Premio Racconti nella Rete 2010 “La disobbedienza del nonno Angelo” (sezione racconti per bambini) di Antonella Troise
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2010Fra le bianche nuvole, proprio lassù
volano tanti angeli che in terra non sono più.
Vicino a quelle stelle, in alto, sopra al mare
ci sono tutti i nonni in pace a riposare.
Di certo il vostro nonno in vita è stato un grande
ed ora tra le nubi ha un posto assai importante.
Si annoierà un pochino? Dubbiosi penserete.
Leggete questa storia poi mi risponderete.
I nonni angeli sono proprio tanti tra le nubi, tutti con la barba bianca, il bastone compagno di viaggio degli ultimi giorni trascorsi sulla terra, gli occhi sereni e luminosi.
Ci piace immaginare il loro arrivo in Paradiso: un bagliore li accoglie e compare loro un altro Angelo, con la barba ancora più bianca e gli occhi luminosi, che li scruta con uno sguardo di tenerezza e di bontà mai visti prima.
L’Angelo tende ai nonni una mano senza età e senza segni del tempo e, con voce ferma e rassicurante, li invita ad entrare. I nonni angeli si guardano intorno: tutto è irreale, tra le nuvole che ricordano la panna montata del gelato che spesso compravano al loro nipotino, in un silenzio che non lascia più ombra di dubbio:finalmente in Paradiso!
Un oggetto, da lontano, attira la loro attenzione. Si tratta di una finestra, anzi, di un piccolo oblò, attraverso il quale, spiega il Grande Angelo, a turno si potranno affacciare per dare una sbirciatina sulla terra, per vedere come vivono le persone care, per vedere cosa combinano i figli dei loro figli.
L’Angelo che accoglie i nonni li osserva ad uno ad uno mentre si affacciano all’oblò, vede qualche lacrima scendere dai loro volti, li vede sorridere.
Con solennità estrae da una nuvola un grande libro e legge una regola, l’unica scritta: ” Nessun angelo può interferire con la vita delle persone sulla terra”. “E’ impossibile pensare-commenta- che un angelo possa disobbedire, ma in tale caso verrà immediatamente cacciato dal Paradiso”.
I giorni trascorrono lieti, senza affanni, senza corse contro il tempo, senza discussioni, senza propagande elettorali, senza televisione, senza veline, senza carte di credito smagnetizzate: insomma, siamo o no in Paradiso?
A volte tra le nuvole si organizzano grandi feste, contemporanee delle feste che si svolgono sulla terra. Se un nonno angelo, infatti, sbirciando all’oblò si accorge che una bambina sta festeggiando il compleanno, anche i nonni angeli festeggiano: sarà una coincidenza, ma la festeggiata si sente ancora più felice.
Quando un nonno angelo si accorge che un bambino non ha proprio studiato e sta per fare una brutta figura allora sì che si arrabbia, rosso in viso, agita il bastone, prova a suggerire ma non può (la regola è stata chiara, niente interferenze!) ed amareggiato se ne ritorna con gli altri nonni angeli, augurandosi che il brutto voto serva da lezione a quel bimbo un po’ somarello.
Tra i nonni angeli ce ne è uno in particolare: un po’ più brontolone degli altri, la barba più bianca e la voce più rauca, un po’ sordo a causa di una ferita di guerra, ma con un cuore così grande e due occhi così buoni da aver meritato un posto d’onore nel Paradiso.
Il suo nome? Non saprei, in fondo, ognuno di noi ricorda il suo nonno con un cuore grande e due occhi buoni! Lascerò dei puntini, proprio così………. ed ognuno inserirà il nome che preferisce.
Un giorno, il nonno angelo………. si affaccia all’oblò come al solito; uno sguardo alla sua famiglia, un sorriso, una sbirciatina al resto del mondo.
Osservando con attenzione, il suo sguardo si sofferma su un piccolo paese di collina.
E’ un pomeriggio di primavera, molte famiglie stanno festeggiando la Prima Comunione con parenti ed amici, altre passeggiano, alcuni bambini giocano in bicicletta.
Il nonno angelo………. affacciato , percepisce che qualcosa di strano sta per accadere.
“Ehi- brontola un altro nonno, -ora è il mio turno per osservare cosa accade sulla terra!”
“Shhh- ribadisce il nonno-…………- guarda anche tu, laggiù. Vedi quei bambini che stanno giocando in bicicletta in discesa?Una di loro sta andando troppo veloce, sembra che i freni non funzionino più …c’è un muro basso, al di sotto il vuoto. “Ha urtato proprio il muro con la bicicletta ed è stata catapultata oltre ….si farà troppo male, non posso permetterlo!”
“Fermo!”- interviene l’altro angelo tentando di fermarlo, -“ sai che non puoi intervenire, ricorda la regola!”
Tutto avviene in un secondo: dimenticando quanto scritto nel libro il nonno angelo………. allunga la mano, riesce ad attraversare le nuvole ed afferra i lunghi capelli della bambina adagiandola sul prato, dopo ben sei metri di volo, su di un fianco, lontana dal cemento, dagli alberi e dalle bottiglie di vetro sparse in terra.
“Bel guaio hai combinato!”_ gli ricorda subito l’altro nonno angelo, _ “ora sarai cacciato dal Paradiso”.
Al nonno angelo………. non importa nulla ,non ha proprio paura di essere cacciato.
Egli ha semplicemente ascoltato il suo cuore, forse ancora condizionato dagli affetti terreni.
La notizia di un angelo che ha disobbedito alla regola fa velocemente il giro del Paradiso, così come, nel piccolo paese di collina, si sparge velocemente la notizia di una bambina trasportata d’urgenza in un grande ospedale.
L’angelo disobbediente è subito richiamato dal Grande Angelo.
“Dovrò cacciarti dal Paradiso” gli dice aggrottando la fronte, molto amareggiato.
Al nonno angelo…. non interessa nulla: il suo sguardo è assente, ancora non si è potuto affacciare all’oblò per vedere quella bambina, l’unica cosa importante per lui è conoscere il suo stato di salute.
Il Grande Angelo, forse per la prima volta, perde la pazienza.”Non è possibile, -continua a ripetere – un angelo che sta per essere cacciato dal Paradiso non può essere così sereno e per niente avvilito!”
L’angelo……. trascorre il poco tempo rimasto in Paradiso affacciato all’oblò senza lasciare più spazio agli altri ,i quali lo scrutano in silenzio scuotendo la testa e chiedendosi che cosa possa aver spinto un angelo a disobbedire.
Il Grande Angelo lo continua ad osservare, qualcosa proprio non lo convince. Forse la risposta ai propri dubbi è propria là, attraverso quella piccola finestra.
Guardando con attenzione, infatti, il Grande Angelo scorge lontano, in un letto d’ospedale, una bambina con i lunghi capelli e gli occhi azzurri grandi, spaventati ma sereni. Intorno a lei medici ed infermieri pronti ad aiutarla. In un angolo, in silenzio, i suoi genitori Nel paese di collina tanti bambini, amici, adulti, che fanno il tifo per lei.
Qualche timida preghiera sta salendo proprio lassù, tra le bianche nuvole.
“Mhhh”-pensa tra sé e sé il Grande Angelo-. “Forse ho capito!”.
Chiama il nonno angelo disobbediente, lo scruta con affetto, osserva di nuovo la bambina e…”Conosci quella bimba,vero?” “E’ una tua nipotina?”
L’angelo …… alza lo sguardo, con gli occhi pieni di lacrime annuisce.
”Si- conferma- “non capisco cosa le sia accaduto. Un’imprudenza? La conseguenza di uno scherzo di pessimo gusto? Forse entrambe le cose, ma non potevo permettere che si facesse del male!”.
“Ma guarda tu se mi doveva capitare un nonno angelo così testardo!-brontola il Grande Angelo – in vita hai sempre rispettato le regole, hai sempre pagato il canone Rai, ed ora proprio in Paradiso disobbedisci!”
Diciamocela tutta, in fondo quella regola così severa non piaceva proprio al Grande Angelo e, senza indire alcun referendum..””Le leggi le rispettino sulla terra-” pensa soddisfatto, estrae dalla nuvola il grande libro per modificare quanto scritto.
La nuova regola sarà la seguente: Nessun angelo può interferire con la vita delle persone sulla terra.
Unica eccezione prevista sarà per salvare la vita di un bambino, anzi, da ora i poi questo sarà il compito principale dei nonni angeli.
Neanche a dirlo il nonno angelo ……. viene subito perdonato e nominato custode ufficiale dell’oblò,o meglio, dei tanti piccoli oblò aggiunti appositamente al primo per controllare tutti i piccoli , e non solo,che a volte si vanno a cacciare nei guai.
Lentamente giorno dopo giorno la bambina guarisce: dopo qualche mese inforca la sua nuova bicicletta. Una vocina misteriosa, all’improvviso, le suggerisce di alzare lo sguardo: che ci crediate o no, un vecchietto dalla barba bianca sembra affacciarsi dalle nubi. . Una strizzatina d’occhio, un sorriso, e la bambina, pollice in alto in segno di vittoria gli tira un bacio e continua a pedalare verso il futuro.
Cari bambini, se avete la fortuna di non avere ancora un nonno angelo non vi preoccupate e godetevi quello che avete accanto.
Ricordatevi comunque che in Paradiso i nonni angeli sono affacciati all’oblò per voi,e se uno di voi si dovesse accorgere che avete bisogno d’aiuto, sarà subito pronto ad aiutarvi!
Sono tanti sulla terra i bambini da seguire
il Grande Angelo, prudente, tanti oblò fa costruire.
Guardiani perfetti i nonni in tutta fretta
non hanno più il tempo per una briscoletta.
Ma voi, cari ragazzi; vulcani intraprendenti
durante i vostri giochi siate sempre prudenti!
E se vi viene in mente, per noia o per dispetto,
di fronte ad una bici di fare uno scherzetto,
alzate gli occhi al cielo, guardate quell’oblò
c’è sempre un nonno angelo
pronto a dire di no.
Ciao Antonella! Ho letto la tua favola tutta d’un fiato, col sorriso sulle labbra: è proprio carina! Come maestra, molte volte a scuola, dopo la morte di un nonno, improvvisa o anche dopo lunga malattia, mi sono trovata di fronte alle mille domande dei bambini a proposito della morte, del Paradiso, del cielo: per loro, abituati ai cartoni animati, è tutto chiaro, in tv i morti ritornano dal nulla, rinascono a nuova vita, lì la morte non esiste proprio…Credo che il tuo racconto possa aiutarli a capire di più, a vedere le cose in un’ottica diversa, poetica e dolce quanto basta…Coloro che non credono all’aldilà probabilmente staranno storcendo il naso, ma io “credo” e ciò che hai scritto mi piace davvero…Brava!