Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti nella Rete 2015 “La rinascita di un ragazzo” di Lucia Palomba

Categoria: Premio Racconti nella Rete 2015

In un paesino della costiera campana, Atrani, vive un giovane apprendista sarto. Si tratta di Ettore Fallitelli, un ragazzo che lavora nella bottega di Oscar, un rinomato sarto della provincia di Salerno. Da un po’ di tempo però Oscar è continuamente nervoso e si adira in particolare con Ettore perché questi non è più preciso come prima. Il tono delle loro conversazioni assume spesso infatti un carattere di rimprovero: “Hai sbagliato le asole!”, “Hai cucito bottoni di colore diverso!” grida Oscar ad Ettore. Ormai per Ettore la vita è diventata difficile, è sempre più confuso e distratto, pensa ai suoi insuccessi e non vede vie d’uscita. Un bel giorno però la fa proprio grossa:

“Ehi Ettore” gli grida inviperito Oscar, “hai consegnato il vestito della Signora Altilli alla Signora Tossi, e la Signora Mossi deve prendere parte ad una cerimonia importante. Di questo passo mi stai facendo perdere tutti i clienti. Sei licenziatoooooo!!!!! E ringrazia pure che non ti chiedo i danni.”

A questo punto Ettore Fallitelli deve lasciare la bottega; in una giornata piovosa, si incammina lungo il viottolo che porta al mare, lentamente i pensieri si accavallano nella sua testa e soprattutto uno prende il sopravvento:

” Riuscirò mai a combinare qualcosa di buono nella mia vita?”

Eppure una voce interiore suggerisce ad Ettore di salire su di una barca e fare un giro: la remata gli schiarirà sicuramente le idee e gli porterà un po’ di buon umore. Ettore rema tranquillo per una mezz’ora circa, il cielo è abbastanza nuvoloso, la brezza è leggera.  Ma….. cosa succede all’improvviso? Il vento diventa più forte, le nuvole coprono del tutto il cielo pulito fino a poco tempo prima. Non c’è dubbio, si sta alzando lentamente una tempesta, Ettore sente il rumore degli alberi, la barca che si muove freneticamente, e oh… la barca comincia ad ondeggiare sempre più forte, ecco che tutto ad un tratto si capovolge, un remo colpisce Ettore alla testa ed egli perde conoscenza. Per molto tempo resta disteso immobile a terra, senza muoversi, la tempesta si è placata, non c’è nessuna sensazione, nessun dolore. A questo punto immagina di incamminarsi in un lungo tunnel, dei rami sporgono di lato ed egli deve spezzarli per farsi strada, quasi a voler dimostrare la sua capacità di arrivare alla meta. Alla fine di questo viottolo intravede una grande cavità illuminata da una luce splendente, e gli appare un genio seduto su di una lanterna che lo guarda a lungo ed alla fine si alza in piedi e dice:

“Sono il genio che protegge chi è fallito o in procinto di fallire” ed accigliandosi leggermente “per questo motivo e perché sei un bravo ragazzo ti dò un’altra possibilità: devi trovare un libro magico dove sono scritti i segreti per diventare un grande costumista. Per capire dov’è nascosto però devi rispondere a quest’indovinello:

Né vicino, né lontano, ma piuttosto a portata di mano né al buio né alla luce ma nei pressi di Greta Mulce.

Ti auguro con tutto il cuore buona fortuna, caro ragazzo” concluse il genio.

A questo punto Ettore si sveglia e, lucido, comincia ad interrogarsi sulle parole enigmatiche del genio. Dopo alcune ore arriva ad alcune conclusioni e borbotta: ”Né vicino né lontano, ma piuttosto a portata di mano, beh in fondo non sono molto lontano dalla bottega del mio maestro, forse dovrei cercare lì…  Inoltre mi sembra di ricordare che la sua prima moglie si chiamasse Greta, chissà che l’indovinello non contenga qualche riferimento a quest’ultima.”

La sera, infine, mentre consumava la sua frugale cena, prese una decisione. “In fondo ho ancora le chiavi della bottega, potrei fare un giro, sì, dare un’occhiata prima che arrivino il maestro e gli altri apprendisti”. E così fa. Il giorno dopo si alza di buon mattino e gira per il negozio del suo ex datore di lavoro furtivamente, cercando di non fare rumore, si rende conto così che ci sono molti spazi inesplorati, spazi a cui non ha mai fatto caso, scorci nuovi che gli permettono di vedere da una prospettiva diversa quella persona che ha creduto di conoscere così bene. In un angolo per esempio ci sono molte foto di Oscar con alcune ragazze, forse, le sue ex-fidanzate, e con la prima moglie, Greta, di cui Ettore ha solo sentito parlare tra gli apprendisti. In realtà non avrebbe mai creduto che quest’ultima potesse essere così bella: grandi occhi azzurri, un sorriso affascinante, e lunghi capelli mossi color rame. Accanto a questa foto c’è una porta socchiusa con una Scritta: Greta Mulce, costumi di scena. “Forse si tratta di un’artista, un’attrice” pensa Ettore e spinge cautamente la porta che si apre e dà su di una stanza piena di costumi incantevoli che si rifanno a diverse epoche: alcuni sono degli splendidi abiti da sera, altri meravigliosi abiti storici ricchi di tulle e broccati.

“Deve trattarsi di un attrice di teatro o di una cantante lirica” si ritrova a pensare Ettore, alquanto sorpreso e spaesato. Così dopo qualche minuto di disorientamento si ritrova a frugare negli armadi e sotto le sedie dove sono appoggiati questi bellissimi vestiti. “Devo fare in fretta, prima che arrivi il mio maestro” pensa. Ad un certo punto, in un cassetto dell’armadietto che non aveva controllato trova un libro dalla copertina rosa e nera con una scritta color argento: Manuale del perfetto costumista. Comincia a sfogliarlo e trova proprio quello che cerca, ovvero delle indicazione molto dettagliate per cucire degli abiti raffinati; la prima sezione contiene delle immagini a colori di abiti da sera delle più svariate fogge, mentre nella seconda sezione “Costumi storici” trova anche delle foto di Greta Mulce che interpreta i personaggi delle opere teatrali più famose.

“Beh, può trattarsi di un buon inizio” pensa, e a casa comincia ad esercitarsi su dei ritagli di stoffa che ha conservato nel periodo in cui ha lavorato da Oscar, avviando la produzione di costumi da sogno. Quando ne ha cuciti un bel po’ decide di organizzare una grande festa per farsi pubblicità, c’è un buffet ricco e di classe, la casa agghindata in maniera sobria ma elegante. A questo punto invita i suoi migliori amici a casa e, con sua grande sorpresa, i suoi vestiti piacciono tantissimo, tanto che molti decidono di comprarli.

Comincia così la luminosa carriera di un grande costumista e uomo di successo, Ettore Fallitelli.

 

 

 

A cura di Lucia Palomba

 

 

 

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5 commenti »

  1. Questo breve e fantasioso racconto ci vuole riportare alla realtà attuale, in tutte le sfaccettature attraverso le quali ella si presenta.
    Il mio intento è quello di farci vedere il futuro in una prospettiva nuova, attraverso la speranza e la libertà di esprimere il proprio talento.
    Grazie alla forza di volontà contribuiamo a rendere la nostra vita magicamente più soddisfacente.
    Dunque anche nel proprio piccolo, a mio avviso, ognuno può rialzarsi dopo il fallimento, basta che lo desideri ardentemente: una soluzione c’è sempre, magari dietro l’angolo.

  2. Con l’incedere di chi racconta una favola, la speranza appunto né vicIna né lontana, ma proprio tra le nostre mani, bellissimo quel colpo di fortuna finale!

  3. Grazie mille!
    Sono contenta che sia piaciuto.

  4. Racconto semplice, fresco ed efficace. La speranza è quello che ci serve 🙂
    Brava

  5. Grazie di cuore. L’intento del racconto è proprio quello… Portare un sano ottimismo.

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