Racconti nella Rete®

24° Premio letterario Racconti nella Rete 2024/2025

Premio Racconti per Corti 2014 “La cena per fare coming out” di Alex Creazzi

Categoria: Premio Racconti per Corti 2014

Max ha deciso: dopo alcuni mesi di bugie e tentennamenti vuole uscire allo scoperto e rompere il muro di omertà che ha eretto fra sé e i propri genitori. Max ha deciso di fare coming out. Il giovane studente telefona dunque a sua madre e le comunica che vorrebbe passare a cena per condividere un’importante notizia. La mamma, sempre entusiasta per le visite del figlio, annuncia un pasto speciale per l’occasione.

Max trascorre un pomeriggio segnato dall’ansia. Si confida con Jimmy, l’amico effeminato con il quale condivide un piccolo appartamento. I due fanno ipotesi su come la prenderanno i genitori, soprattutto il padre, un burbero pensionato dal cuore buono ma dalla mentalità limitata rispetto a scelte di vita che vadano al di là dell’apparente “normalità” imposta dalla società civile. Jimmy è convinto che il momento sia ottimo, in quanto Max ha appena superato un importante esame universitario. Inoltre la cena sontuosa della mamma contribuirà a placare eventuali rimostranze del genitore più ostile. I due discutono poi sulle modalità del coming out: quando introdurre il discorso? Prima o dopo la cena? Meglio prima, in quanto l’allegro consumo di vino da parte del padre suggerirebbe un confronto precedente, a mente lucida. E se invece fosse l’insospettabile madre a prenderla in malo modo?

Max, sempre più nervoso, prova alcuni vestiti e si sottopone al severo giudizio estetico di Jimmy. L’amico gli consiglia un maglione rosso ed infine lo pettina, mettendo in evidenza un folto ciuffo. Max saluta Jimmy e si incammina a piedi lungo le vie della città. Una camminata lenta, pesante, segnata dall’ansia. Al tramonto si siede sulla panchina di un parco e fissa il vuoto. La paura del rifiuto segna il suo volto. Il terrore del giudizio negativo di due persone amate si somma al lento scorrere del tempo. Tre adolescenti insolenti indicano il ciuffo di Max e ridacchiano. Lo studente sbuffa e si sistema i capelli.

Max sale lentamente le scale di un condominio e suona il campanello di un appartamento. La madre lo accoglie con gioia e lo abbraccia. Il padre si informa sul numero degli esami ancora da sostenere prima di conseguire la laurea. Sulla tavola apparecchiata troneggiano prelibatezze di ogni genere: salumi, formaggi ed un arrosto di maiale.

La famiglia si siede a tavola. La madre inizia ad affettare l’arrosto ma Max la blocca. Prima deve palesare il motivo della sua visita. Il padre si blocca e fissa il figlio con ostilità, come se si aspettasse una brutta notizia. La madre sorride con il coltello in mano. Max respira profondamente e fa coming out:”Mamma, papà… Vi voglio troppo bene per nascondervi una cosa così importante per me. Io sono vegano.”

I genitori fissano il figlio increduli. La madre sorride a denti stretti e sostiene che qualcosa aveva intuito. Il padre, con il solito linguaggio colorito, ammette di non sapere cosa sia un vegano. La madre glielo spiega e chiede a Max cosa ne sarà ora dell’arrosto. Il padre scuote la testa ed inizia a piangere, urlando la sua delusione per aver mantenuto un figlio “matto”. La madre consola il marito e chiede a Max se vuole almeno un po’ di formaggio. Il figlio sorride e scuote la testa. La madre propone una frittata e, al secondo rifiuto, un’insalata. Max accetta sorridendo. La madre lascia la stanza, visibilmente scossa. Il padre si riprende, mangia una fetta di prosciutto e recita la sua elegante massima finale:”Era meglio se eri finocchio.”

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17 commenti »

  1. Interessante e al passo con i tempi.
    Realizzabile. Mi piace.
    Mi hai ricordato quando tocco a me dare la notizia, 15 anni or sono!

  2. Toccò, scusa.
    Ancora complimenti per l’idea.

  3. Grazie per il tuo commento, Sara! Ho letto con piacere anche il tuo soggetto. Un saluto.

  4. Bella base per un corto incentrato su equivoci e ambiguità. La battuta finale del padre è strepitosa! Mi è piaciuto molto.

  5. @Roberto Ti ringrazio! Ho letto e commentato con piacere il tuo racconto. Un saluto.

  6. Bello e coraggioso, ma soprattutto vero. Mi hai spiazzata, mi aspettavo un coming out alla Ozpetek…!
    Anch’io ho fatto una scelta molto vicina a quel del protagonista del tuo racconto, scatenando ovviamente reazioni simili a quelle narrate in questa originale storia. 😉
    Concordo con Roberto, la battuta finale del padre è geniale.

  7. Un racconto leggero e simpatico con un finale molto divertente! 🙂

  8. @Mara&Laura: Sono contento che il soggetto vi abbia provocato sensazioni positive… Grazie e un saluto.

  9. Amara ironia. I pregiudizi non muoiono mai. Semplicemente si spostano da un argomento all’altro.
    Angela Lonardo

    p.s. fammi sapere cosa pensi del mio racconto “Il ragazzo della frutta”

  10. Ciao Angela, grazie per il tuo commento! Ho appena letto e commentato anche la tua storia! Un saluto.

  11. Si avvicina molto alla scena del film di Checco Zalone. Originale l’equivoco sul quale si tesse la trama, ben descritto e dallo stile asciutto e scorrevole…Finale strepitoso! Aspetto un tuo commento sul mio “Febbre d’estate”

  12. Racconto divertente e attuale..!!! Anche secondo me ottimo plot per un corto. Forse nella parte finale avrei fatto maggiormente ricorso al dialogo diretto padre/figlio/madre. Comunque molto godibile. Complimenti..!

  13. @Pasquale Grazie per il tuo commento! Non ho mai visto un film di Zalone. Per inciso, l’unico personaggio reale al quale mi sono ispirato per il titolo della storia è Pupi Avati (“La cena per …”). Leggerò con piacere il tuo soggetto. Grazie ancora e un saluto.

  14. @Christian Ciao Christian, grazie per aver letto la mia proposta. Hai ragione, il dialogo è essenziale, ma per natura formale del soggetto (solo la trama…) mi sono limitato a due-tre frasi di dialogo secche (quelle più importanti), rinviando all’eventuale stesura di una sceneggiatura i dialoghi completi. Grazie ancora e un saluto.

  15. Divertente e degno di una commedia brillante basata sugli equivoci, credo che sia un corto ironico e di facile realizzazione.In bocca al lupo

  16. Grazie Francesca! Buona fortuna anche per il tuo bel racconto!

  17. Alex ti faccio un grande in bocca al lupo! Ho riletto ancora il tuo soggetto,, mi piace davvero. Un caro saluto.

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