Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2015 “Il ladro” di Giuseppe Viola

Categoria: Premio Racconti per Corti 2015

Nico si trova all’esterno della villa di un ricco industriale della zona, e sta attendendo che anche il vigilante si  addormenti per entrare in azione. Dopo un po’ di attesa riesce ad entrare nel giardino, lo attraversa ed arriva sull’uscio della porta, la apre ed entra nella casa lasciandola semiaperta. Molto lentamente disattiva gli allarmi e si reca nello studio dove dietro ad un quadro si trova la cassaforte, con la sua solita tecnica la apre e ne estrae il contenuto: documenti, soldi e gioielli che mette tutto nello zaino. Mentre sta per uscire nota sulla scrivania un libro, lo prende ma nello zaino no entra così decide ti tenerlo sotto al braccio mentre lascia la stanza e si reca all’esterno della villa. Si avvicina al cancello controlla che la guardia dorme e lentamente lo scavalca, arrivato in cima perde il libro che cade, il rumore fa svegliare il vigilante che vede Nico che sul cancello, tira fuori la pistola e spara un colpo che lo ferisce al braccio destro. Il ladro riesce a scappare e inizia a corre lungo la strada mentre la guardia chiama rinforzi.
Nico ora sta correndo verso il bosco mentre sente le sirene della polizia che sta perlustrando la zona, si nasconde su un albero mentre cerca di tamponare la ferita e si addormenta. All’alba si sveglia, scende dall’albero e si incammina verso il bosco, dopo un po di cammino vede un insieme di case da lontano e pensando di trovare il suo paese aumenta l’andatura, quando ci arriva si accorge che non è mai stato in quel posto.
Nico cammina per la via principale quando ad un tratto viene richiamato dalle grida di un uomo da una finestra di un casa, entra e trova la moglie dell’uomo sul letto che sta per partorire, subito si rimbocca le maniche ed aiuta la donna che da alla luce un bambino. Pochi secondi ed arrivano i medici che si congratulano con Nico per il lavoro, parlando col padre scopre che è anche il sindaco di turno , l’uomo gli offre ospitalità ma Nico rifiuta lasciando la casa e continua il cammino. Poco più avanti incontra affacciato ad una finestra, un ragazzino che sta suonando l’armonica, si tratta di Tony un orfano che la sera lavora in una locanda del paese, Nico si ferma a parlare con lui e gli da dei consigli su come suonarla, i due iniziano una conversazione dove Nico gli rivela che è musicista che suona l’armonica nei locali, e vuole fermarsi in paese per qualche mese, Tony allora si offre di accompagnarlo alla locanda per prenotare una camera. Alla pensione prende possesso della sua stanza al piano di sopra. Qui rimasto solo apre il suo zainetto che per tutto il cammino ha avuto sulle spalle, ne rovescia il contenuto sul letto: soldi, oro e gioielli, li rimette nello zaino e lo nasconde dietro l’armadio, tiene con se solo una parte di soldi. Dopo scende giù per cercare un telefono per poter chiamare il suo ricettatore, chiede a Tony e il ragazzo gli risponde che nella zona non ce ne sono il più vicino si trova difronte alla stazione di polizia, Nico capisce che non è il caso e rimanda la telefonata, intanto è ora di pranzo e la locanda si riempie, i due prendono posto e pranzano. Il locale è pieno di gente del paese, e tutti vengono a fare conoscenza con il nuovo ospite, Nico si stupisce di questa accoglienza e pensa che essa è dovuta al suo aiuto alla moglie del sindaco. Finito il pranzo va al bancone per pagare, qui il proprietario dopo una risata gli spiega che li non accettano denaro, così Nico decide di ripagarli suonando l’armonica tutte le sere per tutto il resto del suo soggiorno.
La sera del debutto il locale è pieno, e tutti lo acclamano, tra gente c’è Caterina la figlia ventenne del fornaio che alla fine del concerto avvicina Nico e gli chiede di unirsi a lei e ai suoi amici per finire la serata, Nico rifiuta in un primo momento ma poi sotto insistenza accetta di andare a bere qualcosa in un pub li vicino.
Al pub fa conoscenza degli amici di Caterina in particolare di Loredana sua coetanea che mostra subito interesse verso Nico. Usciti dal pub i ragazzi si salutano, Loredana e Nico fanno un pezzo di strada da soli, e passano sotto casa della ragazza che lo invita a salire, Nico accetta. Dopo un breve conversazione i due si ritrovano in camera da letto, si baciano , Nico inizia a spogliare Loredana, la donna si gira di spalle e Nico continua a baciarla sul collo, scende sulla spalla destra mentre con la mano le accarezza il braccio, all’improvviso sente sotto la mano una cicatrice, si stacca dalla ragazza accende la luce e la vede meglio, è un foro di pochi centimetri poco sotto la spalla destra, Nico ha uh flash, rivede quello che è successo due sere prima e che aveva dimenticato, Loredana chiede perché ha acceso la luce mentre Nico scioccato scappa via, torna nella sua stanza si spoglia si controlla il braccio destro ma non trova nessuna cicatrice e sviene sul pavimento.
Il giorno dopo è svegliato da Tony che non vedendolo scendere per colazione, va a bussare alla sua porta. Lo trova a terra davanti allo specchio chiama aiuto, arrivano due camerieri che lo rialzano e lo mettono a letto.
Nico a colazione decide di non rilevare il perché del suo svenimento, ma decide di andare a trovare Loredana che lavora in una libreria. Nico l’aspetta all’uscita per la pausa pranzo, la ragazza accetta l’invito. A pranzo nico cerca di scusarsi per la sera prima, Loredana e disponibile a perdonarlo, Nico chiede spiegazioni della cicatrice e lei risponda che è stata aggredita da un cane quando era piccola. Dopo aver pranzato Loredana deve tornare a lavoro, i due si salutano ma la ragazza urta contro una sedia, le cade la borsa da dove esce un libro, lo stesso che Nico ricorda aver visto nello studio dell’imprenditore che aveva rapinato, lui lo raccoglie lei glielo strappa dalle mani con la scusa che è un libro rarissimo, ci sono solo poche copie in giro e va via di corsa, Nico rimane immobile poi torna alla locanda.
Qui ad aspettarlo c’è Marco il proprietario che vedendolo scosso gli offre da bere, Nico ne approfitta e si ubriaca , rivela di avere dei continui flashback ma di non riuscirli a collegare. Il proprietario della locanda gli consiglia di andare da un suo amico dottore, Nico inizialmente rifiuta poi anche a causa dell’insistenza di Marco decide di accettare.
Marco gli chiede di consegnare un pacco al dottore da parte sua, Nico non ci vede niente di male e accetta di fare anche da corriere.
Nico arriva allo studio, viene accolto dalla segretaria, una signora anziana che lo fa accomodare in una sala tutta bianca con le tende bianche e con una sola sedia, Nico un po incuriosito si siede, tenendo in mano la scatola. Dopo un po, annoiato inizia a giocherellare con la scatola che gli sembra vuota visto la leggerezza, incuriosito cerca di aprirla con discrezione, ma non vi riesce, insiste, perde la calma, la scaglia contro il muro, la prenda a calci, alla fine riesce ad aprirla, la scatola è vuota, sente aprire la porta, è un uomo in camice insieme alla segretaria. Il dottore gli rivela che la scatola non era vuota ma conteneva la sua anima e aprendola l’ha lasciata andare via, inoltre gli dice che molti passano di li ma nessuno riesce ad uscirne. Nico viene accompagnato dalla segretaria alla porta, mentre esce sente gridare un uomo, si volta verso l’anziana signora che gli dice che quell’uomo è il prossimo.

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2 commenti »

  1. Ciao Giuseppe.
    E’ un racconto molto elaborato, sicuramente la scena chiave sta nell’apertura della scatola, presso ‘il gabinetto medico’. Ti chiedo aiuto per cogliere il messaggio.
    Grazie Emanuele.

  2. Ciao Emanuele,
    Nella scarola c’è la sua anima e lui aprendola l ha liberata perche in realtà il protagonista è morto nella sparatoria con i poliziotti e nella città in cui arriva rivede tutta la sua vita dalla nascita alla morte

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