Premio Racconti nella Rete 2017 “Frammento 22” di Gianluca Zuccheri
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2017
…finì per indossare solo camicie bianche,
abiti semplici di tonalità grigia o marrone.
Alla gente sembrò più elegante.
Aveva bisogno di ordine
e iniziò a togliere invece che aggiungere.
Questo svuotarsi lo rendeva sereno.
Alla gente sembrò più sobrio.
Lo videro nel sottopassaggio della Stazione Centrale
mentre distribuiva coperte.
Alla gente sembrò più buono
Parlava poco, non commentava,
soprattutto nessun aggettivo.
Alla gente sembrò più riservato
Un’ allegra leggerezza lo invase,
quando uscì completamente nudo.
Alla gente sembrò pazzo, anzi no, bisognoso di aiuto.
.. e poi parlava con gli animali..
Quella mattina vennero a prenderlo presto
…per non disturbare.
Lui vide i suoi parenti che piangevano
e udì quella parola TSO ( trattamento sanitario obbligatorio)
Alla gente sembrò giusto, anzi no, doveroso
Perché, dicevano, “si doveva curare”
La famiglia dette notizia della sua prematura scomparsa
e del loro immenso dolore.
Alla gente sembrò opportuno aggiungere commenti
e parole di solidarietà, anzi no, di velato imbarazzo.
Lui avrebbe detto solo: “Addio ”
Nessuno disse dove sarebbe avvenuto il funerale
e dove sarebbe stato sepolto.
Ma questo alla gente non interessava.
Sembrava, invece, avesse lasciato un testamento.
Quando il notaio aprì la busta trovò solo un foglio, e cominciò a leggere:
” Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano…” poi si interruppe e disse
“ ..socialmente disturbato “
La gente sembrava delusa, presto si dimenticò di lui.
Sembra si chiamasse…
Francesco.
Mi ha colpito lo stile semplice per una tematica cosi’ drammatica.
Bravo.
E mi ha colpito anche il titolo. Hai scritto altri “Frammenti”?
Grazie Mariangela per il tuo apprezzamento, per rispondere alla tua domanda, si ne ho scritti altri, nel titolo “Frammenti” cambia solo il numero finale.
Straordinario…. complimenti….. davvero mi hai colpito!!!! Uno stile unico per la mente di un poeta urbano… bravo!!!
Grazie Stefano sei molto gentile, la prosa ritmica e lo stile semplice vorrebbero ricordare il “Cantico” sostituendo il “Laudato sii” con ” Alla gente sembrò”
Mi è piaciuto questo breve racconto che, in poche righe, parla di una vita. Una vita che si arrcchisce per sottrazione. Fino a sottrarsi alle vite altrui , che non capiscono, che non apprezzano. Eppure il testamento c’è, esiste. E’ per tutti e si tramanda nei secoli. Ma arricchisce solo chi lo sa leggere nel modo giusto e fino alla fine. Bello. Credo che le vite dei santi siano tra le letture più affascinanti. Non per tutti però. Bravo.
Pazzia come libertà, ma anche prigione. Il Santo , Enrico IV, o qualche povero disgraziato , non fa differenza.Mi ha ricordato ‘Francesco’ meraviglioso film della Cavani.Molto particolare questo racconto-ballata-poesia ! Ci immagino la musica d’accompagnamento, ci starebbe proprio bene!
Grazie GLORIA FONTANIVE e LAURA FLORIO per i vostri commenti, sono ricchi di spunti e danno un interpretazione perfetta di ciò che il racconto voleva esprimere.
saper leggere è forse più complicato di quanto si creda. voi lo avete fatto esplicitandolo egregiamente nei vostri commenti.
ancora grazie.
per LAURA: bellissima l’idea della ballata in musica avevi in mente qualche brano ?
Grazie Gianluca per aver letto il mio racconto e per il tuo apprezzamento.
Ma devo essere io a farti i complimenti: il tuo ” Frammento 22″ è davvero notevole.Breve, ricco e denso di significato;poche righe raccolgono tanti sentimenti, emozioni…una vita intera nella sua drammaticità.
Immagino il tuo racconto letto ad alta voce, recitato come una poesia, col sottofondo del waltz 2 di Shostakovitch…
Mi vengono i brividi!Bravo, bravo, bravo.
Grazie mille CRISTINA TICCI per aver letto il Frammento 22 per il tuo commento che è bellissimo.
il tuo consiglio poi è straordinario, Waltz 2 ha una struttura molto simile (musicalmente) e si accompagna benissimo.
ancora Grazie
Poesia/racconto di taglio narrativo ricco di ripetizioni che creano un ritmo melodico alla struttura. Le azioni si susseguono secondo uno schema preciso; nulla è lasciato al caso, esempio di costruzione ad elencazione ragionata e lavorata con dovizia di particolari essenziali. Il finale prevede varie interpretazioni. Interessante!
Mi è piaciuto il ritmo di questo frammento. E mi è piaciuto il titolo, dato che non riesco a incasellarlo (non che sia necessario intendiamoci…) come racconto o come poesia, avendo tracce di entrambi. Solo un appunto, leverei la parentesi dove spieghi il significato di TSO, non serve, se qualcuno non lo sa, va a vederselo.
Anch’io lo vedrei bene recitato, e anche senza accompagnamento. Le parole, così messe, hanno già un loro bellissimo suono. La particolarità del tuo scritto lo fa leggere più di una volta, e ogni volta è più bello.
Molto bello! Come hanno già detto, musicale. Delicato e graffiante allo stesso tempo. Bello bello!
Grazie GIANLUCA GUILLAUME, ROBERTO MONTENERO, GESSICA SCAPIN, MARIA LR
Per aver letto il frammento 22 e ancora di più per i vostri commenti che sono confortanti e utili e scaldano il cuore!
L’ho trovato sorprendente. Bellissimo il confronto tra l’ossatura della storia, e l’eterno punto di vista della gente, sempre sullo sfondo. Complimenti
Gianluca,
davvero complimenti.
Ho apprezzato tantissimo la prosa minimal che sottende densi significati nascosti ed il ritmo incessante, continuo che rapisce chi legge e lo induce a ricominciare da capo.
Sublime il punto di vista qualunquista ed incasellato della gente, che mi ha ricordato Smisurata Preghiera, uno dei pezzi di De André che preferisco:
“la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un’anestesia
come un’abitudine”.
Davvero bravissimo.
LAVINIA , LORENZO,
sono frastornato dai vostri straordinari commenti, vi ringrazio dal profondo per l’attenzione e la profondità con la quale avete letto e commentato.
grazie!
Originale, profondo, fluido. Mette in evidenza gli estremi opposti dell’umanità: la ricerca dell’essenza e la superficialità del materialismo.
Gianluca bravissimo.
Grazie Giuseppe per il tuo meraviglioso commento!
Tanti ( troppi) anni fa leggevo volentieri le poesie di Brecht, be’, non so perché, forse la semplicità apparente della forma o l’etica del contenuto… insomma, qualche cosa mi ha ricordato quelle letture di ragazzo, grazie 🙂
Mille grazie Ugo, il parallelo è fin troppo lusinghiero!
Fatico a togliermi dalla testa questo “alla gente sembrò”, un ritornello che fa da contraltare e dice un milione di cose (e che mi ricorda che, purtroppo, l’umanità ha questi meccanismi che non cambiano mai). Sento anche io questo racconto in musica, ma sarà perché è bello e allora starebbe bene in qualunque versione. Bravissimo. P.S. Ho apprezzato anche l’altro tuo Frammento, originale e riflessivo in uno stile che diventa -per me- un altro modo di raccontare.
Grazie Lidia per il tuo commento e per aver letto entrambi i “frammenti ” sono felice che , come una canzone, ti sia rimasto in mente il ritornello:)
Tengo moltissimo, Gianluca, a farti sapere quanto io abbia apprezzato la tua prosa: lirica, alta, stupenda ma al tempo stesso attuale, contemporanea. Lo stesso vale per il soggetto del racconto che crea un collegamento invisibile ma percepibile tra storie lontane secoli e secoli e ci conferma ancora volta che il tempo non esiste.
Hai una capacità non comune che ammiro moltissimo. Non posso non farti il mio In bocca il lupo! e, anche se la risposta è “Animal scorrect”, è comunque la formula a cui sono più affezionata. E poi ultimamente qualcuno risponde Viva il lupo!
Bravissimo!
Marcella il tuo commento è bellissimo! Lo rileggerò nei momenti difficili.
Grazie grazie!
Ciao Gianluca, la tua prosa lirica suscita meraviglia per la sua originalità. Un breve frammento letterario che racconta la storia di una vita. Del resto, la vita non è forse fatta di frammenti? Mi ha colpito molto questo “rumoreggiare” della gente, che non sa mai niente, ma crede sempre di sapere tutto. Molto bravo!
Gianluca,
incuriosita dal tuo commento a uno dei miei racconti ho letto i tuoi frammenti di vita, di vite, di non vita. Il toro dal nome umano, il torero Victor che vincente non è ma lo diventa condividendo la sorte con la bestia che bestia non è; il moderno Francesco che toglie a sé e che dà a chi non ha, incompreso perché indecente, impresentabile perché controcorrente, dimenticabile perché imbarazzante. Lo stile del dispaccio, del telegramma, dell’epitaffio, talvolta balbettante di ‘sembra’ che mettono in dubbio il distacco del cronista. Bellissimi entrambi.
Bello lo stile, bella l’impostazione scelta, bello il messaggio. Condivido pienamente. Bravo
Grazie Paola e Rosa Maria, per il vostri meravigliosi commenti
Gianluca,
un grandissimo “bravo” per entrambi i tuoi frammenti! Hai uno stile particolarissimo e una grande abilità nel portare al punto di straniamento, e dunque trasformare in materia di riflessione, ciò che può apparirci acquisito o scontato. E l’ipotesi sottesa a questo testo, ossia il trapiantare nei tempi moderni (e relative conseguenze) la storia di Francesco, è brillantissima.
Posso permettermi un parallelo letterario? Salvo la diversa conduzione della narrazione (tra parentesi, ho apprezzato moltissimo la tua prosa ritmica!), mi ha ricordato alla lontana Gianni Celati. Atmosfera sospesa e quasi fiabesca; interrogativo sulla diversità intesa socialmente, “clinicamente” o nell’ambiguità tra le due dimensioni…insomma, non ho potuto non pensarci. Ma è chiaro che ciò non compromette, anzi esalta ulteriormente la tua originalità.
Complimenti ancora 🙂
Un racconto letteralmente “breve” che mi ha forzato alla riflessione: di fronte a novelli “Francesco” (senza scomodare la santità ma solamente la fame di definirsi in antitesi alla società per sottrazione) come mi comporto? Notando e comprendendo il bisogno di libertà o additando e scandalizzandomi, riempiendo la bocca di scudi verbali quali “pazzo, folle, disturbato”? Per il resto bellissima l’impostazione a ballata, a cantico, e perfetto lo stile sobrio. Bravo Gianluca e grazie!
Bello,una prosa leggera,un tema delicato…ma sei sicuro che avrebbe detto “Addio”?
Grazie mille Marzia, Giada,Marco vostri commenti sono meravigliosi!
Grazie grazie per averlo letto!!
Per Michela: la tua domanda mi colpisce, forse sei arrivata all livello più profondo di questo frammento?
esiste un parallelo evidente con il “Cantico”e “Francesco”
Nel frammento 22 sono inseriti 9 “indizi ” , come 9 sono i “Laudato”
L’indizio numero 8 è la parola ADDIO
Il “Laudato” n° 8 è dedicato a ” sora nostra morte…”
“ Addio” è un saluto che significa “ affidarsi alla volontà di Dio”
quindi la risposta è SI , prima di incontrare “sora morte “avrebbe detto proprio “A Dio”= Addio.
Inoltre numero 8 ha un particolare valore di “speranza” (l’ottavo giorno…) e qui mi fermo.
Gli “schemi” degli indizi sono tutti diversi tra loro, alcuni molto evidenti , altri complessi.
Credo che questo non aggiunga nulla al racconto che vuole essere semplice e toccare il cuore.
Bellissima risposta,quella che cercavo.
Il tuo racconto mi sembra ancora più bello così…grazie
Bellissimo e essenziale. Quanta verità nella tua descrizione superficialità dello sguardo della gente. Mi piace anche la forma che hai scelto, rigorosa. Bravo!
Bravo Gianluca, molto molto profondo il tuo racconto.Mi hai fatto pensare ai veri “socialmente disturbati” di oggi.
Cioè coloro che dall’alto del loro “potere” dovrebbero mantenere la “normalità” collettiva ma il risultato è evidente.
Probabilmente ho colto soltanto in minima parte tutto il senso del tuo scritto ma sicuramente la parte più semplice ed essenziale.
In bocca al lupo!!!!
Sono rimasta molto impressionata dalla forma del tuo racconto. Bello, bellissimo, colpisce. Mi ha fatto tornare in mente la scena del film “Cuore sacro” in cui Barbara Bobulova si toglie tutti i vestiti nella metropolitana e vuole dare tutto quello che ha ai poveri. Il racconto tuo è uno dei più belli a mio parere. Bravissimo!
Grazie Raffaella,Barbara,Dominique, ognuno dei vostri commenti aggiunge qualcosa al frammento 22 , che sta cominciando ad avere una vita staccata dal’ autore.
Grazie infinite!
Un bel racconto sul significato, il senso e le conseguenze dell’andare controcorrente. Mi sono piaciuti lo stile essenziale “a togliere” (intonato al tema!) e la scelta delle frasi brevi e staccate che finiscono per dare ritmo e musicalita’, come una ballata d’autore fuori dai soliti cori. Complimenti!
Grazie Marco Florida, il tuo commento mi fa un immenso piacere!
Se Francesco d’Assisi tornasse oggi, ne riconosceremmo la grandezza? Grazie Gianluca per questo tuo racconto, semplice e complesso al tempo stesso, capace di parlare al cuore ed alla mente. Tra i tuoi “Frammenti”, è il mio preferito.
Grazie Riccardo per aver letto il frammento 22 e per aver colto il suo significato,
Il tuo commento mi riempie di gioia, grazie!
Al terzo frammento – ho letto questo per ultimo – posso dirti caro Gianluca che mi piace molto il tuo stile stringato, essenziale e pungente. Mi ricorda qualche breve racconto di Kafka, per cui direi che puoi essere soddisfatto! Continua a colpirci così.
Lucia Grazie di cuore per averli letti!! il tuo splendido commento e il paragone che fai con K. mi riempiono di gioia
Grazie grazie!
Belli i tuoi frammenti. Questo mi ha colpito in modo particolare: fa pensare. Se Francesco tornasse oggi ci limiteremmo a sottoporlo a un TSO e a liquidarlo come socialmente disturbato? Forse sì, e non è consolante. Grazie per averlo scritto.
Grazie a te Maurizio per averlo letto e per il bellissimo commento che hai lasciato, sono felice che ti abbia colpito
Stile diverso e diretto. Ti rinnovo i complimenti, gianluca!
Caro Daniele, grazie per aver letto anche I frammenti 22 e 31,sono immensamente felice che ti siano piaciuti
E’ il mio preferito! Congratulazioni Gianluca e arrivederci a Lucca!
E allora, Viva il lupo!
E… evviva Gianluca!
Complimenti Gianluca! Credo che un po’tutti ci siamo affezionati ai tuoi frammenti e sono contenta che sia stato scelto questo, per la sua tematica impegnata.
Grazie a voi tutti per questo giro di valzer
per esservi lasciati guardare negli occhi
per aver scritto,
letto e scritto ancora
con garbata gentilezza
sempre.
Per voi il frammento zero:
Elettroni
al fine è ciò che siamo.
soggetti al principio di indeterminazione.
Definiamo la nostra posizione toccandoci…
..con la parola.
Questa relazione ci assegna
con esattezza
un luogo e un istante
per essere certi
della nostra
esistenza.
Ciao Gianluca, sono felice che il tuo frammento sia stato capito ed apprezzato!! A presto!!
Beh! Grazie Gianluca di questo ultimo regalo che ci fai… E tornaci a trovare il prossimo anno, non dimenticarci, ma continua a scriverci e a risponderci come già fai ora.
Ancora congratulazioni Gianluca, per la meritatissima vittoria. E grazie per il frammento 0. Quando potremo leggerli tutti??… Un caro saluto!:)
Una delizia.
Semplice, profondo, incantevole.
Colpisce con una carezza l’anima, lasciando un segno indelebile: così un frammento.
Una delizia.
Semplice, profondo, incantevole.
Colpisce con una carezza l’anima, lasciando un segno indelebile: così un frammento.
Del resto…”la bellezza salverà il mondo”
Semplice, scarno, profondo! Congratulazioni!
Comincio a rispondere ai vostri tanti commenti che mi rendo sempre molto felice,
ci vorrà un po’ ma vorrei farlo lentamente uno per uno.
PAOLA DALLAVALLE
Paola carissima, tu sai quanto sia felice che il tuo racconto sia tra i vincitori (forse non era quello che ti aspettavi) ma io lo trovo bellissimo e poi le Peonie fioriscono prima!
sarà bellissimo conoscerti di persona a Lucca.
MARCELLA CASSISI
i tuoi commenti mi hanno messo i brividi! sei una straordinaria scrittrice e sai anche leggere con estrema profondità.
le tue storie restano sicuramente tra le migliori di questo concorso, viva il lupo sempre!!
Gianluca,
eccomi, finalmente, a farti le mie più sentite congratulazioni pubbliche.
Penso di poter parlare a nome della platea dicendo che il tuo stile, in bilico tra poesia, narrativa e lirica, caratterizzato da una metrica che ipnotizza ed una sintesi divina, sia il più originale e peculiare tra quelli visti in questa edizione.
Se poi si aggiunge che in ogni frammento tratti temi ispidi e sentiti con una sensibilità ed una capacità di favorire una riflessione del lettore uniche – dote, quest’ultima, tipica dei grandi della letteratura – è scontato concludere che sei uno scrittore superbo, difficilmente avvicinabile.
Sono molto orgoglioso di aver avuto a che fare con te.
Ci vediamo a Lucca.
Per IVANA LIBRICI, cara Ivana grazie per i tuoi complimenti, devo dirti che avrei voluto incontrarti a Lucca per rinnovarti il mio grande amore per la tua storia bellissima.
hai un grande talento e sono certo che presto finirai in una rete e qualcuno dirà ” questa si che è una pesca miracolosa!”
Per GLORIA FONTANIVE, Gloria non ho mai avuto nessun dubbio della tua bravura sono felice che avremo la possibilità di incontrarci, ancora tanti complimenti!
Per SIMONA FACCANI, Simona sei bravissima a scrivere il tuo racconto mi ha colpito molto e anche i tuoi commenti sempre profondi ed eleganti.
fari strada ” Fidati di me”!
@Giada, ancora grazie per le tue belle parole e per l’augurio che gentilmente fai ai “frammenti”
Ti rinnovo i miei complimenti, hai un gran talento, per me evidente, e sono certo lo sarà presto a molti.
@ Rosella Cara, grazie per le tue belle parole, la tua gentilezza mi tocca profondamente.
@Gentile Ombretta, grazie per le tue parole, sarà bello incontrarsi conoscersi e parlare di questa straordinaria avventura che è racconti nella rete.
@ Lorenzo, mi hai tolto il respiro…e ogni parola adeguata per esprimere la gioia di leggerti, sono in seria difficoltà a rispondere ad una tale quantità di straordinari complimenti. La stima reciproca che ormai ci lega, impone, se lo vorrai, di darci del Lei, forma elegante per l’autentica confidenza. Aspetterò con gioia di incrociare il suo sguardo messere mentre ci stringeremo le mani in quel di Lucca.
Chi è la PRIMA che ha paragonato il tuo frammento a una ballata?? E chi è la prima ad averne immaginato un accompagnamento musicale? Modestamente….IO…
Cara Laura è assolutamente vero!! Onore al merito! Eccolo il tuo bellissimo commento ” Pazzia come libertà, ma anche prigione. Il Santo , Enrico IV, o qualche povero disgraziato , non fa differenza.Mi ha ricordato ‘Francesco’ meraviglioso film della Cavani.Molto particolare questo racconto-ballata-poesia ! Ci immagino la musica d’accompagnamento, ci starebbe proprio bene!”
Grazie e che tutti sappiano!!
Gianluca! Perdona il ritardo! Complimenti per la meritatissima vittoria! Un peccato però che tu il prossimo anno non possa regalarci altri frammenti in questo contesto, attendo di poterti leggere ancora in altre forme!!!
Cara Lidia, grazie per i tuoi affettuosi complimenti! Sappi comunque che il prossimo anno attendo altri “brividi di terrore” e sicuramente sarò con voi per commentarli.
Gianluca,
non so cosa aggiungere a quello che hanno già detto prima di me. Geniale l’idea di trasportare la vita di Francesco ai giorni nostri, ottimo il ritmo della prosa, ottima persino la critica alla società odierna. Questo testo è la dimostrazione di qualcosa che già penso da tempo: non c’è bisogno di un brano lungo per toccare profondamente o per esprimere pensieri complessi. Non c’è bisogno di una forma prolissa, di pagine e pagine, anzi: poche frasi con il giusto ritmo e la giusta semplicità, che arrivino diritte lì dove vogliono andare a colpire. Le tue parole sono ben affilate e trapassano il lettore. Sono davvero felice che la giuria le abbia premiate!
Grazie Eleonora, per aver letto il Frammento 22 e per il tuo lusinghiero commento.
Sarò felice di incontrarti a Lucca il prossimo ottobre.
Bellissimo e originale. E complimenti per la vittoria.
Colgo l’occasione di ringraziare Antonella che è andata a cercare e leggere il frammento 22 che risale alla scorsa edizione per un modesto suggerimento a tutti gli autori di quest anno.
Siate appassionati nel leggere gli scritti degli altri, siate appassionati nel commentarli, dedicate la stessa cura che mettete nelle vostre storie per regalare un commento di qualche riga.
Pensate a quanto vi sia gradito leggere l’apprezzamento di un altro per il vostro racconto, la stessa gioia potete regalarla a vostra volta.
Siate profondi e cercate la bellezza nascosta,
siate gentili,
se necessario mantenete un elegante silenzio.
Siate lettori e poi scrittori.
Demetrio, suggerirei di premiare anche i migliori commenti.
Ringrazio anch’io Antonella per avermelo fatto leggere. Veramente molto, molto bello. Ti scrivo dopo averlo letto e le emozioni stanno ancora percorrendo la mia mente, Ho bisogno di tempo per assimilarle e commentarle con la razionalità, ma questo non è importante. L’importante è che so che quando mi succede ho scoperto qualcosa di bello. Grazie.
Straordinario!
Grazie a Michele che mi ha fatto conoscere i tuoi preziosi frammenti. Li ho letti tutti e trei e li trovo poetici, essenziali, incisivi e …assolutamente fantastici!!! Da vero scrittore.
Grazie Pasqualina, per averli letti, felice dellle tue appassionate parole
Ho letto i tuoi “frammenti” in religioso silenzio. Poi, piena di entusiasmo, li ho voluti condividere con i miei familiari. Brevi ma ricchi, mi sono arrivati dritti al cuore.
Grazie Margherita, ci che hai fatto mi riempie di felicità grazie grazie!!!!
che meraviglia Gianluca Zuccheri, racconto di cuore e di cervello. Mi piace