Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2015 “Lassù dove si vede l’alba” di Andrea De Santis

Categoria: Premio Racconti per Corti 2015

Maria è una giovane donna di 35 anni. E’ sola Maria, da quando circa otto anni prima il suo compagno l’ha lasciata. Per lui il piccolo Tommaso era di troppo. Troppo per chi voleva ancora godersi la vita. Troppo per chi non voleva avere pensieri per la testa. E sarebbe stato per lui insostenibile, considerando che il piccolo Tommaso è affetto da un disturbo che chiamano autismo e che lo porta spesso a chiudersi in se stesso o ad esternare le sue emozioni in un turbinio di gesti e di urli che Maria riesce a contenere semplicemente abbracciandolo, proteggendolo dalle sue paure.
Maria e Tommaso abitano in un appartamento di un vecchio palazzone nella periferia di Lucca.
E’sola Maria, troppo sola, col peso di quel giovane figlio problematico e troppo fragile da lasciare solo. Un lavoro part-time, la mattina, quando Tommaso è a scuola con il suo insegnante di sostegno, le consentono di tirare avanti. Ma il pomeriggio non lo lascia mai solo. Perché Maria non può permettersi di pagare un istituto per Tommaso e, in fin dei conti, neanche lo vuole, perché “ chissà come lo tratterebbero lì dentro il mio piccolo Tommaso!”

E allora anche lei si chiude in se stessa e non ne ha più per nessuno. La sera cena insieme a Tommaso con la compagnia della piccola televisione a tubo catodico, nella sua modesta cucina di sei metri quadri.
Non c’è nessuno che la possa aiutare. Non i genitori che l’hanno ripudiata quando, per amore, era fuggita giovanissima dal suo paese nativo. Non le istituzioni perché “Mi dispiace signora, non ha diritto ad alcuna sovvenzione. Non è colpa nostra, è la legge” le ripetevano come una perenne litania.
E lei pensava: “La legge? Chi le fa le leggi? Le stesse persone che non rinunciano ai loro vitalizi ed alle pensioni d’oro? Oppure chi non si fa scrupoli nel rubare i soldi pubblici?”
E’ rassegnata Maria ed ha perso ogni residua speranza per il loro futuro.

Ogni volta che il piccolo Tommaso entra nell’androne del vecchio palazzo dove abita al terzo piano insieme a sua madre, indica sempre in alto col dito.
Il portiere una volta gli disse:
“Tommaso, ti svelo un piccolo segreto. Lassù si vede l’alba! Ma non ci devi andare da solo. La terrazza è vecchia, come tutto il palazzo, e molto pericolosa!”

E allora una mattina Maria, con la morte nel cuore, si sveglia di buon’ora. Prende suo figlio, lo veste di tutto punto, perché “ dobbiamo essere eleganti quando ci troveranno“ pensa fra se.

“Dai Tommaso,forza. Adesso andiamo lassù…..lassù dove si vede l’alba”, sussurra Maria mentre gli abbottona amorevolmente il colletto della camicia.
Maria apre la porta del suo appartamento stando attenta a non far rumore. Percorre mano nella mano con Tommaso le due rampe di scale che li separano dalla terrazza condominale e alla fine….. l’alba si mostra in tutta la sua bellezza in una mattinata serena e leggermente ventosa. La luce rossastra lambisce il profilo dei palazzoni di fronte e si svela in tutta la sua maestosità, lentamente……lentamente.
Maria piange. Piange dentro. Non vuole farsi notare da suo figlio.
Il piccolo Tommaso non deve sapere.
Il piccolo Tommaso non deve capire cosa sta veramente succedendo. Prende la sua mano. Non lo guarda in faccia mentre si avvicinano al vecchio parapetto in muratura. Lo bacia. Lo guarda per l’ultima volta sul viso e poi lo abbraccia forte forte. Si sporge. Cerca il coraggio Maria, quel coraggio che non le è mai mancato in tutti quegli anni.
Fa un lungo sospiro e poi………

“Anche domani…”
Due parole sussurrate nel silenzio.

Maria si ferma ……

“Anche domani, mamma” ribadisce Tommaso con lo sguardo fisso in avanti e la faccia illuminata dal sole nascente.

Maria fa un passo indietro. Uno, due e poi un altro ancora.

Adesso si che piange. Non le interessa che Tommaso la possa vedere, perché sono lacrime di gioia e di speranza. Mentre il sole illumina le loro sagome, insieme si avviano verso la scala del vecchio palazzone.
Un altro giorno sta per iniziare.

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17 commenti »

  1. Bravo Andrea… La speranza di un domani migliore ci aiuta ad andare avanti. Bisogna vivere la vita anche se a volte è troppo amara… Pensare che qualcosa di bello un giorno ci accadrà cambierà (in meglio) la nostra esistenza. Ciao e in bocca al lupo….

  2. Caro Andrea hai scritto una meraviglia!
    L’amore incondizionato di una mamma come tante, che ha un figlio come tante , peccato che questo figlio è un peso per suo padre, per i suoi nonni, per lo Stato e questa donna che vorrebbe lottare per il futuro della sua creatura si sente sola, sola al punto da pensare di farla finita.
    L’amore di suo figlio la salva, li salva dal gesto estremo della disperazione.
    Complimenti!

  3. Ecco qui poche frasi per dipingere un bellissimo quadro, pieno di amore e paura, di rassegnazione e speranza, di luce e miracoli. Mi hai emozionato moltissimo Andrea, e di questo non posso che ringraziarti.

  4. Ragazzi GRAZIE!
    Mi avete commosso, tutti, indistintamente con i vostri commenti. Veramente troppo buoni.
    Buona lettura!

  5. Io paragono questo racconto a due distinti dipinti che raffigurano però lo stesso soggetto: nel primo è rappresentata una donna disperata e sola con un fardello troppo grande per lei da sostenere, senza più luce negli occhi, a combattere contro l’ultimo residuo di dignità, il tutto dipinto con toni scuri e malinconici; nell’altro, dai colori più solari, due diversi tipi di persone, sicure nella coscienza e nelle menti, con rispetto e consapevolezza alzano lo sguardo verso l’orizzonte e decidono di darsi un’altra possibilità. Vuoi farti trascinare nell’oblio, nel buio, nella tomba o vuoi innalzare il pensiero e la testa con forza aggiuntiva?
    Sta solo a noi decidere.
    Se la scrittura è fluida, bastano poche righe per trasmettere chiaramente un messaggio. Ben fatto!

  6. Grazie Alex! La tua chiave di lettura non fa una piega e la condivido.
    Ho dovuto cercare di concentrare la scirittura per rientrare (o comunque sforare di poco) nel limite di battute riportato nel regolamento dei racconti per Corti e riuscire allo stesso tempo a far passare il messaggio di speranza che contiene……. e da come dici tu sembra ci sia riuscito.
    Buona lettura!

  7. Bravo Andrea. Un messaggio di speranza in un racconto ben scritto. In bocca al lupo.
    Emanuele

  8. Che emozione! Un racconto meraviglioso! Sono rimasta senza parole. Grazie per questa storia commovente.
    Passa se ti va a leggere i miei racconti “il treno” e “natale rosso, bianco e blu”.
    In bocca al lupo per il concorso!

  9. x Emanuele e Deepa. Crepi! (il lupo, ovvio!)
    Grazie delle belle parole e Deepa…. sei riuscita ad emozionarmi con il tuo commento.
    Buona lettura.

  10. Il migliore tra quelli che ho letto… O almeno quello che mi ha toccato di più… Temevo il finale tragico, il volo di angeli che, per fortuna, non c’è stato… Sei riuscito a rendere efficacemente la disperazione della madre, sola e inerme, davanti all’evidenza di un ‘problema’ senza vie di uscita… Ci sta anche la denuncia dell’assenza delle istituzioni e quella dell’indifferenza della famiglia, per non dire del padre vigliacco, che scappa dalle proprie responsabilità con la scusa comoda del non sentirsi pronto… Finale che fa tirare un sospiro di sollievo e che strappa una lacrima luminosa come la speranza. Complimenti… Sarei curioso di conoscete il tuo patere sul MIP “La Torretta di Guardia”

  11. x Luigi. Commosso e onorato dal tuo commento. Mi sento di dirti questo innanzitutto.
    La storia vuole denunciare una delle (molte) carenze che abbiamo nella nostra società che definiamo ancora civile. La verità è che se i due angeli avessero fatto il volo che tu menzioni nessuno mai si sarebbe sognato di condannarli per quel tragico gesto ( e ce ne sono haimè!). Da condannare è invece il comportamento delle istituzioni che spesso lasciano queste persone SOLE in balia del proprio destino. La storia vuole far riflettere su questo. Spendiamo molto per cose futili e ci scordiamo spesso dei più deboli.
    Ancora grazie e buona lettura!

  12. Cari amici scrittori,
    per festeggiare la fine di questa bella avventura vi regalo il mio ebook su piattaforma kindle che ho scritto con lo pseudonimo Dario C.,
    http://www.amazon.it/gp/product/B00HK4EBCC?*Version*=1&*entries*=0

    l’ho messo in promozione per due giorni quindi fino a domani lo potete scaricare gratis (ovvio, è un regalo!)
    sarei curioso di sapere le vostre opinioni,
    grazie e ancora una volta…… buona lettura!!!

  13. Grazie Andrea per essere chiari mi è dispiaciuto infinitamente non vederti tra i finalisti. Sei un vero poeta e ti auguro tutta la fortuna che meriti come scrittore e nella vita!!!!

  14. Fatto ti darò presto un mio riscontro

  15. Grazie Liliana, aspetterò il tuo commento e non andarci leggera, i commenti, anche quelli negativi, servono per migliorare.
    Poeta, mamma mia, davvero troppo buona!
    Ti ringrazio per l’attestato di stima, davvero incoraggiante, forse parteciperò l’anno prossimo, devo ancora decidere.
    Sono sempre più convinto che il livello dei racconti in gara quest’anno (il mio primo anno) era veramente alto per cui quando si perde dai migliori non c’è sconfitta,
    tutti i racconti vincitori (compreso il tuo) erano meritevoli.
    Grazie ancora e buona fortuna anche a te per tutto.

  16. Ciao Andrea sto leggendo il tuo libro scrivimi in privato perchè non ho il tuo indirizzo da qui potrai avere il mio 😉
    Forte per il momento. …molto fantasioso !!!!

  17. ok Liliana. appena posso provvedo. Ti ringrazio, è un thriller horror. mi piace svariare in diversi generi. spero ti piaccia.
    Buona lettura!

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