi a quel mondo di morti.
Con meticolosità spunta con la matita ogni riga per non dimenticare nessuno. Sono nomi anonimi riferiti a persone mai viste, fantasmi di sconosciuti davanti ai quali a volte si emoziona.
Quando riconosce il nome di qualcuno che conosce o che gli sembra di aver conosciuto nella sua lunga vita rimane in silenzio immaginando gli ultimi istanti prima della fine.
In questa pratica scopre il filo sottile che unisce la vita alla morte e ha un brivido.
Sono i luoghi del rito a distenderlo e a portarlo con la fantasia a quel cimitero sulla collina o vicino alla chiesa del paese.
Ha partecipato a tanti riti funebri ma subito li ha dimenticati. Ora invece ricorda tutti i necrologi raccolti nelle cartellette. La morte non gli fa paura, anzi l’apprezza nel rendere uguali le persone senza distinguerle per censo o colore della pelle. E’ così diversa dalla vita falsa e ingiusta!
Antonio però ama la vita anche se faticosa, pensa che la vecchiaia non sia un buon motivo per lasciarsi morire.
Crede con una punta di superstizione che finché si occuperà di catalogare i necrologi allontanerà da sé la morte.
Gli sembra di aver trovato un elisir di lunga vita perché in fondo ciascuno ha il diritto di rimanere attaccato alla vita come può e come vuole.

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3 commenti »

  1. Interessante, potrebbe essere il plot di un racconto lungo o di un romanzo breve. Antonio potrebbe riservarci delle sorprese 🙂

  2. Maddalena,

    Antonio è un personaggio azzeccatissimo.

    Scegliere di vivere con forza e caparbietà, quando la morte sembra la sola soluzione è una decisione da grandi uomini.

    Sarebbe davvero una virtù preziosa sapersi attaccare alle piccole cose per cogliere a pieno il grande dono della vita.

    Il tuo racconto invia un messaggio veramente bello.

    Brava.

  3. Hai proprio ragione Maddalena: la vita è un bene prezioso a qualunque età. Conta lo spirito e la voglia di lasciare qualche traccia proprio come il protagonista del tuo piacevole racconto!

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