Premio Racconti nella Rete 2015 “Il finanziere conta” di Rosa Grazia Rapisarda
Categoria: Premio Racconti nella Rete 2015Il Signor Ferdinando Balzo finanziere, dopo dieci anni di attesa finalmente era stato destinato in via definitiva presso gli uffici portuali della sua città natia, ben felice da qualche mese ogni mattina si reca al posto di lavoro, seduto alla scrivania per poco più di sei ore e con scrupolosa maestria adempie al suo dovere,e di tanto in tanto allunga lo sguardo alla finestra osservando il luccichio del mare e ode la vivacità della gente.
Lodato ed ammirato per la precisione nel lavorare ogni pratica a lui assegnata, lo distingue un certosino e perfetto modo di lavorare che a volte rasenta una ossessione che però lo fa notare e piuttosto bene agli occhi del Capitano, certosina perfezione che applica anche nel quotidiano e nella vita sociale.
Nulla di più , nulla di meno, solo quello che è giusto fare , quindi poche feste se non quelle comandate, mai un’uscita con amici e colleghi, né matrimoni, né anniversari, perché i centesimi non devono essere sprecati, ma si permette ogni sabato puntualmente tre pizze dal fornaio, che lui preferisce ritirare personalmente risparmiando le spese e la mancia per il viaggio da dare al commesso, che consuma cautamente in casa con la moglie Sofia ed il piccolo Andrea.
La moglie anch’essa una gran ragioniera, riusciva a far la cresta sulla spesa e sulla paghetta settimanale concessa dal marito, era dedita all’acquisto di abiti e accessori firmati e a buon prezzo per far bella figura, proprio come si addice ad una famiglia del loro rango, e girava e rigirava ogni negozio una due tre quattro volte,ma riusciva sempre ad acquistare a basso costo.
Ma quel primo anno di elementare del piccolo Andrea per i due coniugi era divenuto una vera tragedia, infatti su quindici inviti a feste di compleanno avevano potuto rifiutare di partecipare a poco più della metà, per tutte le altre costretti loro malgrado a partecipare avevano contribuito al regalo comune con ben dieci Euro, per un totale di sette feste.
” E se la matematica non è un opinione , abbiamo avuto a perdere ben Settanta Euro , non conteggiando il carburante!” lamentava Ferdinando.
I due coniugi pensarono di notte in notte, per trovare il modo giusto di recuperarli e decisero sul da farsi, infatti un giorno durante il pranzo annunciarono al piccolo:
” Finalmente il nostro piccolo Andrea quest’anno potrai festeggiare il tuo compleanno con i tuoi compagni di classe!” regalando al figliolo una grande gioia ,perché non ricordava di aver soffiato candeline in compagnia.
Si organizzarono ogni pomeriggio da Marzo ad Aprile per trovare il posto giusto, quello opportuno e meno caro e che avesse per ogni bambino partecipante un costo basso,
” E se la matematica non è un opinione, Dieci Euro per ventidue partecipanti ammonta a Duecentoventidue…mentre noi per ognuno di loro pagheremo Tre euro e dunque…facendo la differenza tra questi e quello e tenero conto dei Venti Euro del buffet solo per i bimbi naturalmente , ed i venti Centesimi per il ricordo la regalare, veramente …. ecco qua! Duecentoventi le Entrate , Ottantaquattro le uscite per un totale a nostro favore di Centotrentasei Euro..” così conteggiava sul suo foglio di calcolo.
” Cara Sofia , tu cerca di visionare e tener bene i conti non sembrando troppo invadente, indirizza le mamme su quel che sono le nostre esigenze , quindi ben inteso…un buono acquisto presso il negozio ” B&B”, suggeriva caldamente alla moglie che pronta come un leone rispose ” Stanne certo Ferdinando!”.
La Signora Sofia ogni giorno si occupò di informare le mamme del party, e tra una parola e l’altra provava a indirizzarle su cosa e come sarebbe stato opportuno regalare, esibendosi con faccia tosta e con disinvoltura, puntualizzando oltremodo che era gradita la presenza dei soli bambini lasciando libere quelle povere e stremate donne di vagare per il centro commerciale libere dai loro pargoletti .
” Così potrete passare due ore in pieno relax guardando le vetrine , e poi ci sono tanti bei negozi e molti bar dove gustare bibite e mangiare qualcosa.” diceva sorridente.
Giunto l’atteso giorno Sofia accolse uno per volta i bambini lasciando libere le mamme di andare , e per un paio d’ore si mise a disposizione facendoli giocare , li fece riposare quando li vide sudati e li fece rifocillare con qualche patatina e bevande frizzante, la serata trascorse in un momento e il piccolo Andrea si era divertito moltissimo a saltellare in compagnia, un compleanno davvero gioioso ed esausto appena poggiata la testa sul cuscino si era addormentato.
Ma il finanziere Ferdinando non era molto soddisfatto, infatti il buono d’acquisto non ammontava a quanto lui aveva preventivato, ben cinquanta euro in meno, infatti mancavano ben cinque elementi all’appello, ma non si poteva obbligare la gente a partecipare pensò.
Il mattino seguente una nuova giornata lavorativa lo attendeva e seduto alla scrivania ragionava con una pratica e la controllava mentre la moglie Sofia si tratteneva come al solito d’avanti la scuola chiacchierando qualche minuto, finché una delle mamme che aveva accompagnato alla festa la sera prima suo figlio, intervenne e fece delle precisazioni :
“Visto che l’argomento è stato discusso alle tue spalle, io voglio informarti… e parlo a mio nome pur sapendo che tutte in realtà hanno la mia stessa opinione, vorrei informarti che d’ora in avanti mai più parteciperò ad una festa organizzata da te cara sofia, perché in una festa dove non si offre un panino ed una torta con le candeline ritengo non possa definirsi tale!”.
“Ma era un Party merenda , lo avevo annunciato!” prontamente controbatte Sofia,
“Si! Era un Party, ma sentenza merenda e senza torta soprattutto,niente candeline da soffiare, solo una festa per un buono acquisto , ! E non voglio sembrare io la cattiva , ma se tanto mi da tanto, avrei preferito pagarmi l’ingresso a i giochi per i bambino e farlo giocare con il tuo, null’altro, per festeggiarlo .”
la lamentela di quella mamma rispecchiava un po’ tutti gli animi dei presenti e le loro espressioni facciali in segno di assenso turbarono Sofia , che piangendo raccontò l’accaduto al marito , spiegando di aver provato un senso di umiliazione sentendo quelle parole, ma il marito trovò subito modo di consolarla , facendo pochi e certosini ragionamenti,
“Cara…non stare a pensare a quel che dice la gente, qualunque cosa Tu…avessi comprato ed offerto avrebbero trovato un difetto, il pelo nell’uovo si trova sempre, facilmente si può criticare il Tuo… operato. Piuttosto volevo informarti che stamane , mio padre e mio fratello hanno mandato un presente per Andrea, Cinquanta Euro ciascuno, ed ho pensato che nel pomeriggio mentre tu andrai con il bambino a spendere un po’ del Nostro buono acquisto io mi recherò in banca a versare il guadagno.” e sdraiandosi comodamente sul divano con le mani intrecciate dietro il capo continuò dicendo,
” E se la matematica non è un opinione, ottanta Euro di Buono acquisto sommato ai Cento in denaro, possiamo concludere che Centottanta Euro di guadagno Ho realizzato.”
Il Finanziere Ferdinando era soddisfatto, ancora una volta il conteggio era fatto, ed era stato a suo favore come aveva ragionato, amara consolazione invece per quella moglie che aveva rischiato il linciaggio.
Divertente e coerente, l`epilogo però è un po` debole…
Ciao Rosa, il profitto è la base dell”economia e la ricerca del profitto può portare a molti danni secondari. L’egoismo delle persone è argomento delle chiacchiere e dei giudizi della gente, i più disparati, crudeli e pettegoli. Ferdinando è soddisfatto ma Sofia è triste e preoccupata perché ha sperimentato personalmente il giudizio della gente.Il racconto è incentrato sulle feste di compleanno dei ragazzi delle elementari e su due genitori, personaggi pignoli.
Emanuele
Ciao Rosa, ci vediamo a Lucca.
Emanuele
Complimenti per la vittoria Rosa Grazia! Molto ben descritti, nel racconto, i due avari protagonisti. Ci vediamo a Lucca.
Caricature divertenti calate in una trama ben costruita.
Sarà un piacere incontrarti a Lucca.
Anatomia di due taccagni molto ben congeniata. Viene proprio da dispiacersi per il povero bambino…
Mi piace come introduci l’ironia di questa racconto con eleganza… brava! Sarò lita di conoscerti a Lucca!