Premio Racconti per Corti 2010 “Un giorno speciale, come tanti” di Micaela Fantauzzi
Categoria: Premio Racconti per Corti 2010Stamattina l’ufficio postale è strapieno. E’giorno di riscossione pensioni. La lunga coda di persone anziane riempie lo stretto corridoio che dall’entrata conduce agli sportelli. Il display è fisso e non scorre nessun numero da circa un quarto d’ora. Una voce spezza il brusìo della folla “Siamo spiacenti, i computer sono bloccati. Ci sarà da aspettare, ma non sappiamo dirvi quanto.”
Il brusìo si trasformò in un tumulto di protesta. Un signore guadagna l’uscita tenendo stretto il suo sacchetto in cui si trova il regalo per il nipotino: un pallone da calcio con i colori dell’Italia.
Lentamente le persone defluiscono fuori per radunarsi, poi, in gruppetti sul marciapiede.
Dalla parte opposta della strada c’è un grande prato dall’erba verde brillante…
Al signore di prima scivola il sacchetto e il pallone, rimbalzando, attraversa la strada andandosi a fermare in mezzo all’erba. Un vecchietto col cappello vedendo la scena balza con un’insolita agilità sul pallone, calciandolo. A quel punto, un gruppetto di vecchietti, come risvegliati dal sonno dell’andropausa, si lanciano nel prato, pronti a sfoggiare inimmaginabili doti calcistiche. Le donne iniziano a incitare gli omini, sventolando libretti della pensione, foulard, scialli e qualsiasi altra cosa abbiano in mano, trasformandosi magicamente in “vecchiette pon pon”.
Dopo aver delimitato le due porte con varie suppellettili, ha inizio una particolarissima partita di calcio. Ci sono tutti: arbitro, guardalinee e pubblico che diventa sempre più numeroso, accogliendo via, via i passanti incuriositi.
La partita elargisce forti emozioni e nonostante le interruzioni, per permettere ai vecchietti di riposarsi, respirare un po’ di ossigeno spray oppure bere un sorso d’acqua, si rivela una competizione con i fiocchi.
Il pubblico acclama i suoi paladini, le “vecchiette pon pon” gridano slogan tipo: “SIAMO FORTI, SIAMO NOI, VINCEREMO COME EROI!”
“IL RISULTATO ARRIVERA’ E L’OSPIZIO ASPETTERA’!”
I giocatori corrono tra le margherite, uno addirittura con le stampelle ben strette si lancia all’inseguimento del pallone. Un altro, abile difensore, schiaccia con la sua scarpa ortopedica i piedi degli avversari. Il capitano strappa e lancia lontano il parrucchino ad un giocatore costringendolo a partire alla sua ricerca, trascurando così la partita.
Dopo novanta minuti di fuoco, la partita finisce 2-2. Parità assoluta tra pensionati con dentiera e pensionati con denti propri. Accaldati e stanchi i giocatori si rimettono giacche e maglioncini e tra gli applausi e le grida dei tifosi, tornano verso l’ufficio postale riformando la fila che si era sciolta quasi due ore prima.
Sul display i numeri cominciano a scorrere, così, uno per uno, gli anziani escono con in tasca i soldi della pensione e negli occhi una scintilla di giovinezza.
Ricorda “Cocoon, l’energia dell’universo” del mitico Ron Howard di Happy Days!
Paradossale qel tanto che serve. Ok
Gradevole. Manca solo un po’ di sana cattiveria e una più attenta ricerca nell’uso degli aggettivi.
Quoto Zambarda
?
Divertente, stralunato, facile da leggere. Magari sarebbe un buon soggetto per un corto. Bene!