Premio Racconti per Corti 2015 “Ecate” di Luca Pedretti
Categoria: Premio Racconti per Corti 2015Due persone in un bagno armeggiano con una lunga sonda munita di telecamera.
Dietro di loro un’anziana signora distinta, dall’aria ansiosa, osserva la scena.
Dopo quest’immagine iniziale tutto appare tramite l’occhio di una videocamera d’ispezione, mentre si sentono le voci dei protagonisti.
– Un secondo solo, inserisco l’hard disk nella telecamera – dice il tecnico della video ispezione.
– E poi avanti a testa bassa. L’ora di ritardo non la pago di certo! – Conclude scocciato l’architetto, mentre l’occhio della videocamera d’ispezione riprende casualmente il suo volto cupo.
– Mia figlia era in ritardo per la scuola – si giustifica il tecnico inserendo la videocamera nel condotto fognario.
-Vede bene dal monitor architetto?
– Si si!
– Il tubo è di gres vetrificato, roba dell’Ottocento. Mi pare funzionante. Nessuna perdita!
– Vada più a fondo, la signora si lamenta. Ci deve essere per forza una rottura.
– Altri tubi in gres. Sono a 8 metri sotto il pavimento.
– Signora, dovremmo essere nel condotto stradale ormai.
La voce della donna, disperata, rompe il silenzio:
– Ma com’è possibile? È un odore di marcio… e a volte profumo. Un profumo intenso.
– Profumo, eh? – fa il tecnico ridendo – Ehi, qui in effetti c’è un piccolo collasso, l’acqua sporca filtra nel terreno.
– Si riesce a vedere il condotto principale? – Insiste l’architetto.
– La prego, trovi una soluzione, non ne posso più di quell’odore! – aggiunge la signora ansiosa.
– No, il tubo è collassato e ha scavato una voragine. Forse forse…
– Riesce a guardare?
– Ecco!- Sbotta il tecnico. Un gran numero di topi grossi come nutrie si avvicina all’occhio della videocamera, altri scappano in profondità.
– Topi! Mio Dio!- La signora quasi sviene.
– Ora ci penso io – e con un forte getto di acqua il tecnico inizia a spruzzare gli animali che si danno alla fuga.
-Eh eh non si preoccupi signora. Abbiamo capito che “profumo” sente…
– Provi a scendere ancora – interrompe l’architetto.
– Questo cos’è? Incredibile! – L’architetto non crede a quello che la videocamera mostra: una sala con antichi resti romani, affrescata, con colonne in stampo dorico e un altare.
-Si legge E-CA-TE, doveva essere un tempio dedicato a Ecate – il tecnico incuriosito muove la videocamera.
– Un tempio sotterraneo. Ecate. La dea dell’oltretomba. Un resto tardoromano.
– Ammiro la sua cultura, architetto. Ma adesso? Chiama la sovrintendenza? – Sorride il tecnico conscio del grande impiccio archeologico in cui si sta cacciando lo strafottente architetto.
– Le mie medicine! – la signora è disperata.
– Signora ecco la causa: siamo a 23 metri sotto terra. La fognatura è collassata per un vuoto. Che faccio?
– Copra tutto. Nessuno deve sapere nulla! – L’architetto ordina cinico.
– Sì, sì, copra. Tutto sommato in questa casa vivo bene – dice la signora improvvisamente ristabilitasi.
– Ma qui c’è qualcosa. Cos’è? – Il tecnico spinge più a fondo la camera – Si muove!
Improvvisamente davanti all’occhio della videocamera una figura pallidissima vestita come una dea, appare e si guarda attorno con i suoi occhi rosso opachi, come a presagire qualcosa di estraneo nel luogo.
– Rientra immediatamente con il tubo! – Grida l’architetto.
– Non posso, si è incastrato!
Il rumore del macchinario sotto sforzo attira la creatura apparsa.
– Mi dia una mano a tirare… Presto!
La figura biancastra si avvicina alla camera, la annusa, emette un sibilo a una frequenza inaudita.
Si ode il rumore di un terribile crollo e un istante dopo la videocamera si spegne.
Davvero molto carino. La sottile ironia che permea il racconto è deliziosa. Il cinico architetto, la signora disperata per il ritrovamento che darebbe noia alla sua casa, il tecnico divertito, per non parlare di Ecate…
Un quadretto ironico, delizioso e attualissimo. Sono certo che in una situazione del genere davvero le persone si comporterebbero come nel tuo racconto.
Complimenti Luca, stupisci anche nei soggetti di sceneggiatura per i Corti!
Mi piace il fatto che nell’incipit non puoi nemmeno immaginare quello che arriva alla fine, in poche battute crei la giusta svolta narrativa!
Mi è piaciuto molto, elegante, sorprendente e spiritoso. Questo vorrei davvero vederlo in video. In bocca al lupo.
Grazie Valerio, contento che ti sia piaciuto.
Ancora grazie Marta 🙂 mi piaceva l’idea che l’intero filmato fosse ripreso in un tubo…spesso veramente non ci rendiamo conto su dove mettiamo i piedi!
Grazie Sergio… sperem! 🙂
Luca spero tanto di vederti… non solo tra i vincitori, ma proprio in video!
Sarebbe bello Marta, Ancora grazie!
Incrocio le dita per te!
Soggetto interessante e ben raccontato, con un finale che sorprende. Indagare nel profondo porta a scoperte sconvolgenti; non sempre le soluzioni son accettate e portano a conclusioni condivise da tutti.
Grazie Emanuele, il profondo è una chiave di lettura interessante per il racconto, chissà su cosa stiamo mettendo i piedi adesso! 😀