Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2015 “La Proposta” di Paolo Ciancio

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2015

Notte. Notte fonda. Le persiane tentano disperatamente di rimanere aggrappate alle finestre.
Il vento, fuori, è furioso. Qualche lampo improvviso, accende il cielo per un attimo. Non piove. L’aria è calda. C’è una strana atmosfera. Larry è sveglio, non riesce proprio a dormire. La gola secca, lo costringe ad alzarsi per andare a bere qualcosa.
“Un sorso d’acqua ci voleva proprio” pensa. Ora si affaccia alla finestra ad osservare il cielo. Strano! Davvero strano! L’oscurità notturna è pervasa da una curiosa miscela di colori: viola, rosso ed arancione dipingono un cielo inquietante! Larry rimane lì a guardare questo singolare spettacolo. Sta bene. Si sente sorprendentemente leggero e rilassato. Decide di non tornare a letto. Rimane in soggiorno, ma non sa come passare il tempo.
“ La televisione?” pensa, “no, non ci sono programmi interessanti la notte. Un libro? Ma certo. Sicuramente più istruttivo e coinvolgente. Ora si tratta di scegliere.”
Si avvia verso la sua scarsa biblioteca, dove si trovano pochi e impolverati libri che attendono da troppo tempo una mano amica intenzionata a sfogliarli. Osserva i titoli, ma non c’è niente che colpisce la sua curiosità come accade normalmente. Si guarda nuovamente intorno cercando ispirazione nella stanza: una rivista! Ecco cosa ci vuole. Un innocuo giornale riempito di inutili frasi senza una logica e che aiuti a non impegnare troppo il cervello. Lo afferra. Si siede sulla poltrona. Il vento, fuori, continua ad agitarsi incessantemente.
Larry accende la lampada al suo fianco ed inizia a sfogliare la rivista. I suoi pensieri vagano per la stanza, guarda le figure, ma pensa ad altro. Pensa alla serata trascorsa: gli amici, la discoteca, i numerosi bicchieri di quel liquore, ma come si chiamava! Non ricorda. Pensa a quella ragazza che ballava in pista, sensuale, attraente, un corpo sinuoso, due occhi grandi, dolce cerbiatto, visibili anche nel buio della discoteca, i capelli rossi, raccolti, lasciavano scoperto il collo imperlato di sudore, lungo, affilato, sicuramente ballerina di danza classica. Pensa al suo tentativo di abbordarla, pensa a quell’energumeno del suo ragazzo sbucato improvvisamente fuori a rivendicarne la proprietà. Pensa alla rissa scoppiata. Eppure non si sente stanco per niente. Tanti calci, tanti pugni, tanto alcol, ma nessuna traccia di tutto questo sul suo corpo. Si trova in questo stato di beata confusione mentale, quando un forte odore nauseabondo, lo riporta fisicamente nella stanza.
Si alza, appoggia la rivista sul tavolino di fianco alla poltrona e segue la scia dell’odore che sembra provenire dalla sua camera da letto. I suoi passi sono leggeri, nessun rumore. Anche il vento sembra aver terminato la sua lotta. Ora un silenzio totale accompagna Larry fino alla porta della sua stanza. Apre lentamente e il cuore gli sfreccia a velocità supersonica fino in gola quando trova in piedi, vicino al letto, un signore che immobile lo fissa.
Vorrebbe gridare aiuto o forse strillare a quell’uomo qualche frase minacciosa, ma il suo corpo si rifiuta di eseguire entrambe le azioni e così, rimane immobile anche lui.
“ Ciao Larry! Finalmente ci s’incontra.”
L’uomo parla con voce calma e impostata, quasi come se stesse recitando la battuta di un film.
La gola di Larry si sblocca improvvisamente e la voce riesce finalmente a trovare la via libera:
“ Chi sei? E da dove sei entrato? Come sai il mio nome?”
“ Quante domande amico mio! Andiamo in salotto e parliamo con calma, ti spiegherò ogni cosa.”
L’uomo indica con la mano la direzione da prendere e si muove per raggiungerla scoprendo, alle sue spalle, il corpo di un altro uomo sdraiato sul letto con il viso coperto dal cuscino! Completamente preso, attento alla figura imponente presente nella sua stanza e dalla situazione assai impensabile, Larry non si era accorto di quella ulteriore presenza, ma ora il suo sguardo cade inevitabilmente in quella direzione e, sempre più atterrito, barcolla all’indietro verso il salotto come in una ritirata dopo una dura battaglia, senza togliere gli occhi di dosso al suo visitatore.
“ Chi c’è sdraiato sul mio letto?!”.
“ Piano con le domande! Ti ho detto che ti spiegherò tutto. Sediamoci e rilassiamoci.”
Rilassiamoci? Ha proprio detto rilassiamoci? La situazione diventa sempre più bizzarra!
Larry si siede, confuso e preoccupato. L’odore nauseabondo che lo ha guidato fino alla sua stanza, sembra provenire proprio dall’uomo che ora si è tranquillamente seduto sulla poltrona e sbircia la rivista abbandonata sul tavolino.
“ Allora Larry, ti devo qualche spiegazione. Non t’impressionare però, perché quello che sto per dirti potrebbe non piacerti. È da molto che ti osservo, il tuo modo di vivere mi piace e sono qui per farti una proposta.”
“ Una proposta? Ma vuoi dirmi chi sei?”
“ Chi sono? Lo capirai presto. Intanto vorrei complimentarmi con te per come hai deciso di affrontare la vita e per questo…”
“ La mia vita cosa c’entra?” grida Larry “ Non credo di fare niente di speciale che possa destare un tale morboso interesse!”. E’ rabbia mista a paura quello che sente ora.
“ Calma! Ti assicuro che io apprezzo quello che fai! Non lavori, esci con gli amici, spendi soldi che poi recuperi con piccoli furti, ti piace importunare le ragazze, ma spesso finisce male. Io posso darti di più! Ma devi decidere in fretta perché il tuo passato potrebbe riaffiorare e toglierti definitivamente questa possibilità!”
Larry è completamente intontito dal discorso sconnesso dell’uomo che gli siede di fronte.
“ Chi è quell’uomo sdraiato sul mio letto? E’ morto?”
“ Va bene! Iniziamo con ordine: quell’uomo sei tu, Larry! Tu, sei morto!”
Cosa? Le parole che sente sono vere? O sono frutto di una fantasia? Forse l’alcol? No, Larry ha capito bene!
“ Vuoi ripetere?”.
“ Non abbiamo molto tempo Larry! Sei morto ieri sera, dopo essere tornato a casa. Ascoltami! E non fare più domande.”
“ Voglio vedere quell’uomo sdraiato sul mio letto!”
“ Va bene, ma facciamo in fretta.”
I due si alzano e si dirigono nuovamente in camera da letto. Stavolta Larry è stranamente calmo, forse incredulo, cammina credendo ad uno scherzo.
Entra in camera, si avvicina al letto, scopre il viso dell’uomo togliendo il cuscino che ne copre l’identità: è lui! E’ veramente lui! Docilmente addormentato. O almeno così sembra. Senza parlare, si avvicina al suo viso rilassato, lo osserva da vicino, tenta di sentire il respiro che ne riveli la presenza vitale, ma niente! Tutto inutile! Di nuovo il corpo si oppone alle sue reazioni: vorrebbe gridare, piangere, fuggire da quel luogo ormai estraneo, provare a se stesso di esistere, ma il corpo si rifiuta di ascoltarlo e lo riporta docilmente in salotto a sedersi sulla poltrona.
“ Ascoltami ora! Sono venuto per farti una proposta! Se decidi di seguirmi potrai continuare con me la tua vita. Io ti offro un mondo di violenze, furti e donne a tuo piacimento!”
Ora Larry capiva con chi stava parlando!
“ Mi stai offrendo l’Inferno?”
“ Certo! Ma non credere a quello che si dice! L’Inferno è un luogo dove ci si diverte e sarai libero di fare ciò che vuoi! E’ il mondo che l’uomo spera di trovare dopo la sua morte! Credimi!”
“ E se non accetto? Quale sarà la mia destinazione? Il paradiso?”
“ Si! La pace, il silenzio, la meditazione: la noia insomma! Hai vissuto la tua vita nel rumore, nella confusione, ti sei sentito libero e vivo solo da quando hai iniziato a non rispettare più le regole imposte dagli uomini, a fare ciò che più ti divertiva senza chiederti se potevi o non potevi farlo! E’ così che si vive! Ed è così che voglio continuare a farti vivere! Hai avuto un’infanzia terribile ed è per questo che vogliono portarti in Paradiso, perché secondo “loro” hai diritto ad una ricompensa per le tue sofferenze, ma non hanno capito che tu ti stavi già prendendo la ricompensa da solo!”
Larry è terribilmente confuso, ma quest’uomo non ha torto. In fondo la sua vita gli piace: senza regole, senza pensieri, senza responsabilità. Cosa può esserci di meglio! Inizia ad immaginare il “suo” Inferno, pieno di gente, di donne bellissime e disponibili, di soldi da spendere senza parsimonia. La curiosità allontana di colpo ogni sua paura. Guarda l’uomo seduto di fronte a lui, senza timore, senza nervosismo. La calma prende possesso del suo corpo. Riflette.
“ Non abbiamo molto tempo! Devi deciderti o non avrai più scelta! Allora?”
Lo sguardo dell’uomo, fisso su di Larry, attende una risposta. Ora!
“ Va bene! Accetto la tua proposta! Ti seguirò. Portami all’Inferno!”
“ Ottima scelta! Lo sapevo che avresti capito! Ora penso a tutto io: sdraiati sul letto, vicino al tuo corpo e, quando ti risveglierai, ti troverai all’Inferno!”
Larry si alza e si dirige in camera. Riflette un’ultima volta sulla sua scelta. Non ha più dubbi: è quella giusta!
Non vuole tornare a rispettare rigide regole come nell’orfanotrofio in cui è cresciuto.
Entra in camera. Il suo corpo è ancora lì immobile, inanimato. Si sdraia accanto, lentamente, come se avesse paura di svegliare se stesso troppo presto. Chiude gli occhi. Silenzio.
Poi il vento: sempre più presente, sempre più vivo. Ricomincia la lotta! Le persiane tornano ad aggrapparsi alle finestre, per paura di volare via.
Larry apre gli occhi. Ancora la sua stanza! Ma allora non è successo niente! Si volta, ma non c’è più nessuno accanto a lui. E’ vivo? Ascolta il suo respiro, passa la mano sul corpo per accertarsi della presenza fisica. Vivo! Non ci sono dubbi. Nuovamente vivo! Si alza e corre in salotto, si guarda intorno: nessuno! Ma allora cosa è accaduto? Dov’è l’Inferno? Si trova ancora a casa sua! Osserva la rivista ancora abbandonata sul tavolino, sola. Tutto come prima! Forse è stato solo un incubo, un brutto sogno!
Annusa l’aria nella stanza: ancora quell’odore, forte, nauseabondo. Ma allora…….!
Apre la finestra. Il giorno si avvicina, ma la luce fatica ad uscire fuori, contrastata dalle nuvole che dominano nel cielo. Piove! Lentamente, come un pianto silenzioso. La città continua a pulirsi dei peccati, ma non c’è niente da fare, sono sempre lì: aggrappati ai muri delle case, sui volti della gente, nell’aria soffocante!
Larry capisce che l’Inferno non è poi così lontano!

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7 commenti »

  1. Il classico incontro con il Diavolo tentatore. Con un finale terribile che ti toglie ogni speranza di miglioramento… in fondo l’Inferno potrebbe proprio essere quello prospettato a Larry. In un qualche modo mi è venuta in mente la scena di Matrix quando Morpheus propone a Neo “E’ la tua ultima occasione. Pillola azzurra fine della storia. Pillola rossa resti nel paese delle meraviglie”.

  2. Complimenti il tuo racconto mi piace moltissimo, idea originale, ben scritto.
    Larry ha avuto la possibilità di scegliere una vita nuova spero che l’abbia percorsa…..lascia aperta ogni opzione alla fine secondo me

  3. …..a me è venuto in mente il bellissimo film con Hopkins e Pitt, “Ti presento Jo Black ” dove la Morte va a prendere una persona la cui vita lo affascina

  4. Grazie per i commenti!! Sono sempre costruttivi! Non ho visto il film con Brad Pitt (rimedierò immediatamente), mentre conosco Matrix! L’idea del racconto non è certo una novità e mi è stato ispirato da una frase che ho letto “Quando moriremo andremo tutti in Paradiso perchè l’I
    nferno lo stiamo già vivendo”. Naturalmente è una provocazione ed ognuno può, come sempre, darne una propria lettura.

  5. Stile scorrevole e perciò piacevolmente leggibile. La storia crea suspence come in un film. Mi è molto piaciuto! In bocca al lupo 😉 se ti va di leggi anche il mio -:)

  6. Rosa ottima idea la tua corro a leggere il tuo racconto e ti dico tra l’altro credo sia questo lo spirito della condivisione in rete e i parere possono portare a crescere…..anche quando sono negativi 🙂

  7. Grazie Rosa! Anche io corro a leggere il tuo racconto e sono assolutamente daccordo con Liliana sullo spirito di condivisione di idee e pareri!! Ci vediamo fra le righe dei vostri racconti!!

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