Premio Racconti nella Rete 2017 “Ti amo” di Claudia Janneth Baquero
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017Quando questa mattina mi hai detto che sarei dovuta andare a prendere Giacomo all’uscita della scuola ho pensato che tu scherzassi. Da mesi mi ero nascosta da tutto e da tutti senza uscire da casa né vedere nessuno. Giacomo ora ha dieci anni ed è cresciuto. Da qualche tempo lui ed io non ci guardiamo più negli occhi per evitare di ferirci con la nostra tristezza. Sa che gli voglio bene, ma sa anche che dovrà darmi ancora del tempo per poterlo riabbracciare come una volta, come prima che il nostro mondo diventasse grigio. Quando oggi hai chiuso la porta di casa, portando con te due valigie piene della nostra vita, ho sentito che avevi pensato veramente bene ogni singola parola che hai omesso di dirmi. La tua voglia di ricominciare, ma non con me, ti ha portato pian piano lontano da noi. È stato sicuramente questo il nostro grande ostacolo, quello definitivo, quello che ci ha trascinato a non avere più nulla da dirci perché ogni parola era un’infinita sofferenza, piena di ricordi e di tanto amore che faceva male. Con infinita lentezza mi sono lavata e vestita. Era ormai tanto tempo che non mi muovevo e le mie povere gambe secche e deboli come due grissini facevano crack a ogni passo. Mentre mi trascinavo per andare alla scuola è arrivata la pioggia. Mi ero dimenticata di prendere l’ombrello. La pioggia mi è passata attraverso i vestiti arrivandomi con il suo freddo fino all’anima. Mi sono rifugiata dalla tempesta sotto una tettoia e, mentre ero lì, un cucciolo di cane scappato dal suo padrone mi si è avvicinato saltandomi addosso. Ho accarezzato la sua piccola testa mentre si abbandonava al mio affetto. Era da molto che non sentivo la morbidezza, il calduccio e l’odore di un cucciolo. Era molto simile all’odore del nostro bambino, quello che il cielo e il camion che ci è venuto addosso sull’autostrada si sono portati via un anno fa, perché era troppo bello per restare su questa terra. Ora che mi sono alzata, sono uscita, ho accarezzato il cane, ho pianto il nostro bambino sotto la pioggia e ho abbracciato il mio Giacomo fuori dalla scuola volevo ringraziarti per avermi lasciata e avermi obbligato ad alzarmi dal nostro letto che ormai è solo il mio. Ti ho firmato le carte del divorzio che mi hai lasciato sul tavolo. Ti amo.