Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2016 “Schiavi Retribuiti” di Matteo Valentini

Categoria: Premio Racconti per Corti 2016

Ufficio di una grande azienda, mobili per archivi beige puliti e lucidati, pavimento in marmo brillante, finestre talmente pulite e trasparenti che sembra non ci siano. La scrivania del capo con computer di ultima generazione, una radio, due vasi, stampante e cancelleria varia. Chiara, circa 22 anni, vestita elegante coi tacchi e capelli raccolti, è seduta davanti alla scrivania. Sta aspettando l’arrivo del capo, è tesa, le sue dita battono su un plico marrone che ha in mano, le gambe tremano, guarda continuamente la porta. Dalla radio si erge la voce dello speaker:

– Eccoci qua su RadioCeinz 104.4, oggi parleremo degli sfruttamenti sul posto di lavoro.

Improvvisamente la porta si apre, ed ecco che Sergio (35), vestito con suit costosissimo, Rolex al polso che luccica, entra nella stanza bevendo un succhino alla pesca, e guardando il cellulare si avvicina alla poltrona. Chiara scatta in piedi e allunga la mano, ma lui la ignora completamente e si siede. Lei con una faccia leggermente imbarazzata tira indietro la mano e si riaccomoda. Sergio appoggia i piedi sulla scrivania e si distende completamente, poi si punta il Cell verso il viso, contrae le labbra a mo di papera e scatta un selfie. Chiara guarda la scena imbarazzata, improvvisamente il giovane alza lo sguardo e nota Chiara.

–  Salve, mi dica tutto!

Chiara risponde titubante.

– Si, ehm, veramente mi ha chiamato lei, sono Chiara Cargini, sono qui per il colloquio.

Sergio analizza alcuni fogli.

–  Mmmm, si dunque… Ah la stagista! Benvenuta, (guardandosi Il Rolex) ma è in anticipo di un’ora!

Chiara punta il dito verso l’orologio alla parete.

–  Veramente dovevamo vederci alle 9 e sono le 10!

Sergio guarda il suo Rolex con aria pensierosa.

–  Mmm, sapevo che dovevo metterci l’ora legale.

–  Veramente ci voleva l’ora solare, quindi lei è in ritardo di due ore.

Il capo si alza di scatto stizzito e replica.

–  Non stiamo qui a sentenziare chi è in ritardo e chi no, allora lei lo sa per chi lavoriamo?

La ragazza ribatte con voce tremolante.

–  Ehm, sì, voi, voi siete una delle Radio più importanti della nazione.

Sergio cammina affannosamente avanti e indietro.

–  NO, noi siamo LA radio più importante, siamo Radio Ceinz! Tu lo sai chi è Ceinz?

Chiara scuote la testa.

Il ragazzo continua.

–  Bene, perché nessuno sa chi è Ceinz, ne perché la stazione si chiami così, ma tu lo devi rispettare come un’entità superiore se lavorerai qui, sei disposta a farlo?

Chiara risponde sempre più impaurita.

–  Ssss-sì, sì sicuramente.

–  Dovrai eseguire qualsiasi ordine ti verrà richiesto, essere puntuale alle 8:00 e se necessario rimanere la sera dopo le 17, farmi trovare il caffè pronto quando arrivo e non contestare le mie decisioni, ci siamo capiti?

Chiara annuisce tremando. Sergio si siede e prosegue.

–  Bene, allora, primo compito, spogliati!

Chiara è terrorizzata, non le esce un filo di voce, Sergio la osserva attentamente per un attimo, poi scoppia a ridere.

–  AHAHAHAH, dovresti vedere la tua faccia! Ci stavi cascando!

Chiara accenna un risolino stizzito.

–  Va bene dai, comunque, non, non menzionare questo nel sondaggio che ti faranno, ho già avuto qualche problema con questa storia delle molestie sessuali sul lavoro.  Cioè voglio dire uno adesso non può neanche sistemare la gonna di una giovane apprendista mentre fa le fotocopie che subito arriva un qualche giudice che ti impone 100 ore di corso riabilitativo per molestie sul lavoro! Le si era alzata e si vedeva tutto!

Sergio estrae dalla scrivania un contratto precompilato e prosegue.

–  Bene, ecco qua tu sarai assunta con questo nuovo tipo di contratto su modello inglese, la sigla sta per “Standard Law And Visual Executive”, ruolo di primo livello!

La ragazza sembra ora leggermente galvanizzata.

–  La ringrazio moltissimo, darò  il massimo!

Sergio si alza e stringe la mano a Chiara, prende la 24 ore e si avvia verso la porta.

–  Ok, devo andare a quel maledetto corso sulle molestie, 3 ore a sentirsi dire: (Mima l’istruttore del corso) La donna va rispettata, puoi toccarla solo se ti autorizza, è vietato costringerla a venire al lavoro senza mutande e bla bla bla… (Indica la scrivania) comunque vai pure alla tua postazione e facci vedere di che pasta sei fatta, hai una settimana!

Chiara nota con stupore che alla sua scrivania manca la sedia e interrompe Sergio.

–  Ma scusi, non c’è la sedia!

Sergio risponde da fuori la porta.

–  Ah dimenticavo, le sedie sono solo per i dipendenti, c’è crisi! Se passi la settimana te ne faremo avere una! Saluti!

Chiara, affranta, si avvicina alla scrivania e prende il contratto in mano, legge ora il titolo del contratto in inglese: S.L.A.V.E.

 

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