Premio Racconti per Corti 2014 “Vietato cantare sotto la doccia” di Alessandro Perrella
Categoria: Premio Racconti per Corti 2014Il tempo fuori non prometteva nulla di buono, ma l’edificio climatizzato del Ministero del Pubblico Benessere non destava preoccupazioni ai 3500 dipendenti che si muovevano quotidianamente tra i suoi 123 piani.
Millard era un dirigente di VIII° livello, a sole due promozioni dal divenire sottosegretario al servizio di Pubblico Benessere, la carica più alta ed importante raggiungibile senza essere uno dei membri del direttivo politico del PDLU Partito per Diritti Liberali dell’Uomo.
Un movimento politico che da ormai 75 anni dominava la scena mondiale, dal giorno della Liberazione dal vecchio ordine, il quale aveva portato l’umanità al collasso.
Per quanto ambisse alla massima carica, Millard era già abbastanza contento dei piccoli privilegi e delle piccole soddisfazioni lavorative che provenivano dal suo grado e questa sensazione era tanto più forte quando guardava fuori dalla finestra, in una giornata come quella attuale che non prometteva nulla di buono.
Immerso in questi pensieri, quasi non sentì il ripetersi del blink che proveniva dal suo Terminale e che segnalava un videomessaggio in entrata del suo collega pari livello, Doniutt.
Con un gesto deciso attivò la comunicazione che proveniva da tre piani più sotto: Ufficio Relazioni con il Direttivo.
– Millard, il Direttore vuole avere le nuove melodie appena compeltate, dicono si stiano agitando come dei matti nel Direttivo, pare che il Ministero della Climatologia abbia inviato un report che mostra un prematuro ingresso dell’estate e che questa sarà la più torrida degli ultimi 40 anni e tu sai bene che difficilmente hanno sbagliato negli ultimi 10 anni. Vuole a tutti costi che da questa sede esca il miglior schema neuroinduttore di sempre.
Una comunicazione secca e breve caratterizzata da quella punta di spregiudicatezza tipica di Doniutt.
Una comunicazione che dava a Millard tutti i dettagli della situazione.
Il messaggio infine era arrivato, ora era il momento di procedere.
In realtà le melodie a schema neuroinduttivo erano pronte da circa 5 giorni, ma nessuno lo sapeva. Da fine NeuroPsicoIngegnere creava attesa per poi massimizzare la resa del risultato ed ottenere quel che voleva, non solo per se ma in particolare per i suoi cari ed i suoi sottoposti, ovvero quella manciata quotidiana di secondi in più, il privilegio che conseguiva alla promozione.
Con la sua solita calma avviò l’ultimo controllo sul progetto “Summer Hit”, parafrasando un vecchio nome di voga molti anni prima.
Attivò l’interfono con un gesto della mano e contattò la sua segretaria:
-Lilian, procediamo con la fase finale del progetto Summer Hit.
La segretaria con voce tremula che mal celava l’attesa che proveniva dal risultato che sarebbe conseguito a questo gesto rispose.
-Certo Direttore Millard, procedo all’invio prioritario al Direttivo dei 12.
Tra pensieri e meccaniche attuazioni degli ultimi ritocchi, Millard arrivò al termine del suo turno e in quel preciso istante sul terminale cominciò a lampeggiare il segnale di “Ready” da parte dell’ufficio Univoco del Direttivo. Erano pronti a verificare il suo lavoro, nonostante fosse fine giornata.
Solo il Direttivo poteva rimanere al lavoro oltre il turno, solo il Direttivo poteva utilizzare più risorse degli altri.
Con calma ma in modo spedito, attivò l’intercom impiantato sulla retina per le comunicazione on the go e si avviò verso l’uscita, a breve avrebbero staccato la climatizzazione in accordo alle vigenti leggi.
Spense tutte le luci e sigillò la stanza, uscendo salutò Lilian la sua segretaria ed i colleghi sottoposti che lo guardavano con fare speranzoso mentre si preparavano ad uscire anche loro.
Tutti sapevano che dal successo del progetto dipendeva il loro diritto a 6 secondi in più al giorno per famiglia sulla razione stabilita. Un’eternità considerando i tempi d’oggi.
Millard lentamente aveva elargito sorrisi di sostegno e si era avviato verso l’ascensore.
Nel percorrere in poco meno di 3 secondi gli 89 piani ebbe modo di avviare il suo singolo pensiero su tutto quanto stava accadendo nel mondo…i cambiamenti sempre più repentini e l’assurdo ostinarsi del governo nel cercare forme di razionalizzazione delle risorse fino a ridurre i tempi invece di cercare di cambiare cose ben più importanti nello stile di vita dell’umanità…il pensiero fu breve, l’ascensore molto veloce.
Continuando a pensare, uscito dall’ascensore, elargendo saluti a vari colleghi giunse al varco e si fermò come tutti in attesa di passare sotto il diffusore.
Arrivato il suo turno, sentì il getto di aria/gel che lo investiva ricoprendolo di uno strato protettivo rinfrescante che gli avrebbe consentito di affrontare il torrido caldo di Dicembre a Boston con i suoi 43 gradi centrigradi.
Aveva 15 minuti per raggiungere la sua auto ed entrarvi prima di cominciare a sudare e soffrire e circa 20 minuti prima di ricevere dei danni irreparabili da radiazioni solari.
I parcheggi sotterranei ormai da anni avevano lasciato posto ad uffici ed abitazioni e le distanze dei parcheggi all’aperto erano in relazione al grado lavorativo.
Con la stessa calma di sempre si avviò all’auto che raggiunse in meno di 7 minuti, nel preciso istante in cui entrò sul suo intercom retinico giunse un messaggio dal direttivo, semplice ma diretto:
“Un sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto. Le melodie così selezionate sono state approvate all’unanimità e senza modifiche. I display segnalatori e tutti gli intercom del globo settentrionale cominceranno a diffondere il tanto atteso nuovo messaggio entro i prossimi 15 minuti.
Il Direttivo dei 12 si complimenta ed all’unanimità consegna il premio di produzione all’ufficio del Consigliere Frank Millard, promosso in data odierna a Capo del Direttivo ministeriale responsabile Uffici Melodie e Controllo del Benessere”
Millard non credeva di meritare tutto questo ma ne era felice, e quel che più contava al di fuori della posizione e dell’aumento dello stipendio erano quei 9 secondi in più che aveva guadagnato per lui e la sua famiglia ed i 6 secondi dei suoi dipendenti.
La macchina si mise in moto e lentamente ed automaticamente lo condusse verso casa.
Nel tragitto come già predetto dal messaggio del direttivo l’intercom cominciò ad intervalli prestabiliti ad inneggiare con lo slogan:”Cittadini preparatevi al vostro ristoro quotidiano accompagnati dalle dolci note della Summer Hit. I vostri terminali sono già riprogrammati. Tutte le diversità saranno controllate e punite”
Millard non era soddisfatto del suo lavoro…..La melodia era dolce e rilassante ma al contempo avrebbe rubato senza che nessuno ne avesse chiara percezione immediata circa 2 secondi ad erogazione.
Il tutto stimolando nel giusto modo i centri nervosi, impedendo di cantare o compiere altri gesti che non fossero quelli automatizzati e finalizzati ad una doccia d’acqua completa funzionale e senza sprechi. Millard era dunque il fautore del nuovo miracolo, una doccia completa in 5,4 secondi, un tempo ben lontano da quello sancito nella legge del 2112, vecchia ormai di 120 anni, che vietava di cantare sotto la doccia per non sprecare l’acqua dopo il grande cambiamento climatico che aveva sconvolto il globo.
Bello, ricco di fantasia. Racconta di un mondo proiettato tra due secoli con un crescendo di pathos che coinvolge. Tratta temi che oggi sono attualissimi, come l’utilizzo inappropriato delle risorse disponibili e lo contestualizza, esasperandolo, nel 2300, quando, nell’immaginario dell’autore, rischiamo di non avere quasi più acqua per lavarci!!
Il grande cambiamento climatico, che in questi ultimi anni si è manifestato anche da noi, in Italia, con fenomeni metereologici straordinari e devastanti, rappresenta un tema importante, al quale l’autore da la giusta importanza. Complimenti.
Raffinato e piacevole senso orwelliano… Complimenti…
Fantasioso mondo nel 2232: sembrano suggestivi e credibili i rimedi per affrontare il caldo torrido. Che dire dei tempi da dare alla famiglia e alla musica. NeuroPsicoIngegnere molto convincente, grazie alla tua scrittura. Bravo.
Grazie per i commenti che devo dire sono apprezzatissimi, ma in particolare perchè hanno centrato pienamente quello che volevo comunicare con il racconto. In particolare l’analisi di Pasquale Antonio Marinelli è decisamente simile a quella che ho fatto nelle mie riflessioni, mentre scrivevo di getto questo piccolo racconto tempo fà.
Un paradosso di fatto, caratterizzato da una frenetica quanto assurda ricerca nella cura del sintomo ma non del problema, cosa questa ahimè tipica dei nostri giorni.
Ricerca dunque spasmodica finalizzata ad arginare un problema senza rinunciare a quel qualcosa, sottinteso nel testo, che rappresenta il benessere a discapito del mondo…Una realtà in cui chi un tempo fu rivoluzionario e attivo per modificare il vecchio modus operandi contro la terra e che di fatto diviene nel corso degli anni esso stesso fautore del perpetuarsi del disastro.
Grazie ancora per i vostri commenti e la possibilità di condivisione.
Raffinato ed elegante oltre che piacevole nel crescere della narrazione.
Ho molto apprezzato anche il messaggio finale positivo di chi riesce a cambiare, una volta tanto, il mondo in bene!
Bravo.
Molto interessante l’idea del tempo nella tua storia: minuti e secondi sono diventati fondamentali. Lo trovo anch’io molto orwelliano. Ben scritto.
Amo molto la fantascienza e sono felice quando mi capita di trovare nuove idee e racconti validi come questo. Soprattutto amo la fantascienza che si fa metafora per descrivere con efficacia problematiche attinenti alla realtà attuale. La devastazione ambientale è già arrivata a un punto critico e se non ci fermeremo al più presto non sarà possibile tornare indietro. Uno scenario come quello da te descritto è perfettamente plausibile. Ed è narrato con uno stile preciso, asciutto, che cattura l’attenzione dall’inizio alla fine. Il tuo racconto mi è davvero piaciuto.
Cinquevirgolaquattrosecondiperunadoccia… Fantastico. Centrato il tema dello spreco delle risorse e ben delineato il mondo ed i personaggi che lo abitano. Un capo positivo che non fa carriera a scapito dei propri dipendenti e che è felice per i sei secondi regali loro. Bel racconto.
Lieto che il racconto sia riuscito a trasmettere quel che era nel mio pensiero.
Lieto che abbia incuriosito, affascinato e divertito.
La scrittura è parte di noi che emerge dall’io e si concretizza su carta ( su schermo in questo caso), entrando in contatto con il lettore che diviene parte della storia stessa.
Grazie di cuore per le vostre parole, opinioni ed interpretazioni.
Paradossale ed estremamente riuscito. Complimenti Alessandro, racconto particolare metafora di una vita frenetica sempre alla rincorsa del tempo, che pare non bastare mai..
Inquietante. Verosimile se rapportato a certe assurdità dettate da aziende schizofreniche. Complimenti.
Angela Lonardo
p.s. fammi sapere cosa pensi del mio racconto “Il ragazzo della frutta”
Letto tutto d’un fiato,complimenti! Ho trovato molto efficace l’esasperazione a cui hai portato il concetto della razionalizzazione della risorsa ‘tempo’ che ahimè è il bene più prezioso che abbiamo e che ci viene troppo spesso rubato..bravo!
Idea davvero originale. Un mondo dove il tempo sembra essere davvero importante, più importante di quanto lo sia adesso. Ma così tanto da far diventare il detto “Il tempo è denaro” una brutta verità, brutta quanto il dover utilizzare il denaro come termine di paragone per qualcosa di cui non si può fare a meno.
Ottimo ritmo ed inventiva.
Vedo che tra trecento anni le cose non saranno cambiate granché: si continuerà a fare le cose sempre in minor tempo (e sempre peggio) invece di eliminare gli sprechi di tempo dei passaggi inutili.
Gli Uffici Melodie e Controllo del Benessere hanno ereditato il vizio delle attuali radio che trasmettono tutte e contemporaneamente le solite tre o quattro canzoni insulse e decretano il successo di vociatori analfabeti musicali invece di presentare un congruente panorama musicale che rispecchi tutta l’offerta.
Noi a volte ci convinciamo di essere tutelati anche se non ci possiamo credere fino in fondo.
La Summer Hit invece è un espediente molto raffinato: crea un benessere fittizio mentre estorce due secondi ad erogazione.
Per fortuna noi ancora possiamo cantare sotto la doccia.
Grazie a voi tutti, quelli che hanno letto e commentato o semplicemente letto questo mio racconto. Ogni vostra lettura, ogni vostro commento, costituisce uno spunto di riflessione sul mio pensiero divenuto parola e poi esposto su questa vetrina.Osservazioni interessanti, opinioni che talvolta ho trovato anche molto stimolanti.
Un esperienza intrigante e decisamente ricca dal punto di vista emozionale.
Sono contento di esser riuscito a trasmettere un mio pensiero ed un mio sentire con queste poche righe.
Grazie davvero. Grazie a Francesco, Anna, Francesca, Angela ed atutti coloro che hanno letto.
Alla prossima!