Premio Racconti per Corti 2016 “Sono stata sulla Luna” di Andrea De Santis
Categoria: Premio Racconti per Corti 2016Il dottor Roversi sta visitando Lucia, una bambina di 10 anni che è nel letto di camera sua con attaccate diverse flebo e un monitor. Nella stanza ci sono anche i genitori di Lucia.
-Allora Lucia, come ti senti oggi?- chiede il dottore mentre si appresta a visitarla.
-Mi fa un po’ male la schiena- risponde la bimba facendo una smorfia di dolore.
-Capisco- dice il dottore mentre continua a visitarla.
Lucia intanto guarda il poster della Luna appeso sulla parete di fronte al suo letto. Il dottore percepisce l’interesse di Lucia per quella foto e le chiede:
-Ti piace l’astronomia?-
-No- risponde, poi ci ripensa e puntualizza -Cioè, in un certo senso, si. E’ che…- si interrompe e guarda i suoi genitori.
-Cosa?- incalza il dottore avvicinandosi all’orecchio di Lucia -forse un segreto inconfessabile? Non ti preoccupare, a me puoi dire tutto. Ci penso io a quei due- dice indicando i genitori.
Lucia sorride – Vorrei tanto andare sulla Luna- risponde.
-E perché mai?- chiede il dottore.
– Perché lassù tutto è più leggero. Ma lo sa che sulla Luna si pesa sei volte meno rispetto alla terra?-
– Non ci avevo mai pensato sai? E’ interessante. Ma io non farei tutti quei chilometri dentro una navicella solo per pesare di meno-.
– No, certo. Però sono convinta che sulla Luna anche il dolore è più leggero. Tanto leggero da non sentirlo più. Così non dovrei prendere le medicine. E poi… vuoi mettere la vista! Tutti i crateri… sono sicura che i Marziani li usano per giocarci a nascondino!-.
– E, ma allora saresti su Marte!- puntualizza il dottore mentre ripone gli strumenti nella sua valigetta.
– E già! Che sciocca- sorride Lucia – volevo dire, i Lunziani!- e scoppiano tutti a ridere.
– Adesso però riposati. Ci vediamo settimana prossima- dice il dottore mentre si appresta a lasciare la stanza insieme ai genitori di Lucia.
-Ok – risponde la bambina.
Il dottore esce dalla stanza e insieme ai genitori di Lucia si incammina verso l’uscita.
– Non vivrà a lungo, vero dottore?- chiede il padre.
– Il tempo stringe. Stiamo cercando un donatore compatibile. Altro non si può fare. Voi non perdete la speranza- dice il dottore uscendo di casa.
La madre di Lucia, in lacrime, guarda il marito.
– Non possiamo fare niente!-
Il marito ci pensa e risponde:- E invece si!- ed esce frettolosamente di casa.
Ore 23.00 stanza di Lucia, tutto buio.
Si apre la porta ed entra il padre con una tuta da meccanico, un casco in testa e una pila in mano. Il pavimento è ricoperto di materassi e cuscini.
– Salve terrestre!- grida il padre puntando la torcia verso Lucia che si sveglia.
-Chi sei?-
– Io? Io sono un astronauta! Tu chi sei piuttosto? E che strana astronave che hai! Deve essere grazie a quei fili che riesci a respirare quassù!- dice indicando le flebo.
-Quassù?- chiede Lucia.
– Si, quassù! Sulla Luna! Non vedi come sono leggero io?- dice mentre avanza fluttuando sui materassi.
– Ma non è possibile!- esclama Lucia mentre cerca di scendere dal letto.
-Ferma! Non puoi lasciare la tua navicella, è molto pericoloso. Potresti incontrare i Lunziani!-
– I Lunziani? Ma.. allora esistono!- afferma Lucia.
– Certo! E sono dei gran birboni. Se ne stanno tutto il giorno a giocare a nascondino. To’, guarda, ce ne è uno proprio qui dentro-. Da un mucchio di cuscini estrae fuori un pupazzo a forma di marziano.
– E ce ne sono a migliaia nascosti qui in giro. Non farti ingannare dal loro aspetto, sono pericolosissimi!-
– E allora perché li prendi in mano?-
– Sono un astronauta professionista io! Ci sono volute ore e ore di addestramento per sopravvivere quassù, che credi!-
Lucia sorride.
– Sai … la tua voce assomiglia tanto a quella di mio padre-
– Tuo padre? E chi è costui? Non conosco nessun signor padre!-
– Se lo conoscessi sapresti che è il padre più dolce e simpatico della terra!-
Silenzio.
– Adesso….- dice il padre con la voce rotta dalla commozione. Poi schiarisce il tono e continua:
– Adesso però è ora che ritorni sulla terra! Sarai stanca e il viaggio è lungo fino a laggiù!-
Lucia sta al gioco:- Va bene. Come vuoi signor astronauta!-
Lucia si adagia sul letto mentre il padre esce dalla stanza.
Mattino ore 8.30.
La madre di Lucia si appresta ad entrare nella stanza con la colazione.
– Lucia. Sveglia c’è la colazione. Forza pigrona!- nessuna risposta.
-Lucia. Lucia….- la madre si avvicina al letto.
-Lucia!- urla. Subito dopo entra il padre attirato dalle urla della moglie. Entrambi si avvicinano.
Lucia è a letto con un diario aperto fra le mani. Sembra che dorma con il sorriso sulle labbra.
Sul diario aperto si legge “Sono stata sulla Luna”.
Molto toccante, mi è quasi scesa una lacrima!
Grazie Matteo. Dedicato a tutti padri di famiglia….ci tenevo fosse pubblicato proprio il giorno della festa dei papà.
molto ben strutturato. complimenti
Semplicissimo, poetico, bello.
Auguri
Alberto Pesi (“il ritorno”)
Grazie Giulio e Alberto. Poetico… arrossisco, ti ringrazio Alberto. In bocca al lupo e buona lettura a voi.