Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2017 “Over 40” di Maria Francesca Cantacessi

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017

“Pronto… chi parla?”

“Signora lei ha inviato un curriculum alla nostra azienda?”

“Si certo”, rispondo, mentre penso che nell’ultimo periodo di curriculum vitae, ne ho inviati a decine e non ricordo nemmeno i nomi delle aziende… tante! Ogni tanto vado sul sito dell’agenzie interinali di lavoro on-line, dove ho registrato le mie competenze e nella sezione in cui è scritto “esito della domanda” leggo una sfilza di: “scartata”! Mi chiedo ogni volta, come se fosse un ritornello, che cosa non vada nel mio curriculum? Il mio profilo professionale corrisponde esattamente a quello richiesto dall’azienda: esperienza quinquennale, senso di responsabilità, capacità di lavorare in team… auto-munita!!! Il risultato però è sempre uguale “scartata!”

Un giorno, mi ha contattato, perfino una segretaria impertinente e mentre stava per fissarmi un appuntamento…ecco che arriva la domanda cruciale: “lei quanti anni ha?” “Cinquantatré” rispondo!

“No! Mi dispiace, ma non posso fissarle il colloquio!”

“Perché no?” Chiedo!

“Ho l’ordine perentorio di fissare appuntamenti solo per chi ha compiuto 45 anni, non oltre!!”

“Che discorsi sono” – incalzo – “fino a poco tempo fa collaboravo con un prestigioso studio di un commercialista e lei, invece, mi esclude a priori non mi dà nessuna possibilità? – Mi arrabbio. – “Ho ancora tanta energia, ho tanta voglia di fare, se lavorassi adesso sarebbe l’ideale, infatti non ho più figli piccoli da accudire, avrei più tempo da dedicare al lavoro, ho molto più consapevolezza, sono più…” – “Mi dispiace queste sono le condizioni, non posso fissarle l’appuntamento per un colloquio!”- Mi interrompe e chiude! In quel momento ho sentito dentro frustrazione, rabbia, indignazione: “è un’ingiustizia!! Come si permette, secondo te le persone si selezionano in base all’età e non per le loro capacità?” – Grido – mentre parlo con la mia amica!

Quel giorno però, è stato molto utile (io sono molto ottimista), perché finalmente ho trovato la risposta ai miei dubbi! Quindi, “Il problema”, “la causa” dei rifiuti ricevuti alle domande di lavoro erano dovuti alla mia ETA’!  Come se i miei 53 anni fossero una colpa, un difetto, una macchia indelebile! Certo, non   ci voleva un genio per capirlo, ma sentirselo dire senza tanti giri di parole, ha avuto su di me un effetto catartico!!

Ho scoperto, in oltre, che questo “limite” è insormontabile se si tratta di una donna, mentre per gli uomini spesso il limite viene prorogato, di qualche anno! “Ormai sono vecchia e non servo più!” Questo pensiero logico partorito dalla mia mente lucida, mi provoca un moto di ribellione, io sento di essere ancora una “giovincella!!” Forse sono malata, ho la Sindrome di Peter Pan!!!??

Stamattina invece… miracoloooo!!! Una segretaria, nonostante le ho scandito la mia età, per ben due volte, mi sta fissando un vero appuntamento, anzi mi sta assicurando che non ci sono problemi, perché cercano proprio gli over 40!

Si… ecco… io adesso appartengo alla categoria degli sfigati over 40!

Mi chiedo dov’è il trucco? Mi rispondo: “non posso permettermi di farmi sfuggire l’occasione!”

Il giorno dopo mi precipito al colloquio!

Così incomincia la mia nuova sfida, da over 40!!!

Supero il colloquio, sono pronta per tre giorni di selezione!

Arrivo in sede in un amorfo pomeriggio di febbraio alle 15, la segretaria alla reception, giovane e figa con una super minigonna, indica una stanza dove mi accomodo insieme ad un gruppo nutrito di sfigati over 40! La maggioranza sono uomini e sembrano appena usciti da qualche girone dell’inferno dantesco! Quasi tutti in sovrappeso, calvi, sciatti e insignificanti, sfiduciati e con nessuna voglia di mettersi in gioco!  La selezione avviene naturalmente come la “selezione della specie di Darwin!” Alla fine siamo rimaste solo in due… donne! Gli altri sono tutti scappati!! Un tipo ripeteva, in continuazione che aveva fatto richiesta scritta per essere assunto come MAGAZZINIERE, mentre un altro VOLEVA IL POSTO FISSO e un altro ancora voleva fare il DIRIGENTE, quindi si sono tutti autoesclusi!

Dopo i tre giorni di selezione, sono stata affiancata da un tutor e ho conosciuto Gianpiero, un brillante ragazzo con la laurea in chimica che ha scoperto il modo di guadagnare un bel po’ di euro facendo il venditore di depuratori d’acqua! Prima mi ha portato a pranzo e poi in giro per case di miei conoscenti per insegnarmi a vendere!

“Ma quanti anni hai?” Ci risiamo ho pensato! “Cinquantatré”, che sia chiaro a tutti, sono fiera della mia età, non mi nascondo, ho faticato ad arrivare fin qui: ho lottato, ho pianto, ho sofferto, non voglio e non posso nascondere la mia età! “Complimenti non li dimostri per niente, anche la pelle!” – Si lo capisco non vuole parlare di rughe, io ne ho poche rispetto alle donne della mia età! E’ un dono che madre natura ha fatto alla mia stirpe, anche mia madre, le mie zie, le mie sorelle hanno avuto la “fortuna” di non dimostrare l’età reale! –

“Ma grazie Gianpiero!” gli ho risposto, in quel momento, orgogliosa!

Ho scoperto più tardi, con rammarico, che quel complimento faceva parte della fase n. 2 chiamata “sintonia”, delle 12 che venivano impartite ai principianti come me che volevano imparare a vendere!

La delusione più grande l’ho ricevuta, però, dopo qualche giorno! Precisamente dopo: due briefing, tre meeting, tre giorni di corso di formazione con esultanti salite sul palco e relativi applausi, quando ho firmato il contratto con il quale si decretava che ero diventata una venditrice a domicilio a tutti gli effetti!! Il compenso mi spettava in percentuale e solo dopo che la vendita fosse stata convalidata, però mi corrispondevano un fisso se facevo 50 analisi, cioè dovevo trovare 50 contatti che mi facessero entrare in casa per effettuare le analisi!! In quel momento ho realizzato che: noi “gli sfigati over 40”, siamo una nuova frontiera da esplorare e da poter utilizzare come cavie da queste aziende in ricerca continua di possibili acquirenti!! Noi “over 40” siamo quelli che… sfiniti, annientati e disperati, reietti, ormai fuori dal mercato del lavoro, ma non ancora pronti per andare in pensione, relegati in una specie di purgatorio, vaghiamo disperati in cerca di una collocazione in qualche categoria fantasma, aspettando…!!? Chi perde il lavoro a questa età, è finito per sempre, oppure… diventa un venditore a domicilio… è l’unico lavoro che ci viene offerto!

Dopo circa un mese di tentativi andati male, per cercare di vendere, “depuratori” ad “osmosi inversa” applicando le 12 fasi impartitemi, con l’unico risultato di averne venduto solo uno (a me stessa), ho consegnato tutto il kit al mio team leader e ho messo fine a questa frustrante esperienza lavorativa!!!

Ma ecco che, mentre sto uscendo dall’azienda che mi aveva dato questa bella opportunità, ricevo un’altra chiamata, un’altra azienda di cui non ricordo il nome, ha attinto agli sfigati over 40!! Questa volta un call center! Riuscirò a lavorare per un mese intero?

Ai posteri l’ardua sentenza!!! Intanto ci provo!!!

 

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12 commenti »

  1. Bellissimo racconto…problematica attuale trattata con grande ironia!!complimenti ?

  2. Bellissimo racconto…problematica attuale trattata con grande ironia!!complimenti!!

  3. Forza e coraggio, sei la nostra roccia!

  4. Racconto molto realistico, che purtroppo riflette tante realtà e non solo quella degli over 40. L’unica possibilità? Lavorare con creatività, che sia da venditore a domicilio o da operatore di call center…

  5. Una lucida descrizione della realtà attuale scritta con uno stile incisivo.

  6. Ottima descrizione della realtà tutta italiana degli over 40 disoccupati.

  7. Ironia, disincanto ma anche un ottimismo senza retorica. Ho letto il suo racconto tutto d’un fiato, tifando per la protagonista.

  8. I vostri commenti mi fanno molto piacere, perché il mio intento è proprio quello di descrivere il difficile mondo lavorativo degli over 40! Grazie!

  9. Racconto agrodolce sui problemi di disoccupazione che affliggono, ma non solo, gli over 40. Mi è piaciuto molto leggerlo, non soltanto perché è scorrevole, ironico, mordace, ma anche perché non lascia l’amaro in bocca, ma fa trapelare un filo di speranza.

  10. Vorrei dirti esattamente quello che ha scritto Consuelo nel suo commento. Mi è piaciuto il tuo racconto, Maria Francesca.

  11. Maria Francesca non so se ci avevi mai pensato…ma io se fossi in te aprirei un blog! Ti si legge volentieri, sei ironica e combattiva, secondo me potresti essere un punto di riferimento per tanti (e non solo over 40) … e poi ti verrebbero a cercare le aziende e potresti chiudere loro la porta in faccia 😉 Consiglio spassionato a parte, un bel racconto che anche a me, come ad altri che hanno commentato, lascia la speranza che alla protagonista alla fine vada bene! Se poi il blog lo apri…fammi sapere!!!!

  12. Grazie per il consiglio Lidia Bianchini, è una buona idea, ci penserò e ti farò sapere! Grazie a tutti!

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