Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2016 “Sono stata sulla Luna” di Andrea De Santis

Categoria: Premio Racconti per Corti 2016

Il dottor Roversi sta visitando Lucia, una bambina di 10 anni che è nel letto di camera sua con attaccate diverse flebo e un monitor. Nella stanza ci sono anche i genitori di Lucia.
-Allora Lucia, come ti senti oggi?- chiede il dottore mentre si appresta a visitarla.
-Mi fa un po’ male la schiena- risponde la bimba facendo una smorfia di dolore.
-Capisco- dice il dottore mentre continua a visitarla.
Lucia intanto guarda il poster della Luna appeso sulla parete di fronte al suo letto. Il dottore percepisce l’interesse di Lucia per quella foto e le chiede:
-Ti piace l’astronomia?-
-No- risponde, poi ci ripensa e puntualizza -Cioè, in un certo senso, si. E’ che…- si interrompe e guarda i suoi genitori.
-Cosa?- incalza il dottore avvicinandosi all’orecchio di Lucia -forse un segreto inconfessabile? Non ti preoccupare, a me puoi dire tutto. Ci penso io a quei due- dice indicando i genitori.
Lucia sorride – Vorrei tanto andare sulla Luna- risponde.
-E perché mai?- chiede il dottore.
– Perché lassù tutto è più leggero. Ma lo sa che sulla Luna si pesa sei volte meno rispetto alla terra?-
– Non ci avevo mai pensato sai? E’ interessante. Ma io non farei tutti quei chilometri dentro una navicella solo per pesare di meno-.
– No, certo. Però sono convinta che sulla Luna anche il dolore è più leggero. Tanto leggero da non sentirlo più. Così non dovrei prendere le medicine. E poi… vuoi mettere la vista! Tutti i crateri… sono sicura che i Marziani li usano per giocarci a nascondino!-.
– E, ma allora saresti su Marte!- puntualizza il dottore mentre ripone gli strumenti nella sua valigetta.
– E già! Che sciocca- sorride Lucia – volevo dire, i Lunziani!- e scoppiano tutti a ridere.
– Adesso però riposati. Ci vediamo settimana prossima- dice il dottore mentre si appresta a lasciare la stanza insieme ai genitori di Lucia.
-Ok – risponde la bambina.
Il dottore esce dalla stanza e insieme ai genitori di Lucia si incammina verso l’uscita.
– Non vivrà a lungo, vero dottore?- chiede il padre.
– Il tempo stringe. Stiamo cercando un donatore compatibile. Altro non si può fare. Voi non perdete la speranza- dice il dottore uscendo di casa.
La madre di Lucia, in lacrime, guarda il marito.
– Non possiamo fare niente!-
Il marito ci pensa e risponde:- E invece si!- ed esce frettolosamente di casa.

Ore 23.00 stanza di Lucia, tutto buio.
Si apre la porta ed entra il padre con una tuta da meccanico, un casco in testa e una pila in mano. Il pavimento è ricoperto di materassi e cuscini.
– Salve terrestre!- grida il padre puntando la torcia verso Lucia che si sveglia.
-Chi sei?-
– Io? Io sono un astronauta! Tu chi sei piuttosto? E che strana astronave che hai! Deve essere grazie a quei fili che riesci a respirare quassù!- dice indicando le flebo.
-Quassù?- chiede Lucia.
– Si, quassù! Sulla Luna! Non vedi come sono leggero io?- dice mentre avanza fluttuando sui materassi.
– Ma non è possibile!- esclama Lucia mentre cerca di scendere dal letto.
-Ferma! Non puoi lasciare la tua navicella, è molto pericoloso. Potresti incontrare i Lunziani!-
– I Lunziani? Ma.. allora esistono!- afferma Lucia.
– Certo! E sono dei gran birboni. Se ne stanno tutto il giorno a giocare a nascondino. To’, guarda, ce ne è uno proprio qui dentro-. Da un mucchio di cuscini estrae fuori un pupazzo a forma di marziano.
– E ce ne sono a migliaia nascosti qui in giro. Non farti ingannare dal loro aspetto, sono pericolosissimi!-
– E allora perché li prendi in mano?-
– Sono un astronauta professionista io! Ci sono volute ore e ore di addestramento per sopravvivere quassù, che credi!-
Lucia sorride.
– Sai … la tua voce assomiglia tanto a quella di mio padre-
– Tuo padre? E chi è costui? Non conosco nessun signor padre!-
– Se lo conoscessi sapresti che è il padre più dolce e simpatico della terra!-
Silenzio.
– Adesso….- dice il padre con la voce rotta dalla commozione. Poi schiarisce il tono e continua:
– Adesso però è ora che ritorni sulla terra! Sarai stanca e il viaggio è lungo fino a laggiù!-
Lucia sta al gioco:- Va bene. Come vuoi signor astronauta!-
Lucia si adagia sul letto mentre il padre esce dalla stanza.

Mattino ore 8.30.
La madre di Lucia si appresta ad entrare nella stanza con la colazione.
– Lucia. Sveglia c’è la colazione. Forza pigrona!- nessuna risposta.
-Lucia. Lucia….- la madre si avvicina al letto.
-Lucia!- urla. Subito dopo entra il padre attirato dalle urla della moglie. Entrambi si avvicinano.
Lucia è a letto con un diario aperto fra le mani. Sembra che dorma con il sorriso sulle labbra.
Sul diario aperto si legge “Sono stata sulla Luna”.

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5 commenti »

  1. Molto toccante, mi è quasi scesa una lacrima!

  2. Grazie Matteo. Dedicato a tutti padri di famiglia….ci tenevo fosse pubblicato proprio il giorno della festa dei papà.

  3. molto ben strutturato. complimenti

  4. Semplicissimo, poetico, bello.
    Auguri
    Alberto Pesi (“il ritorno”)

  5. Grazie Giulio e Alberto. Poetico… arrossisco, ti ringrazio Alberto. In bocca al lupo e buona lettura a voi.

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