Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2016 “Tale padre, tale figlia” di Alex Creazzi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2016

È la mattina del suo nono compleanno, ma stavolta la festa di Sara ha un sapore diverso. Enrico, il padre, ha perso il lavoro e Lucia, la madre, le spiega al tavolo della colazione che non ci sono più i soldi per la maestosa torta al cioccolato alla quale era abituata: Dobbiamo stringere la cinghia! Ogni centesimo è vitale per far fronte alle spese. Sara reagisce male. Enrico invece sembra assente. È depresso e non ha il coraggio di guardare in faccia l’amata figlia. Sguardi tristi si susseguono mentre Sara spegne un’unica candelina infilzata su una modesta merendina. Non c’è aria di festa. Sara annuncia che non inviterà Alice per il pomeriggio. Riderebbe di un compleanno a base di merendine ed acqua del rubinetto. Lucia s’innervosisce e accusa la figlia di egoismo: non può far sentire in colpa il padre per una torta! Sara se ne va senza salutare. Enrico rimane in silenzio e rimugina. La bambina arrabbiata si chiude in camera ed afferra il salvadanaio nascosto sotto al letto. Il salvadanaio, pesante e rumoroso, custodisce un discreto gruzzolo. Sara riflette ma poi lo rimette a posto. Prende lo zainetto ed esce.

Dalla cucina Lucia chiama Sara ma la figlia non risponde. È già uscita. La moglie quindi ricorda al marito che oggi è il termine ultimo per pagare la rata arretrata della bolletta luce. Ma dopo aver utilizzato il sussidio di disoccupazione per pagare l’affitto i soldi sono finiti. C’è il rischio di rimanere al buio ed il locatario certamente non gradirebbe. Cosa diremo a Sara?, chiede Enrico. Lucia inizia a sparecchiare: La signora Rossi del piano di sopra non ti ha chiesto di riparare la doccia? Forse potrebbe pagarti.Forse, ma non credo che se lo possa permettere. Campa con una piccola pensione, poveretta! Lucia sospira. Enrico sibila che proverà a trovare una soluzione. Dov’è il bollettino per il pagamento?, chiede. Sul mobile in corridoio, risponde Lucia. Enrico si mette le mani sul viso, disperato: Questa è sempre stata una giornata speciale! Lucia lo consola: Lo sarà anche stavolta! I due rimangono lì abbracciati, soli nel silenzio della cucina.

Quel pomeriggio Sara entra in un supermercato e si ferma dinnanzi alla vetrina delle torte. Ammira torte al cioccolato, alla frutta, al gelato: un tourbillon di gusto e colori! Un commesso che parla ad un cellulare le toglie la torta al cioccolato da sotto al naso. Sara lo segue fino alla cassa. Una vecchietta sta contando degli spiccioli: Quella torta non è mia! Io devo pagare solo la bolletta! Il commesso appoggia la torta a lato: Lo so, l’hanno prenotata per un compleanno! Poi passa il codice a barre della bolletta. Sara fissa la torta.

Lucia indossa un impermeabile nella sua stanza da letto. All’improvviso sente un rumore. Si affaccia e vede Sara che esce di corsa. Lucia la segue: Dove stai andando?Da Alice!Guarda che esco anch’io ora!Dov’è il babbo? Lucia controlla il mobile in corridoio: il bollettino non c’è più. È uscito, credo… Non fare tardi! Sara scende le scale in fretta. La madre, sospettosa, si reca nella camera della figlia e trova il salvadanaio frantumato. Lucia scuota la testa infastidita e si china per raccogliere i pezzi.

Quella sera Lucia torna presto e trova l’appartamento al buio. La donna si spaventa, entra senza chiudere la porta e trova Enrico seduto al tavolo della cucina, composto, in silenzio. Lucia preme l’interruttore. La luce s’accende. Perché stavi al buio?, chiede sollevata. Dov’è Sara?, ribatte lui. Lucia si siede e racconta del salvadanaio. Crede che Sara abbia scialacquato i suoi risparmi per comprare una torta e si dice seccata da cotanto egoismo. Enrico abbozza: Ah, è così… Sembra deluso ora. La Rossi mi ha pagato! Lucia annuisce: Sì, ho visto che hai preso il bollettino!Quale bollettino? All’improvviso la luce si spegne. Buio. Hanno staccato la corrente! Panico. Non sei uscito con il bollettino?No!E allora chi l’ha preso dal mobile???

La luce di una candela illumina il volto di Sara. La bambina entra in cucina e posiziona la candela davanti al padre. Il tuo regalo, babbo! Sara sorride e gli consegna il bollettino. Enrico non crede ai suoi occhi. Passa il bollettino alla moglie e lei conferma: È pagato! Sara racconta che quella mattina aveva fatto finta di uscire ed aveva così acchiappato il dialogo sulla bolletta. Poi aveva sentito il padre disperarsi e subito si era sentita in colpa per la cattiveria dimostrata. Quindi ha preso il bollettino dal mobile, di nascosto, e ha pagato la rata alla cassa del supermercato con il denaro del salvadanaio, proprio come aveva visto fare alla vecchietta. Ora è stata lei a spegnere la luce per creare la solita atmosfera da compleanno. Una torta può aspettare, un babbo che ha bisogno di aiuto no! Per nove anni ho pensato che questa fosse solo il mio giorno, ma è anche il tuo giorno! Lucia abbraccia Sara. Enrico si commuove, ma poi trova la forza per alzarsi: Be’, non appena finito il lavoro dalla signora Rossi ho chiamato il supermercato. Una bolletta poteva aspettare, mia figlia no! Enrico apre il frigorifero e nella luce di esso risplende la torta al cioccolato! Sara si ricorda del commesso con il cellulare ed urla per la gioia. Enrico piazza la torta sul tavolo. Lucia sussurra alla figlia: Hai visto, se per una volta ti concedi un gesto puramente altruista qualcosa ti tornerà indietro… Forse anche subito! Sara ed Enrico spengono la candela insieme. I due infatti compiono gli anni nello stesso giorno. Tale padre, tale figlia.

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8 commenti »

  1. Delizioso, mi ha fatto ricordare ‘Cuore’..da piccola non capivo ma l’ho rivalutato con gli anni. Mi è piaciuto l’happy ending , in genere non amo le soluzioni ‘ok! ‘ nelle storie tragiche ma in questo puzzle tra padre e figlia , ci sta tutto..proprio un corto doc! Unico neo: mi è venuta fame! E non ho torte al cioccolato..ma mi trangugio un wafer e spengo la luce! Ciao!

  2. Evviva la torta al cioccolato.

  3. Intreccio ben architettato: coinvolge ed emoziona. Complimenti.
    (Mi chiedo perché Laura non disponga di una torta al cioccolato; spero che il padre non abbia perso il lavoro).

  4. Guarda io sono famosa per essere una strega! Nel senso che vedo e prevedo..ed avevo previstooooo! In più son stata la première…son strega! Complimenti! (il mio intuito è famoso..azzecco sempre per gli altri ma non per me!).ciao! LF

  5. Ciao Alex, complimenti per il “corto e un “in bocca al lupo” per il lavoro di trasposizione cinematografica.
    Cordialmente Emanuele

  6. Il sacrifico dei genitori probabilmente è scontato, quello dei figli invece è un dono prezioso. Quando si invertono i ruoli, c’è qualcuno che deve crescere più in fretta degli altri, questo comporta fatica e sofferenza, ma una volta adulto, non rimpiangerà nulla, perché avrà imparato non per via di teorie ma per esperienza, i valori autentici e il vero senso della vita.
    Complimenti Alex e complimenti alla giuria per la scelta!!

  7. Grazie Laura, Costantino, Roberto, Emanuele e Barbara per aver letto il mio soggetto. Leggere i vostri commenti è un immenso piacere! Un caro saluto, Alex

  8. Ho le lacrima agli occhi. Sono veramente felice che abbia vinto il tuo racconto. Di questi tempi ci vogliono racconti così. Ci ridanno la speranza…

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