Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2015 “Lui… semplicemente” di Lilia Paoletti

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2015

A voce non riuscirei a raccontarti tutto senza ricominciare a piangere come una fontana, così ho scritto quello che ho potuto trasformare in parole, ma per molte emozioni non sono riuscita a trovarle….le parole…..forse devono ancora inventarle….

Siamo in una stanza con la psicologa, lui sta salendo…entra nella stanza…è uno scricciolo, dalla foto sembrava più grande, ma è un cucciolo d’uomo con gli occhi un po’ intimiditi

ci guarda, ma non sorride, si avvicina alla psicologa, noi lo salutiamo con un ciao e tanti sorrisi, ci alziamo dalle seggiole e ci mettiamo alla sua altezza, è un po’ intimorito….

per rompere il ghiaccio…. E con una voce un po’ tremante dall’emozione , gli dico che era tanto che aspettavamo di  conoscerlo e che…..c’era anche  qualcun altro che voleva conoscerlo ma che non era potuto essere lì con noi …ma …avevo le sue foto…

attiro un po’ la sua attenzione anche se rimane sempre vicino alla psicologa. Prendo il calendario con le foto del nostro puzzone peloso e comincio a mostrargliele… Si avvicina appena…accenna un mezzo sorriso…e comincia a sfogliare con me…qualche battuta di Antonio e lui si scioglie sempre di più …comincia a parlare…a raccontare di altri cani che conosce…ci racconta che a casa di sua mamma ci sono tre cani, gli chiediamo i nomi, ci mostriamo aperti e interessati…è come se ci avesse messo alla prova…smette di parlarne e non parlerà piu della mamma per tutto il resto del tempo….poi su suggerimento della psicologa che gli dice di raccontarci quello che aveva detto di voler fare con noi….con una vocina e guardandoci dritti negli  occhi ci dice che la prima cosa che avrebbe voluto fare con noi era….tante coccole!….Il nostro cuore è ormai suo. Continuiamo e lui parla, parla….poi ci chiede di fare un patto…<siccome non posso mangiare il latte, se prendiamo un ovetto, voi vi mangiate la cioccolata e io prendo la sorpresa?>

Io ed Antonio ci guardiamo, fingiamo di rifletterci su e poi mi giro verso di lui e gli dico <ok, accettiamo!>

Non riesco a terminare la frase , lui mi corre incontro e mi si getta al collo dandomi un bacio sulla guancia!

Non ho più la forza di resistere e le lacrime cominciano a scendere, ma non solo io…tutti, educatori ed operatori compresi , sono travolti da questo ciclone di dolcezza che è questo bimbo, il nostro bimbo.

Da lì in avanti , tutto è scorso in modo spontaneo, naturale,

lui che ci raccontava le sue avventure, e i suoi gusti ( non gli piacciono le melanzane ma mangia tanti tanti tanti broccoli) e noi che ascoltavamo attenti e partecipi

Lui che ci prende per mano a tutti e due, e ci dice che è tanto contento di vederci

lui che vede da lontano degli educatori e gli grida< guarda , loro sono la mia famiglia nuova!>

lui che chiede ad Antonio di essere preso in braccio e che gli sussurra all’orecchio <ti voglio tanto bene…>

lui che quando lo stavamo salutando, gli abbiamo spiegato che ci saremmo visti la prossima settimana, quel giorno speciale …< …che succede quel giorno, ti ricordi?…> e…

lui risponde..< vengo a casa con voi?..>

lui che è la realizzazione di più di quanto potessimo desiderare

lui che ci ha rubato il cuore,

e come ha detto Antonio …

Lui che in mezza giornata è stato capace di farci dimenticare tutto quello che di brutto c’è stato , prima che arrivasse Lui.

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6 commenti »

  1. Buongiorno Lilia, mi complimento con te per il tuo racconto delicato e profondo.
    Un’esperienza di vita raccontata bene, la punteggiatura, le frasi interrotte testimoniano la concitazione del primo incontro, i sentimenti contrastanti, felicità e paura, e progressivamente il cambio di atmosfera nel momento in cui i personaggi “rompono i ghiaccio”.
    Brava!

  2. Grazie , davvero . La possibilità di confrontarsi in modo così costruttivo e’ molto importante.

  3. In questo racconto sento che l’amore di questi genitori e’ timido, si esprime con cautela, e’ timoroso di non essere accettato, o corrisposto. Ma nel momento in cui riceve incoraggiamento e rinforzo si fa sempre piu’ vitale, forte, coraggioso. L’amore che genera amore e si.autoalimenta. Complimenti! Semplice, intenso.

  4. Così desideravo che arrivasse, sono contenta. Grazie

  5. Da educatrice posso solo dire che le emozioni che hai descritto arrivano proprio con la stessa intensità della realtà.. Brava!

  6. Ne sono felice, e mi lusinga il fatto che il commento positivo venga anche da chi vive sulla propria pelle quello che ho provato a raccontare . Grazie

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